Quando il sole californiano illumina il cappello di Topolino, che si trova sopra all’edificio principale degli gli iconici studi Disney di Burbank, sembra quasi che ogni raggio porti con sé un frammento della storia dell’animazione. È in questo luogo, ricco di magia e creatività, che abbiamo avuto il piacere di incontrare i tre registi di Oceania 2: David G. Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller. In un’atmosfera intima ma carica di entusiasmo, i tre ci hanno svelato i segreti di un sequel tanto atteso quanto ambizioso, che riporta sul grande schermo l’energia, i colori e le emozioni del primo capitolo, celebrando ancora una volta le meraviglie e i misteri della cultura polinesiana.
Era il 2016 quando il primo Oceania debuttava, aprendo una nuova strada per Disney Animation. Il film si distingue tuttora non solo per l’animazione brillante e le musiche indimenticabili, ma soprattutto per il rispetto con cui racconta tradizioni e leggende del Pacifico, portando alla ribalta un’area del mondo raramente rappresentata nel cinema mainstream. Con una protagonista audace e determinata, Vaiana è diventata un simbolo di coraggio e scoperta di sé, conquistando il cuore di milioni di spettatori e ricordandoci quanto le nostre differenze culturali possano arricchirci e avvicinarci.
Eppure, la domanda è inevitabile: come si può superare un capolavoro che ha ridefinito gli standard dell’animazione moderna? Oceania 2 non cerca di riscrivere la magia, ma di espanderla, offrendoci un’avventura ancora più epica e, soprattutto, un messaggio universale. I registi ci hanno raccontato con passione la sfida di dare profondità a un personaggio femminile ormai maturato dopo il viaggio iniziatico del primo film, intrecciando il suo cammino personale con una narrazione che celebra il valore della comunità e della connessione tra popoli diversi.
Durante l’intervista, i tre film-makers i si sono mostrati entusiasti, impazienti di condividere la loro storia con il mondo, condividendo aneddoti sul processo creativo e sulla loro collaborazione. “Abbiamo lavorato fianco a fianco con consulenti culturali per assicurarci che ogni dettaglio fosse autentico” ha spiegato Derrick Jr., mentre Hand ha sottolineato come il film voglia “trasportare gli spettatori in un mondo in cui la diversità è una ricchezza, non una barriera”. Dana Ledoux Miller ha poi aggiunto con un sorriso: “Ci siamo anche divertiti un sacco a immaginare creature marine e divinità che nessuno ha mai visto prima!”
Editato a ritmi molto veloci, probabilmente per andare incontro ai gusti delle nuove generazioni, ormai assuefatte da Youtube, Oceania 2 è più di una semplice avventura animata. È un’opera che invita il pubblico a riflettere su temi attualissimi, come la salvaguardia della natura, l’importanza delle radici culturali e la necessità di costruire ponti tra le diverse realtà del nostro mondo. Un promemoria visivo e musicale di quanto, sotto la superficie, siamo tutti profondamente connessi, proprio come le isole del Pacifico.
Ecco l’intervista di THR Roma con i creatori del film.
THR Roma Cosa differenzia Oceania 2 d tutti gli altri film di animazione targati Disney?
Dana Ledoux Miller: “Ha tutto ciò che la Disney sa fare meglio. È un Musical con un’eroina forte in un’avventura epica. Ma Vaiana ha già vissuto un’avventura, aveva già un suo film, molto bello tra l’atro. È piaciuto molto alla gente. Ci siamo chiesti come potevamo espanderlo. Per farlo ci siamo ispirati alle storie e alle tradizioni degli abitati del Pacifico. La nostra eroina aveva già affrontato un mostro di lava, cosa c’era di più grande? È possibile che avrà a che fare con un uragano. Abbiamo creato qualcosa che Disney non aveva mai fatto prima. Abbiamo alzate l’asticella per la nostra protagonista, così ora vedremo come se la cava alle prese con una tempesta di proporzioni epiche”.
Aggiunge David G. Derrick: “Non è tutto. Il viaggio di Vaiana è davvero incredibile, ma anche quello di Maui, senza dubbio vi lascerà a bocca aperta. Vedere dove andrà a finire i semidio sorprenderà tutti, ci farà ridere ma anche emozionare”.
THR Roma Oceania 2 ha anche la missione di condividere la cultura dei popoli del Pacifico con il mondo. Perché è importante?
Miller “Prima di Oceania, la gente non capiva cosa significasse essere del Pacifico. Credo che nel mondo ci fossero poche informazioni a riguardo. Avevamo star come Dwayne Johnson e Jason Momoa, ma la gente non capiva le nostre culture. Un film come Oceania, o Oceania 2, crea empatia. Capisci cosa significa essere del Pacifico, ma vedi anche quanto abbiamo in comune con le altre culture. Condividiamo molti degli stessi valori. Vaiana è un’eroina che ama la propria famiglia e l comunità in cui è cresciuta. Farebbe di tutte per assicurarsi che i suoi simili abbiano un futuro brillante, tutto il film ruota intorno a questo concetto. Ed è una cosa che tutti possiamo capire, a prescindere dalle nostre origini”.
THR Roma Quanti è importante che la protagonista sia una giovane donna forte, i un momento storico come questo?
Miller “Vaiana è incredibile. Credo che rappresenti il meglio di tutti noi. Non si arrende mai, è ottimista. Affronta momenti di difficoltà ma riesce a rimanere spiritosa e determinata. In questo senso credo che possa piacere sia a delle giovani donne che a dei giovani uomini, ma i generale a persone di ogni età”.
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