“Mel Gibson, mi ha cambiato la vita”, dice Giovanni Capalbo interprete del soldato che trafigge il costato nel film di cui il regista australiano ha annunciato un sequel

Dopo anni vissuti in un gruppo di preghiera francescana, l’attore lucano rievoca una esperienza che neanche interpreti come Claudia Gerini e Sabrina Impacciatore potranno mai dimenticare

Mel Gibson ha confermato l’intenzione di girare The Resurrection of Christ, più di vent’anni dopo aver girato La passione di Cristo. E avrebbe visitato alcune location italiane. 

Vent’anni fa, fu autore del ritratto di Gesù forse più controverso, più feroce, più violento: La passione di Cristo di Mel Gibson, ambientato nel giorno della crocifissione e della morte di Gesù. Il film, che ha incassato nel mondo più di 600 milioni di dollari, si è rivelato il film indipendente di maggior successo di tutti i tempi. 

Adesso si torna a parlare di Mel Gibson e della storia di Cristo. Era in programma per il 2025 l’inizio delle riprese di The Resurrection of Christ ma ha posticipato la data di inizio delle riprese. “Il problema è di trovare una maniera di raccontare che non sia troppo ovvia”, ha detto. “Penso di avere qualche idea su come fare, e su come evocare emozioni dalle persone con la maniera in cui voglio filmare. Non sono neppure pienamente sicuro di riuscirci. Ma è quello che sento di voler fare”. 

Il film precedente, La passione di Cristo, girato nel 2004 fra i Sassi di Matera, Craco – paese fantasma della provincia materana – e Cinecittà, non è stato un film come gli altri, per tutti coloro che vi hanno preso parte. Fra questi, l’attore Giovanni Capalbo, che interpreta il centurione romano che trafigge il costato di Gesù. 

È stata l’esperienza più importante della mia vita”, dice Capalbo, attore e produttore, nato a Senise, provincia di Potenza, nel 1956, da una famiglia contadina di nove figli che ha lavorato anche con Pupi Avati, Abel Ferrara, Sergio Rubini, Mario Martone, Marco Tullio Giordana, con Peter Greenaway in Le valigie di Tulse Luper. “A livello artistico, ma soprattutto a livello umano, questa esperienza mi ha segnato in modo profondo”. 

“Interpreto Cassio Longino, il centurione romano che dà a Cristo il colpo di grazia: chi era messo in croce, altrimenti, moriva per soffocamento. Il colpo di lancia che Cassio infligge è, in realtà, un atto pietoso. Il set era speciale: si sentiva la forza, la dedizione assoluta al progetto da parte di Mel Gibson. Ma quello che è più stupefacente, per me, è ciò che è accaduto dopo”.

Foto del film la passione di Cristo sul set a Matera. L’attore Giovanni Capalbo nel ruolo Cassio Longino a destra di Gesù con la lancia che ucciderà il figlio di Dio.

“Sono andato in un gruppo di preghiera, con un frate francescano, dopo aver terminato le riprese”, rivela Capalbo. “Ero credente, prima, ma lo ero senza una reale convinzione. Dopo il film, la mia vita è cambiata. Come me, anche molti altri di coloro che hanno preso parte al film hanno vissuto esperienze simili”.

“Cassio Longino era un soldato che aveva un problema agli occhi: era quasi cieco. La leggenda dice che, quando trafisse il costato di Gesù, e l’acqua e il sangue di Cristo gli toccarono gli occhi, recuperasse la vista. Cassio dopo la crocifissione di Cristo lasciò l’esercito romano. Si convertirà alla fede cristiana, e diventerà un martire”. 

“Quello che è accaduto a Cassio Longino, in qualche modo, è accaduto anche a me. Dopo il film, per due anni ho seguito un gruppo di preghiera con questo frate francescano. Non è esagerato dire che La passione di Cristo mi ha cambiato la vita”.

Sono in molti, del resto, a descrivere l’esperienza con Mel Gibson come unica e importante nella loro carriera. Anche Claudia Gerini, che interpreta Claudia Procula, la moglie di Pilato. “Gibson era profondamente legato a questa storia, che preparava da undici anni, si sentiva che era legato a questo progetto in modo viscerale. È stata, per me, un’esperienza enorme”.

Sabrina Impacciatore, che interpreta santa Veronica nel film, ha ricordato: “A Matera si respirava un’aria di intenso misticismo: Jim Caviezel era totalmente entrato nel ruolo di Gesù, pregava di continuo. Non sono una cattolica praticante, ma quella esperienza mi ha cambiato”, ha dichiarato a Cinecittà news.