Oscar 2025: le nomination tra sorprese e delusioni. “Challengers” a bocca asciutta, niente da fare per Selena Gomez e Denzel Washington, “Nosferatu” vola alto.

Tra gli altri colpi di scena dell'annuncio di giovedì mattina, nessuna nomination per Nicole Kidman, Angelina Jolie e Margaret Qualley di "The Substance", mentre Monica Barbaro sorprende tutti

Le nomination agli Oscar 2025 hanno riservato non poche sorprese, con grandi nomi e habitué della cerimonia (Angelina Jolie, Denzel Washington, Nicole Kidman, Selena Gomez, Zendaya, Luca Guadagnino e il resto del team di “Challengers”) rimasti a bocca asciutta. Ebbene sì, “Challengers”, nonostante fosse sulla cresta dell’onda per tutta la stagione dei premi, con tanto di nomination ai Golden Globes per il film e per la sua protagonista Zendaya, e la vittoria del Globo per la miglior colonna sonora dei beniamini dell’Academy Trent Reznor e Atticus Ross, non è riuscito a strappare neanche una misera nomination agli Oscar.

Anche l’altro film di Guadagnino in lizza per gli Oscar, “Queer” con Daniel Craig, è rimasto a zero nomination, compresa quella per Craig come miglior attore, dato per papabile nonostante lo snob clamoroso ai BAFTA.

Snobbato dai BAFTA, ma comunque considerato in corsa, era anche il due volte premio Oscar Denzel Washington, escluso dalla categoria miglior attore non protagonista per il suo ruolo in “Gladiator II”, che si è aggiudicato una sola nomination.

“Maria”, con Angelina Jolie, era un altro titolo dato per favorito in diverse categorie, ma ha ricevuto una sola nomination, per la fotografia del veterano Ed Lachman.

Ad affiancare “Challengers” e “Queer” nella lista dei film a zero nomination, nonostante i pronostici favorevoli, troviamo “Babygirl” con Nicole Kidman, che all’inizio della stagione aveva collezionato nomination e premi, e come “Challengers” appartiene al genere thriller erotico; “The Last Showgirl”, nonostante le nomination ai SAG Awards per le protagoniste Pamela Anderson e la neo premio Oscar Jamie Lee Curtis; “Hard Truths” di Mike Leigh, compresa la sua protagonista Marianne Jean-Baptiste, considerata una possibile candidata a quasi 30 anni dalla sua nomination per “Segreti e bugie”, dopo essere stata acclamata da altre organizzazioni; e infine “Kneecap” dall’Irlanda, che non è riuscito a entrare nella cinquina per il miglior film internazionale nonostante l’ottima performance ai BAFTA.

Mentre questi film hanno deluso le aspettative, “Nosferatu”, il film sui vampiri di Robert Eggers, ha ricevuto ben quattro nomination (fotografia, costumi, trucco e acconciature e scenografia), superando le previsioni.

Nella categoria miglior film, “Sing Sing”, “September 5” e “A Real Pain” sono rimasti fuori, nonostante gli ultimi due avessero ricevuto nomination ai Producers Guild Awards, mentre “Nickel Boys” e “I’m Still Here” sono stati delle sorprese.

Dopo il successo di “Dune” di Denis Villeneuve agli Oscar, le aspettative per “Dune: Part 2” erano alle stelle, ma il sequel non è riuscito a ottenere nomination in alcune categorie in cui gli esperti lo davano per favorito, tra cui sceneggiatura non originale, costumi, trucco e acconciature e montaggio. Tuttavia, il film si è aggiudicato la nomination come miglior film.

Nella categoria miglior attrice non protagonista, sia Margaret Qualley di “The Substance” che Selena Gomez di “Emilia Pérez” sono state escluse, mentre Monica Barbaro di “A Complete Unknown” ha ottenuto una nomination per il suo ruolo di Joan Baez.

Per quanto riguarda il miglior attore non protagonista, l’esclusione di Clarence Maclin di “Sing Sing” è stata una sorpresa, mentre Jeremy Strong di “The Apprentice” ce l’ha fatta.

E infine, nonostante i loro film abbiano ottenuto nomination, i registi Edward Berger (“Conclave”), Jon M. Chu (“Wicked”) e RaMell Ross (“Nickel Boys”) sono rimasti fuori dalla cinquina per la miglior regia.