Quentin Tarantino abbandona il cinema per il teatro per il suo prossimo progetto: “Sto scrivendo una pièce teatrale: non voglio fare film finché mio figlio non avrà almeno 6 anni”

L'autore è arrivato a Park City, nello Utah, per una chiacchierata esclusiva con Elvis Mitchell nella suite del noto giornalista

Quentin Tarantino sta abbandonando il cinema.  

Lo ha fatto durante una chiacchierata esclusiva con il noto critico e giornalista Elvis Mitchell, in una sala gremita fino all’inverosimile gremita all’inverosimile, piena di addetti ai lavori del festival, registi e stampa che pendevano dalle labbra di Tarantino durante un’animata conversazione. Tarantino ha assecondato la fame di notizie e la curiosità che circondava la sua prossima mossa, una febbre apparentemente inesauribile. “Se vi state chiedendo cosa sto facendo in questo momento – ha detto Tarantino con indosso un berretto di lana – Sto scrivendo una pièce teatrale. Probabilmente sarà la prossima cosa che farò”.

Ma non ha escluso la possibilità che la sua opera teatrale possa essere trasformata in un adattamento per il grande schermo. “Se sarà un fiasco, probabilmente non la trasformerò in un film. Ma se sarà un successo strepitoso? Potrebbe essere il mio ultimo film”.

Il “ultimo film” di Tarantino ha ispirato una raffica di titoli l’anno scorso, poiché è stato ampiamente riportato, anche da The Hollywood Reporter, che il suo progetto The Film Critic sarebbe stato il suo canto del cigno sul grande schermo, dopo C’era una volta a Hollywood con Leonardo DiCaprio e Brad Pitt.

Come ha riportato THR, la decisione è arrivata come uno shock dato che il progetto avrebbe dovuto realizzare almeno una scena nel 2024, per poi entrare in produzione all’inizio del 2025 con star di serie A, tra cui Brad Pitt, in quello che sarebbe stato un terzo progetto con Tarantino.

Durante la sua chiacchierata con Mitchell, Tarantino ha spiegato perché è stato così riluttante a tornare dietro la macchina da presa: i suoi due figli, come riportato per la prima volta da Variety. 

“Non ho fretta di iniziare la produzione. Lo faccio da 30 anni. Il prossimo mese mio figlio compirà 5 anni e ho una figlia di due anni e mezzo. Quando sono in America, scrivo. Quando sono in Israele? Sono un abba, che significa padre”, ha detto a Mitchell, che quest’anno si è anche assicurato una chiacchierata assai ambita, quella con Bill Murray: una conversazione riflessiva, coinvolgente, che ha abbracciato l’intera carriera.

Tarantino han infine ribadito che aspetterà almeno che suo figlio abbia 6 anni. “L’idea di imbarcarmi in un viaggio quando sono troppo piccoli per goderne non mi attira. Voglio non fare film finché mio figlio non avrà almeno 6 anni. In questo modo saprà cosa sta succedendo, sarà lì e sarà un ricordo per il resto della sua vita”. Sicuramente anche per i suoi fan irriducibili.