Una “Schindler’s List” per i bambini dell’Ucraina

Parla Anastasiya Shostak, produttrice di Save Generation Ua

Si chiama Save Generation Ua. È un breve film che documenta uno dei più vasti progetti umanitari in soccorso degli orfani di guerra ucraini. Migliaia di bambini e di adolescenti sono stati portati via dalle bombe e dalla guerra, e tratti in salvo in Turchia. Il documentario è stato premiato, nella categoria Best Short Documentary, alla terza edizione dell’Immagina Short Film festival, promossa dalla scuola di cinema Immagina di Firenze. 

Il film è stato presentato all’Istanbul Spring Film Festival, ha vinto il Luleå International Film Festival in Svezia ed è stato presentato al Washington West Film Festival. Diretto da Roman Blazhan, Save Generation Ua è prodotto da una giovane produttrice ucraina, Anastasiya Shostak. Che ieri ha parlato del progetto del film – e di quello, umanitario, che il film documenta – con The Hollywood Reporter Roma. 

“In tutto, si tratta di tremilacinquecento persone che sono state evacuate dall’Ucraina”, dice Shostak. “Non soltanto bambini orfani, ma anche assistenti sociali e famiglie affidatarie. È stato un processo graduale: abbiamo iniziato con duecento bambini. È stato un processo molto complicato, anche burocraticamente: in molti casi, questi bambini orfani non avevano più documenti. E c’erano, sempre, molti passaggi burocratici da fare, per poter ottenere tutti i visti necessari”. 

Anche il cammino di queste bambine e bambini non è stato semplice. “Occorreva pensare alla logistica: bisognava portare questi bambini dalle zone di guerra fino al confine, poi attraverso differenti paesi fino in Turchia”.

Il luogo di ricovero per tutti questi sfollati è un grande hotel totalmente dedicato a loro nella città di Antalya, in Turchia. “I bambini sono felici, ad Antalya trovano il sole, il mare, la guerra sembra lontana. E in Ucraina, metà degli orfanotrofi nei quali questi bambini erano accolti non esistono più, sono stati bombardati. Non avrebbero più neanche un luogo dove tornare, al momento”. 

Il progetto di assistenza agli orfani è finanziato dalla Ruslan Shostak Foundation attraverso il progetto “Childhood Without War”. 

“Lo scopo è quello di fornire a migliaia di bambini condizioni di vita sicure e confortevoli”, dice Anastasiya Shostak. “Si tratta di uno sforzo logistico enorme, che ha coinvolto treni, pullman, aerei per trasportare tutte queste persone. Abbiamo avuto il sostegno delle First ladies dei due paesi, Ucraina e Turchia, dell’ambasciata dell’Ucraina in Turchia, del Ministero delle politiche sociali in Ucraina”. 

Il World Books of Records ha contrassegnato questa operazione come la più grande operazione di salvataggio di bambini dai tempi della Seconda guerra mondiale. “Scambierei volentieri questo record con un periodo di pace in Ucraina”, dice Anastasiya. 

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