
Ha già realizzato un piccolo capolavoro: Vermiglio, il film che ha prodotto – nato con un piccolo budget, girato in dialetto trentino, fra montagne e neve, senza star da botteghino, ma con persone che vivono fra quelle montagne e quella neve – è entrato nella sestina dei candidati ai Golden Globe per il miglior film internazionale, insieme a All We Imagine as Light, Emilia Pérez, The Girl with the Needle, I’m Still Here e Il seme del fico sacro.
Vermiglio è già il candidato italiano agli Oscar per il miglior film internazionale. Ottantacinque i candidati, da tutto il mondo. La Academy il 17 dicembre ufficializzerà una shortlist di quindici titoli, dalla quale emergeranno le cinque nomination, che verranno annunciate il 17 gennaio 2025. Le statuette verranno assegnate al Dolby Theatre di Los Angeles domenica 2 marzo.
Vermiglio ha una strada già entusiasmante alle spalle: la prima mondiale a Venezia, gli undici minuti di applausi, il Leone d’argento, Gran premio della giuria. Poi molti altri festival – compreso quello di Busan, in Corea del Sud, il più importante appuntamento per i mercati asiatici. Negli Stati Uniti, Vermiglio si affaccerà nelle sale il giorno di Natale a New York, e all’inizio dell’anno, il 3 gennaio, a Los Angeles.
Dietro a questo già consistente miracolo, oltre a quello della regista Maura Delpero, c’è il lavoro di intuizione, di costruzione, di tessitura di una donna: la produttrice Francesca Andreoli.
Francesca Andreoli ha prodotto Vermiglio con Cinedora, la società che ha fondato insieme a Maura Delpero, a Leonardo Guerra Seràgnoli e a Santiago Fondevila Sancet.
Il progetto è stato sviluppato insieme a Raicinema e a due coproduttori stranieri, la francese Charades e la belga Versus. Il film è stato realizzato con il contributo del Ministero della cultura e con il sostegno del fondo Eurimages, CNC – Cinéma du monde, delle regione Ile de France e Bruxelles, e delle film commission Trentino e Südtirol.
Al momento, Vermiglio ha già trovato distribuzione, oltre che in Italia con Lucky Red, in Belgio, Francia, Canada, Regno Unito, in molti paesi arabi, in Russia e negli Stati Uniti con Sideshow. In Italia ha incassato 2,3 milioni di euro.
Raggiungiamo Francesca Andreoli al telefono, in uno dei suoi pomeriggi convulsi, prima di una partenza per gli Stati Uniti. “Vermiglio nella sestina dei film internazionali ai Golden Globe? È una soddisfazione enorme. Ma c’è anche la consapevolezza che, quando hai un bel prodotto, si inanellano situazioni virtuose, positive”.
THR Roma Lei, Francesca, conosceva il talento di Maura Delpero da tempo?
FA: “Sì, avevo conosciuto i suoi lavori prima ancora di gettarmi nell’avventura della produzione. Lavoravo a Bologna, alla Cineteca, e lì avevo visto Nadea e Sveta, il documentario di Maura che la Cineteca ha distribuito. Poi ho visto Maternal, il suo lungometraggio d’esordio, e Maura mi ha completamente conquistata”.
THR Roma In fase di progettazione del film avete compiuto scelte molto coraggiose. Come quella di non appoggiarvi su attori molto conosciuti: c’è uno straordinario Tommaso Ragno, ma la maggior parte sono attori non professionisti. E avete scelto di girare in dialetto.
FA “Sì: abbiamo capito che dovevamo cercare persone del luogo. Perché non contano solo le facce, ma anche i movimenti, la postura del corpo. Una persona di montagna è diversa da una persona di città, o di mare: si muove in modo diverso, sta in piedi in un modo diverso”.
THR Roma Produttivamente, come avete messo insieme i vostri partner?
FA “Prima di tutto, Raicinema. È stato il nostro partner fondamentale, ci ha dato la fiducia anche per coinvolgere i due coproduttori stranieri. E poi le due film commission: avevamo la fortuna di raccontare una storia a cavallo fra due regioni, il Trentino e il Sud Tirolo. Ed entrambe ci hanno aiutato. Il concetto è sempre quello: il cinema è un lavoro di squadra,vanno coinvolti più soggetti”.
Sul palco della Sala grande, al Lido, col Leone d’argento fra le mani, Maura Delpero aveva ricordato quanto sia importante il sostegno pubblico per film come Vermiglio: “Senza fondi pubblici, il mio film avrebbe tradito se stesso. Non avrei potuto usare il dialetto, non avrei potuto guidare lo spettatore in quel viaggio nel tempo e nello spazio, né ascoltare il silenzio e i tempi della montagna”, aveva detto la regista bolzanina. Cercare l’autenticità, poterla difendere anche grazie al finanziamento pubblico del film.
THR Roma Un altro fattore che ha giocato a vostro favore è il tempo. Avete impegnato molto tempo, prima di battere il primo ciak.
FA “C’è stato un anno intero di prove, con la coach Alessia Barela. E anche lo scouting degli attori, quelli scelti in loco, è stato diverso dal solito. Ci siamo presi il tempo di andare nei bar, di bere la grappa con la gente. Siamo andati all’Istituto agrario, a scegliere persone che erano abituate a stare con gli animali. Quando una ragazza prende in braccio una gallina, non è un’attrice che prende in braccio per la prima volta una gallina: è una persona per la quale quello è un gesto abituale”.
THR Roma In fase di riprese quali difficoltà si sono presentate?
FA “Difficoltà, tutte quelle che potevamo incontrare! Abbiamo raccolto sul set tutto quello che crea imprevisti, tutto quello che non dovresti avere in un set: bambini, animali, neve. La neve abbiamo dovuto aspettarla. Ma anche quello faceva parte del gioco: il rispetto della natura, dei suoi tempi. Non puoi girare in montagna e pensare di piegarla ai tuoi desideri”.
THR Roma Quanto sono durate le riprese?
FA “Sei settimane, che non sono tantissime. Le abbiamo divise in due blocchi: il blocco estivo, poi una pausa; poi il blocco di riprese in autunno/inverno. Non abbiamo ricreato le stagioni in postproduzione”.
THR Roma Da adesso in poi, che tipo di lavoro farete?
FA “Negli Stati Uniti ci sarà tutto un lavoro di promozione, di interviste, conferenze stampa, proiezioni. È qualcosa che ha i tratti di una vera campagna elettorale: devi organizzare cene, aperitivi, chiedere endorsement celebri”.
THR Roma Incontrerete i voters della Academy?
FA “Certo. Perché, fra 85 titoli che sono stati proposti dalle varie Nazioni del mondo, il primo problema è proprio il più basilare: far vedere il film. Meglio se in una proiezione theatrical: Vermiglio ha bisogno di ‘respirare’ in una sala, lì lo puoi vedere e comprendere meglio, piuttosto che sulla piattaforma dei votanti per gli Oscar”.
THR Roma Martedì 17 verrà annunciata la shortlist, la grande scrematura dei film internazionali candidati all’Oscar. Che sensazioni ha?
FA “In un retropensiero, in qualche angolo della mente, pensi che Vermiglio potrebbe entrarci. La nostra strategia è semplice: proviamoci, impegniamoci comunque. In ogni caso il 25 dicembre, grazie a Sidehow, il film esce a New York, e il 3 gennaio a Los Angeles e sulla West Coast”.
THR Roma Quando ha lavorato con la casa di produzione Tempesta Film, fondata nel 2009 da Carlo Cresto-Dina, ha contribuito a produrre molti film di registe donne: da quelli di Alice Rohrwacher a Fräulein di Caterina Carone, Palazzo di giustizia di Chiara Bellosi, Le ultime cose di Irene Dionisio. È uno sguardo diverso, quello delle donne?
FA “Ogni donna ha uno sguardo diverso: quello di Alice è diverso da quello di Maura, e così via. Credo che fosse importante cercare le donne, promuovere le donne. Perché io stessa ho vissuto la fatica che fanno le donne a lavorare, ad affermarsi”.
THR Roma Adesso in quale fase siamo, del processo di equilibrio uomo/donna nei settori creativi del cinema?
FA “Adesso, me ne rendo conto, si sta quasi puntando ad uno squilibrio di segno opposto. Ma è qualcosa di necessario, serve a fare sì che alla fine i due piatti della bilancia siano pari”.
THR Roma Alla fine di dicembre ci sarà anche il festival Capri Hollywood, e Vermiglio sarà celebrato li?
FA “Sì: il festival diretto da Pascal Vicedomini crea un ponte ideale fra gli Stati Uniti e l’Italia. Credo che sarà consegnato un premio a Maura, e un premio ai due attori Lucia Martina Scrinzi e Giuseppe De Domenico”. Mentre a Firenze, ieri sera, il David di Donatello Rivelazioni italiane è stato assegnato ad una delle giovani attrici di Vermiglio, Carlotta Gamba.
This content was entirely crafted by Human Nature THR-Roma
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma