
Wicked è senza dubbio uno dei film più acclamati di questa stagione. L’adattamento cinematografico del celebre musical di Broadway, che racconta le origini della strega dell’ovest in Il Mago di Oz, ha stabilito il record assoluto di incassi per una pellicola ispirata a un musical, con oltre settecento milioni incassati fino a oggi. Il lungometraggio diretto da Jon M Chu (Crazy Rich Asians) ha incantato il pubblico di tutto il mondo.
Ma i tanti riconoscimenti ricevuti finora, un Golden Globe, undici nomination ai Critics’ Choice Awards del prossimo 7 febbraio, e la colonna sonora che ha raggiunto la seconda posizione nella Billboard Top 200. Dietro questo successo ci sono anche sicuramente le sequenze di danza create da Cristopher Scott, coreografo già nominato tre volte agli Emmy: uno dei momenti più brillanti è la scena di “Dancing Through Life”, dove sono state coinvolte circa trecentocinquanta persone. Oltre che ai numerosi artisti, per girare questo passaggio epico, sono stati utilizzati anche circa 2.000 flaconi di lacca per capelli.
The Hollywood Reporter ha incontrato in esclusiva Scott.
Lei lavora con Jon M Chu da più di quindici anni. Fra voi due il processo creativo è sempre lo stesso, ha detto. Ci può dire di più di questa interazione creativa?
“John comincia scomponendo la storia in sequenze. Le analizza e le mette su un piatto per me, da lì iniziamo a elaborare un sacco di possibili varianti o approfondimenti. Come se scrivessimo su un foglio bianco, cercando di capire cosa avrebbe senso a livello artistico e musicale, per completare la parte narrativa. È un po’ come se avessimo una cassetta degli attrezzi condivisa, piena di spunti e ispirazioni. Lavorare con qualcuno come Jon per così tanto tempo, significa sapere da subito cosa può piacergli o cosa no. Non ci serve riattraversare tutto il processo di proposte e correzioni: lo abbiamo già fatto e sappiamo già come funziona fra noi”.
Cosa ha reso Wicked un film così amato?
“Credo che la cosa più importante sia il mondo di Oz. Tutto è un po’ strano, diverso ma unico. Volevamo che avesse un’atmosfera familiare, ma con un pizzico di Mago di Oz. In particolare per quanto riguarda la danza, volevo che le scene di ballo fossero vere, reali, ma differenti dai soliti musical. Mi sono ispirato a vari stili, senza copiare nulla. Per esempio, per la scena all’interno del parrucchiere, ho preso ispirazione da Vogue, anche se in realtà si tratta di una sequenza totalmente originale. Penso che la coreografia sia stata fondamentale nel comunicare le emozioni e l’incanto di Wicked”.
Parlando di danza, come è stato lavorare con Ariana Grande e Cynthia Erivo?
“È stato un sogno. Non c’è stato neanche un passaggio in cui una di loro mi ha detto che le cose che chiedevo erano troppo complesse o difficili. Diverse persone mi hanno chiesto se il fatto che cantassero dal vivo aggiungesse delle difficoltà al mio lavoro di coreografo. Non è stato così. Cantare e ballare contemporaneamente per loro non è mai stato un problema”.
Possiamo chiederle chi è la più brava tra le due?
“Questo non posso dirvelo, è un’informazione troppo preziosa. Una sfida da non perdere: Cynthia Vs Ariana. Ci sono anche istruzioni per gli spettatori che volessero imitare Ariana Grande e Cynthia Erivo nei contenuti speciali della versione digitale on demand che è disponibile per l’acquisto digitale dal 23 gennaio (mentre dal 20 febbraio è invece noleggiabile in digitale su tutte le principali piattaforme, incluse Sky Primafila e Mediaset). Così chi vorrà, da casa, potrà anche imparare alcune delle mie coreografie”.
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