‘That Christmas’, la recensione: l’animazione di Netflix scritta da Richard Curtis si appresta a diventare un nuovo classico delle festività

Brian Cox presta la voce a Babbo Natale nel debutto alla regia di Simon Otto, che racconta storie intrecciate di bambini durante il Natale in una pittoresca cittadina costiera

That Christmas” inizia con un dilemma familiare: è la vigilia di Natale e Babbo Natale deve affrontare un tempo avverso mentre consegna i regali tanto attesi. Incontriamo la benevola leggenda, qui doppiata da Brian Cox, mentre attraversa una terribile tempesta invernale con forti venti e scarsa visibilità. Una grave malattia lo ha lasciato con solo una renna (Guz Khan) per trainare la slitta. Le tensioni tra i due sono così alte che Babbo Natale, a un certo punto, minaccia di utilizzare un veicolo a guida autonoma il prossimo inverno. Ma, sebbene le probabilità non siano a favore del nostro eroe, la felicità dei bambini di tutto il mondo — e soprattutto di quelli nella cittadina costiera inglese in cui è ambientata la storia — dipende dal suo superare le difficoltà.

Presentato al BFI London Film Festival, “That Christmas” è un’animazione affascinante della Locksmith (Ron’s Gone Wrong) ben posizionata per diventare un classico. È facile deridere l’arrivo di un nuovo film natalizio. Evocare un autentico spirito festivo è difficile e, se non si è il pubblico previsto per la saccharina alla Hallmark, le offerte festive suscitano probabilmente più esasperazione che gioia. Ma questo film, adattato da Peter Souter e Richard Curtis dalla serie di libri per bambini di quest’ultimo, evita astutamente la consueta melensità ancorando la sua storia fantasiosa nelle emozioni reali e pungenti della vita.

Diretto da Simon Otto (Come addestrare un drago), il film Netflix vanta un cast vocale forte e una narrativa che riesce a trovare un equilibrio tra autoironia e la sospensione dell’incredulità che sostiene tutti i racconti natalizi. È la prima incursione di Curtis nell’animazione e, sebbene i personaggi siano realizzati digitalmente, la storia attinge alle stesse energie autentiche che hanno reso i suoi lavori precedenti così amati.

Una collaborazione tra la diretta 15enne Bernadette (India Brown) e la sua ansiosa amica Sam (Zazie Hayhurst), la produzione include canzoni contemporanee e sostituisce i pastori con agricoltori di verdure biologiche. È una negazione del passato e una visione di un futuro radicale e più sostenibile. È anche un disastro caotico che funge da efficace vetrina per i personaggi principali di questa narrativa intrecciata.

Otto sfrutta al meglio i 91 minuti di durata, così “That Christmas” non risulta mai incalzante o disgiunto. L’attenzione ai dettagli — da come l’uomo che si occupa del faro (Bill Nighy) cambia il bollettino della città ogni giorno, ai conflitti latenti tra diversi cittadini — rende il film immersivo e fa sentire viva questa cittadina fittizia.

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