Bella Hadid protagonista di Gaza is Calling, il corto pro-Palestina per il nuovo singolo di Mustafa

La modella e attivista interpreta una madre rifugiata del conflitto in corso. "Una storia di dolore e lutto, che tocca chiunque stia fuggendo". Tutti i ricavi andranno al Palestina Children's Relief Fund

Bella Hadid non ha mai nascosto il suo sostegno alla causa palestinese, rivendicando sempre le sue origini così come la sorella Gigi e il fratello Anwar. Negli anni è andata perciò incontro a diverse difficoltà nel mondo dell’alta moda. Dopo un periodo di assenza mediatica, lo scorso maggio a Cannes ha scelto di farsi fotografare sulla Croisette con un simbolico abito-kefiah vintage del 2001. E non ha intenzione di fermarsi a quello.

È infatti la protagonista del nuovo progetto del cantante Mustafa (canadese originario del Sudan) intitolato Gaza is Calling. Il brano è accompagnato da un cortometraggio omonimo in cui Bella Hadid interpreta una madre rifugiata.

Diretto da Hiam Abbass e Sakir Khader, il video racconta appunto la storia di una madre e di un figlio quindicenne, interpretato da un piccolo prodigio del rap proveniente da Gaza, MC Abdul. L’atmosfera intima del video non nasconde il trauma dei due personaggi, anche perché il corto è realizzato anche attraverso materiale d’archivio di due veri rifugiati, Israa Ahmed e suo fratello minore, che attualmente si trovano nei campi profughi a Jenin.

Gaza is Calling, la storia

Gaza is Calling racconta la mia prima esperienza col cuore spezzato per un’amicizia”, ha scritto Mustafa a proposito del cortometraggio. “Avevo 11 anni quando ho conosciuto un bambino di Gaza. Eravamo inseparabili. Con lui ho condiviso alcuni dei momenti di affetto più profondi della mia vita. Siamo cresciuti insieme nelle case popolari di Toronto, ma nemmeno l’amore che ci univa è riuscito far sparire la violenza che si portava dietro da Gaza, come un vento freddo”.

Mustafa prosegue, raccontando come nel brano ha cercato di unire insieme, per un’ultima volta e per sempre, i loro due mondi ormai lontani. L’ha fatto attraverso la musica, attraverso la lingua araba e attraverso l’oud, lo strumento a corde che unisce i due paesi, Sudan e Palestina.

Scritto già nel 2020, Gaza is Calling, oggi assume un valore diverso e più ampio alla luce dell’intervento israeliano a Gaza. E lo dà rivolgendosi, appunto, a un’attivista già nota come Bella Hadid, che sceglie di prestare il suo volto a questa causa.  Tutti i ricavi del brano e del video, infatti, saranno inviati al Palestine Children’s Relief Fund.