
Un’onda umana che ha pulsato a ritmo di musica, tra le maestose vestigia del passato e le luci scintillanti del presente. L’aria era elettrica, carica di aspettativa. Fin dalle prime ore della sera, una folla immensa ha iniziato a radunarsi, pronta a vivere una notte magica. E la magia ha preso vita, grazie a un’alchimia di suoni e colori che ha incantato i presenti.
Ad aprire le danze, due giovani band, simbolo di speranza e futuro, in un omaggio toccante alla memoria di Francesco, il ragazzo tragicamente scomparso due anni fa. Un momento di commozione, seguito dall’esplosione di energia dell’Orchestraccia e dei trascinanti ritmi della Taranta. Il pubblico, rapito da quella musica viscerale, si è lasciato trasportare in un vortice di balli e canti, un’autentica festa popolare.
E poi, l’attesa. L’attesa per quei mostri sacri della musica italiana, la PFM. Franz Di Cioccio e compagni hanno incendiato la notte con le note immortali di Fabrizio De André, da “Bocca di Rosa” a “Il Pescatore”, fino all’emozione struggente di “Impressioni di Settembre”. Un viaggio musicale intenso, che ha unito generazioni diverse sotto il cielo stellato di Roma. A presentare la serata sul Mariachiara Belardo e Don Cash di Radio Dimensione Suono Roma e Soft. Per i due conduttori è stata una bella sfida di fine anno coordinare i due palchi e gestire tutti cambi a velocità da record !
Nel backstage, un incontro magico: Franz Di Cioccio e Boy George, due icone della musica, due artisti che hanno segnato un’epoca. Un momento di condivisione tra due leggende, immortalato in uno scatto che racchiude l’essenza di questa notte speciale. Sono due artisti che, con le loro band, hanno venduto milioni di dischi, quelli veri e che avranno percorso migliaia di chilometri sui palchi. Entrambi sono frontman che hanno vinto battaglie sociali che ci hanno permesso in parte di vivere un un mondo migliore. Lo scatto che The Hollywood Report vi offre è forse la migliore descrizione dell’evento che ha riunito generazioni, generi, aspettative, attraverso un eterogeneità di stili musicali e di personalità che hanno colpito un pubblico variegato che si è trovato unito nella stessa magica arena.
Nel backstage tante le personalità e autorità locali che hanno avuto modo di scambiare una battuta con l’artista e farsi una foto assieme.
E poi, l’arrivo di Boy George e dei Culture Club. Un’ondata di energia travolgente, che ha fatto esplodere il Circo Massimo. “Purple Rain” ha risuonato nell’aria, un omaggio a Prince e un preludio al conto alla rovescia, scandito dalle hit indimenticabili della band.
Il sindaco Gualtieri, con la sua giunta, si è unito alla festa lanciando il countdown w brindando con i cittadini a un nuovo anno ricco di speranza. E a chiudere la notte, il dj set di Gabry Ponte, un maestro del ritmo che ha fatto scatenare la folla. Gabry Ponte ha infiammato la fascia di pubblico più giovane con i suoi inconfondibili remix.
Il Circo Massimo, testimone silenzioso di secoli di storia, si è trasformato in un palcoscenico vibrante, un luogo di incontro e di emozioni. Un successo straordinario, frutto della visione del sindaco Gualtieri e dell’assessore ai grandi eventi Alessandro Onorato, che hanno reso Roma la capitale italiana della musica live.
Una notte indimenticabile, un trionfo di musica e passione, un’esperienza che ha unito migliaia di persone in un unico, grande abbraccio. Perché la musica, come ha detto qualcuno, ha il potere di unire le anime. E al Circo Massimo, in quella notte magica, Roma ha cantato e ballato all’unisono, salutando il nuovo anno con un’energia travolgente.
Un plauso va a chi ha reso possibile questa magica notte romana. Un ringraziamento sentito al produttore The Base, al suo team di produzione, allo staff di sicurezza impeccabile e a tutte le maestranze del Comune di Roma e di Zetèma, che con la loro dedizione hanno contribuito alla riuscita dell’evento. E ora, con la promessa di nuove sorprese, non resta che attendere con trepidazione il prossimo Capodanno!
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