Riccardo Muti al termine del concerto per la pace: “In Italia dobbiamo spingere l’acceleratore sulla parola cultura”

"Non dimentichiamo che la musica è sempre stato elemento di coesione": le parole del grande direttore d'orchestra al termine dell'evento nella basilica patriarcale di Aquileia. Tutto esaurito sia in chiesa che nelle piazze dove sono stati allestiti duemila posti a sedere e due maxi schermi

Di THR ROMA

“Non dimentichiamo che la musica, che è una delle colonne portanti della cultura plurisecolare italiana, è stata sempre elemento di coesione di cui dobbiamo andare fieri e stasera in questo luogo storico, unico, magico, l’unione delle varie forme di arte deve ricordarci il compito che abbiamo, specialmente nei confronti dei giovani, di spingere l’acceleratore sulla parola cultura, che fa ancora di noi un paese ammirato e invidiato al mondo”. Lo ha detto il maestro Riccardo Muti, ieri sera al termine del concerto per la pace che ha diretto nella basilica patriarcale di Aquileia.

“Un concerto per la pace in questo luogo – ha aggiunto il maestro, come riporta una nota – può essere annoverato come uno dei più profondi nel suo significato, perché questo è luogo di pace, bellezza e armonia e speriamo che un granello di sabbia nel vasto deserto della solitudine possa aiutare a fiorire. Sono emozionato a parlare davanti a tanta bellezza”.

Il grande concerto per la pace nato dall’intreccio tra storia e melodie sinfoniche si è tenuto venerdì 14 nella basilica patriarcale di Aquileia, con Muti a dirigere l’orchestra giovanile Luigi Cherubini di Ravenna, da lui fondata e composta da musicisti tra i 18 e i 30 anni con una visione europea della musica e della cultura.

Tutto esaurito in basilica, spiegano i promotori, e nelle piazze dove sono stati allestiti duemila posti a sedere e due maxi schermi. Per il concerto ad Aquileia, città patrimonio Unesco dal 1998, il maestro Muti ha scelto un repertorio sinfonico che spaziava da Mozart a Schubert al compositore italiano Alfredo Catalani, rendendo omaggio ai legami tra Austria e Italia.

L’evento è stato promosso e co-organizzato da Fondazione Aquileia e Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia.

“In un’epoca caratterizzata da conflitti, la musica si configura come uno strumento che ha il potere di unire le persone trasmettendo messaggi di armonia e di condivisione. Il concerto per la pace, diretto magistralmente dal maestro Muti, ha risvegliato emozioni e sentimenti di solidarietà e speranza grazie a un linguaggio universale capace di toccare le coscienze”, ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Mauro Bordin.

(Ansa)