Red carpet: a Cannes siamo tutte Chiara Mastroianni (vedi alla voce mamma)

Affari di famiglia sulla Croisette in un vortice di cognomi stellari (Mastroianni, Deneuve, Douglas). A cominciare dall'eroica pazienza di una figlia per l'illustrissima madre nel dichiarare l'apertura del festival. All'interno la gallery del tappeto rosso

Siamo tutte Chiara Mastroianni. Con le debite proporzioni: avere entrambi i genitori sul poster del festival di Cannes (Marcello Mastroianni nel 2014, Catherine Deneuve quest’anno) non è proprio cosa da tutti. Ma ieri, nella sua apparizione da madrina e badante del festival, subito dopo il tappeto rosso, Mastroianni è stata, per un attimo, una di noi.

Il picco di empatia arriva con un annuncio, a fine cerimonia d’apertura: “E adesso ecco un’icona del cinema francese – dice Mastroianni, preparando il pubblico all’arrivo di mamma Deneuve – ma a lei non piace che si usi questo termine. Fidatevi, io la conosco bene”. Perfetto, bravissima Chiara, vai così. Mamma, 79 anni, avanza sul palco, vagamente infastidita da questo rumoroso battere di mani di cui, evidentemente, non le importa nulla. Acchiappa il microfono – occhiata eloquente di Chiara: dai mamma, saluta la vicina che poi torniamo a casa – e comincia a parlare. Ma niente, il microfono non si accende.

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Mamma non se ne accorge. Più probabilmente se ne frega. Comunque lei va avanti lo stesso: in caso, come sempre, ci penserà Chiara. Gli anziani possono essere terribilmente egoisti, figuriamoci quando si tratta di un’anziana icona del cinema francese. L’audio grazie al cielo ritorna, Mamma declama una poesia sull’Ucraina. Ancora quel rumoroso battere di mani, che fastidio: non si può chiedere al vicino di chiudere il cane? Deneuve sarebbe anche pronta per andar via, ma “Catherine, forse devi dire ancora qualcosa?”, le suggerisce pazientissima Chiara, impedendone la ritirata. “Oh oui”, fa lei, come se avesse dimenticato qualcosa di superfluo, tipo l’ombrello in macchina o il compleanno del genero. “Voilà – concede, annoiata: la pillola per la pressione la prendo solo per farti un favore, sia chiaro – si, sì, dichiaro aperto il festival di Cannes”. Sospiro di sollievo. Ma non è finita. 

Alle spalle di mamma c’è Michael (Douglas), palma onoraria, 78 anni, figlio del celeberrimo Kirk scomparso nel 2020 a 103 anni: qualche minuto prima, nel suo molto commovente discorso, Michael ha chiamato in causa Chiara come esponente “delle nuove generazioni”. Lei, 51 anni fra una manciata di giorni, due figli, 50 film, due album, un premio a Cannes, si è lasciata metaforicamente pizzicare le guance. Però adesso, ora che Mamma sta impallando Michael, ora che nessuno fa niente per risolvere la situazione, ora si gode la scena pure lei. Michael si affianca a Catherine, statuaria: “Forse dovrei dirlo anche io in inglese, che è iniziato il festival?”, chiede. Mamma non gli risponde nemmeno: ci pensassero gli infermieri. La moglie di Douglas, Catherine Zeta Jones, e la figlia Carys, sorridono impotenti dalla platea.

Ma è solo un attimo: Michael prende l’iniziativa e dal microfono di Catherine fa il suo annuncio in inglese. Il rituale è salvo. Il festival può iniziare.