
Tre note sulla tastiera. Tanto basta per far esplodere uno stadio. Parte “Come mai” e migliaia di voci si uniscono in un solo coro. In uno show di un paio d’ore in cui si balla e si canta a squarciagola, i momenti per riprendere fiato sono pochi. Canzoni, poesie e storie che tutti conoscono, parola per parola, e si alternano in una scaletta che racconta le vite di tante generazioni diverse.
Perché un concerto di Max Pezzali non è solo uno show, è la biografia in musica di tutti noi. Storie di vita quotidiana e autentica, di emozioni che ci accompagnano crescendo. Amicizia, amori, difficoltà, gioie e momenti spensierati. Storie dove vincono gli umili.
La storia di Max Pezzali è una storia come quella di tanti. L’infanzia in provincia, la scuola, il mito dell’America, la passione per i motori. E l’attrazione magnetica per la musica che da liceale inizia a condividere con il suo compagno di banco.
Le origini: da “I Pop” agli 883
Max Pezzali e Mauro Repetto, insieme al liceo scientifico Copernico di Pavia per un triennio, accomunati dalle difficoltà della scuola e dalla passione per la musica diventano amici inseparabili. Dopo un viaggio a New York nel 1988, Max torna con una batteria elettronica – una Roland TR707 – e nel garage di casa, lui e Mauro, iniziano a creare i beat della loro musica. Le prime canzoni rap in inglese, poi i pezzi in italiano. “Live in the music” è il primo singolo prodotto da “I Pop”, il duo composto da Pezzali e Repetto.
Inizia la ricerca di una casa discografica con il porta a porta e sugli elenchi telefonici. Arriva il primo contratto editoriale come autori e prendono forma “Come mai” e “Hanno ucciso l’uomo ragno”, scritte nel 1990, 2 anni prima che venissero pubblicate.

Da sinistra Mauro Repetto e Max Pezzali – gruppo musicale 883
È il settembre del 1991 quando arriva la svolta. Una cassetta lasciata alla portineria di Radio Deejay e ascoltata da Claudio Cecchetto. Il primo singolo pubblicato: “Non me la menare”, una canzone rap su una base rock. “I Pop” diventano gli 883, arriva un vero contratto discografico e comincia la scalata al successo. Con il loro primo album “Hanno ucciso l’uomo ragno”, pubblicato nel 1992, raggiungono il primo posto in classifica con oltre 600.000 copie vendute e vengono premiati come rivelazione dell’anno da “Tv Sorrisi e Canzoni”.

Copertina dell’album hanno ucciso l’Uomo Ragno (1992)
Dopo un anno esce “Sei un mito” che anticipa il secondo album “Nord Sud Ovest Est” che vende oltre un milione di copie. Nell’estate del 1993 gli 883 trionfano anche al Festivalbar, prima che Mauro Repetto lasci l’Italia e il gruppo

Copertina dell’album Nord Sud Ovest Est (1993)
La strada solista tra premi, trionfi e classifiche
Dopo un lungo tour nel 1993 e durante la preparazione dell’album “la donna il sogno e il grande incubo”, la pressione del successo rende difficili i rapporti personali e crea tensione sul lavoro. È il 1994 quando le strade si separano e Max Pezzali decide di portare avanti i progetti musicali degli 883. Il chiarimento con Mauro Repetto arriverà molti anni dopo, all’alba del ritorno di Max a San Siro nel 2022, dove si esibiranno di nuovo insieme. Il nuovo album viene pubblicato a luglio del 1995 e raggiunge comunque la prima posizione in classifica grazie a brani come “Tieni il tempo”, “Gli Anni” e “Una canzone d’amore”.
Nel giugno 1997 esce “La dura legge del gol”, che contiene il singolo “La regola dell’amico”, premiato con il Telegatto come “Canzone dell’estate”. Un anno più tardi Max pubblica “Gli anni”, un greatest hits degli 883 con l’inedito “Io ci sarò”. È il quinto album consecutivo degli 883 a raggiungere il primo posto della classifica di vendita. Ai World Music Award del 1999 viene premiato come “Best-selling Italian Artist/Group”.
Nel 2004 “Il Mondo insieme a te”, è l’album che sancisce la carriera solista di Max Pezzali, che abbandona il nome del gruppo per usare definitivamente il suo. “Tutto Max”, del 2005, registra il record di permanenza al vertice della classifica di vendite, rimanendo al primo posto per ben 10 settimane consecutive.

CopertinIl mondo insieme a te CD (2004)
Il resto è storia. Tour sold out, duetti con i più grandi artisti italiani, dischi d’oro e di platino, premi e riconoscimenti. La carriera di Max Pezzali vanta 21 album, più di 7 milioni di dischi venduti, oltre 500 concerti con milioni di spettatori. Superano i 258 milioni le visualizzazioni sul suo canale YouTube e sono 853.000 gli ascoltatori mensili su Spotify.
Nel 2019 annuncia “SanSiro Canta Max”, un doppio concerto allo Stadio San Siro di Milano che in pochi giorni registra il sold out ma che a causa della pandemia verrà spostato al 2022 aggiungendo due nuove date. E da lì Max Pezzali non si è più fermato con un tour nei palazzetti che ha registrato un tutto esaurito dopo l’altro e il super concerto “CircoMax” al Circo Massimo di Roma davanti a 56.000 persone.

Concerto Max Pezzali allo Statdio di San Siro 2022
Un inverno caldissimo da Milano a Roma
Dopo la “lunga estate caldissima” negli stadi di tutta Italia, Max Pezzali si prepara al nuovo tour nei palazzetti chiudendo il 2024 e aprendo il 2025 a Milano con 8 date e arrivando a Roma con 6 concerti a fine gennaio. A ottobre invece la serie tv “Hanno ucciso l’uomo ragno – la vera storia degli 883”, prodotta da Sky Original, racconterà la vita del duo che ha scritto un capitolo di storia della musica italiana e del successo che li ha travolti.
La legacy di Max Pezzali
Ma oggi, chi potrebbe raccogliere il testimone e portare avanti lo stile e il modo di fare musica di Max Pezzali? È proprio lui a fare un nome: Riccardo Zanotti, il frontman dei Pinguini Tattici Nucleari. Lo ha detto durante una puntata del podcast di Gianluca Gazzoli: “lui usa delle immagini di cose vissute e soprattutto c’è l’ingenuità del racconto di chi vede il mondo un po’ a distanza, di chi non vive al centro dell’azione ma di chi l’azione la vede un po’ da una certa distanza. È bravissimo tecnicamente, un musicista sublime con grandissima cultura e grande voce. Ecco, se io avessi le sue doti tecniche e avessi la sua età, oggi vorrei scrivere queste canzoni qua”
Max Forever
In fondo le canzoni di Max Pezzali sono lezioni di vita, valide per qualunque generazione, che ci insegnano che non è necessario arrivare sempre primi per essere i migliori. Che non bisogna compiere grandi imprese o trasformarsi in super eroi per salvare il mondo. Che prendere qualche porta in faccia fa bene, e anche un due di picche. Perché la vita “È un po’ come nel calcio. Gli altri segneranno, però che spettacolo quando giochiamo noi. Non Molliamo mai. Cosa importa chi vincerà, perché in fondo lo squadrone siamo noi”.
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