La cantante Yuval Raphael, Sopravvissuta al massacro del Nova Music Festival, rappresenterà Israele all’Eurovision Song Contest

La 24enne ha incantato i giudici del prestigioso concorso canoro con Dancing Queen degli ABBA e Writing's on The Wall di Sam Smith: è riuscita a salvarsi fingendosi morta, slotto i cadaveri di altre vittime

Yuval Raphael, una sopravvissuta al Nova Music Festival in Israele, dove il 7 ottobre 2023 centinaia di persone sono state uccise, aggredite o catturate dai terroristi di Hamas provenienti dalla vicina Striscia di Gaza, rappresenterà Israele all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a maggio a Basilea, in Svizzera.

L’aspirante cantante 24enne, che non aveva precedenti esperienze di canto a livello professionale, è stata incoronata vincitrice dell’undicesima stagione di Rising Star, il popolare talent show musicale israeliano trasmesso da Keshet 12, e si è aggiudicata l’ambito onore di rappresentare Israele sul palcoscenico mondiale.

Oltre alle sue capacità vocali, elogiate dai giudici del programma, la storia personale di Raphael ha avuto un forte impatto fin dall’inizio della competizione, quando ha raccontato come è sopravvissuta al massacro avvenuto al Nova Music Festival. Raphael è riuscita a fuggire dal festival e a rifugiarsi in un bunker pubblico fuori dal Kibbutz Be’eri. Lì si è nascosta in un angolo del piccolo spazio di cemento, intrappolata sotto i cadaveri e fingendosi morta per oltre otto ore, prima di essere salvata dal padre di un’altra partecipante al festival che si era recato nella zona per cercare la figlia.

“Ogni volta che noi [quelli che erano ancora vivi] alzavamo la testa, non riuscivamo a capire perché ci fossero sempre meno persone nel bunker”, ha ricordato nel marzo 2024 parlando davanti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a nome del Jerusalem Institute of Justice. “Pensavamo che i terroristi stessero portando via i cadaveri. Non ci rendevamo conto che era a causa delle granate, che facevano esplodere i loro corpi”.

Yuval Raphael, sopravvissuta al massacro del Nova Music Festival, che rappresenterà Israele all’Eurovision Song Contest

Raphael, che parla correntemente inglese e francese oltre al suo ebraico nativo, ha preso parte agli sforzi di advocacy di Israele a livello internazionale nell’ultimo anno e, fin dalla sua audizione di novembre (dove ha cantato Anyone di Demi Lovato), ha espresso il desiderio che “il mondo ascolti un racconto in prima persona di ciò che ho passato e che affronto ogni giorno, in modo che nessuno possa dire il contrario”.

Ha aggiunto che “la musica è un modo bellissimo per far risuonare un messaggio” e che “gareggiare in questo momento sembrava proprio un segno del destino”.

Giunto alla sua 69a edizione, l’Eurovision è considerato il più grande evento musicale del mondo, con oltre 200 milioni di spettatori in 40 paesi. Lo scorso anno, l’Unione Europea di Radiodiffusione (UER) ha difeso con fermezza l’inclusione di Israele nonostante alcune proteste politiche volte a escludere il Paese a causa della guerra a Gaza. 

La tensione ha portato a misure di sicurezza estreme in tutta la città di Malmö, che ha ospitato l’evento, mentre l’esibizione della cantante Eden Golan con la canzone Hurricane è stata accolta da alcuni fischi tra il pubblico. Lo scorso giugno, l’Unione Europea delle Radio Televisioni (UER) ha ribadito la sua posizione secondo cui l’Eurovision è un evento apolitico e la decisione di consentire la partecipazione di Israele è in linea con quella di altre organizzazioni apolitiche come le federazioni sportive.