
Che cosa era il duetto nell’opera? Tra le forme più espressive del melodramma, poteva essere un duetto d’amore, o un duetto di conflitto, oppure un duetto comico (ma la funzione comica in Sanremo è affidata rigidamente ai co-conduttori, voluta o involontaria). Vediamo come i vari cantanti hanno inventato il loro modo di interpretare l’idea di duetto su un pezzo già esistente.
1. Versioni non rielaborate, simili all’originale, con alterne fortune.
Molte persone amano questo tipo di vicinanza all’originale, considerando che il pezzo vada sempre rispettato; d’altra parte, come cantante, più rendi la canzone simile al suo modello meno aggiungi contenuto, e in alcuni momenti rischi addirittura l’effetto karaoke.
Rose Villain con Chiello – Fiori rosa, fiori di pesco (Lucio Battisti)
Francesca Michielin con Rkomi – La nuova stella di Broadway (Cesare Cremonini)
Modà con Renga – Angelo (Francesco Renga) Renga uguale all’originale, Kekko dei Modà prova a distanziarsi di poco
Gaia con Toquinho – La voglia, la pazzia (Ornella Vanoni)
Sarah Toscano con Ofenbach – Overdrive (Ofenbach)
Coma Cose con Johnson Righeira – L’estate sta finendo (Righeira) tentativo iniziale di cambiare in una ballad, ma subito si torna a una versione simile all’originale
Achille Lauro con Elodie – Tributo a Roma (A mano a mano di Riccardo Cocciante e Folle città di Loredana Bertè)
Brunori Sas con Dimartino e Riccardo Sinigallia – L’anno che verrà (Lucio Dalla)
Bresh con Cristiano De André – Crêuza de mä (Fabrizio De André)
2. Versioni solo leggermente rielaborate
Joan Thiele con Frah Quintale – Che cosa c’è (Gino Paoli)
All’inizio sembrava poter avere una direzione particolare, poi nel duetto cantato insieme si torna a una versione più prevedibile
Simone Cristicchi con Amara – La cura (Franco Battiato)
Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga – Un tempo piccolo (Franco Califano)
3. Pezzi in cui si tenta una reinterpretazione e si tradisce, forse involontariamente, il senso della canzone
Clara con il Volo
Le grandi voci del Volo nei pezzi delicati rischiano, per esibirsi, di distruggere il senso del testo del pezzo, come in questo caso.
Al contrario Clara nella parte in cui ha cantato da sola ha dimostrato di poter andare in una direzione diversa dall’originale, poi è stata sommersa.
4. I non-duetti
Tony Effe e Noemi – Un tempo piccolo (Franco Califano)
Tony Effe e Noemi sono semplicemente separati, laddove altri sono riusciti ad integrare il parlato e il canto in modo musicale.
Marcella Bella con Twin Violins – L’emozione non ha voce (Adriano Celentano)
Violini solo decorativi, sommersi quasi sempre dall’orchestra; Marcella canta da sola.
5. Versione “il mondo spariva lontano laggiù”
Un posto speciale ha il duetto di Lucio Corsi con Topo Gigio che mette in discussione la presenza fisica umana, anticipazione AI/cantanti virtuali?
Corsi afferma: “la musica per me è staccarsi dalla realtà e andare da un’altra parte; Topo Gigio è un personaggio di fantasia ma è anche allo stesso tempo molto più reale di molte persone che conosco”. Viene stravolto l’arrangiamento di Giacomazzi dell’epoca verso una versione più da musica per bambini.
6. Pezzi in cui si mette in mostra il proprio timbro o il virtuosismo della propria voce, rivelando possibilità del brano diverse dall’originale senza tradire la canzone e mantenendo un’integrazione fra le due voci senza farne prevalere una
Serena Brancale con Alessandra Amoroso – If I Ain’t Got You (Alicia Keys)
Irama con Arisa – Say something (A Great Big World con Christina Aguilera)
Giorgia con Annalisa – Skyfall (Adele)
7. Pezzi in cui si utilizza il sound di un gruppo, rivelando possibilità del brano diverse dall’originale senza tradire la canzone e mantenendo un’integrazione fra le voci e i musicisti sul palco
The Kolors con Sal Da Vinci – Rossetto e caffè (Sal Da Vinci)
Viene messo in luce un aspetto meno romantico e più dance
Olly con Goran Bregovic and Wedding and Funeral Band – Il pescatore (Fabrizio De André) Olly riparte dalla versione di De André con la PFM e la trasforma in un gioco altro, in cui inserisce il ritornello del suo brano “Menomale che c’è il mare”
Massimo Ranieri con i Neri per Caso – Quando (Pino Daniele)
8. Pezzi con strofe rap aggiunte, una reinterpretazione del testo
Rocco Hunt con Clementino – Yes, I Know My Way (Pino Daniele)
9. Pezzi con strofe rap aggiunte, una reinterpretazione del testo e della musica
Shablo con Guè, Joshua, Tormento e Neffa – Aspettando il sole (Neffa)
Versione che nella prima metà è completamente cambiata, utilizzando a collante solo gli accordi
10. Fusione di voce cantata e voce parlata
Francesco Gabbani con Tricarico – Io sono Francesco (Tricarico)
Particolare tutta la parte finale in cui Gabbani canta mentre Tricarico recita a tempo con le stesse parole, soluzione che rende musicale anche il parlato.
Fedez con Marco Masini – Bella stronza (Marco Masini)
Una particolare versione, in cui l’alternanza canto e rap non corrisponde a strofa e ritornello, il duetto nel finale è contemporaneamente cantato e rappato, molto diversa la base, più contemporanea.
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