Star di Hollywood e Politica: La Campagna Harris-Walz si Affida a Registi Iconici ed Ex Presidenti per una Serie Esclusiva

La campagna per la Casa Bianca di Kamala Harris e Tim Walz ha sfruttato al massimo il suo tempo a Chicago durante la Convention Nazionale Democratica di agosto, producendo una serie di video con grandi nomi di Hollywood sia davanti che dietro le telecamere.

Girata dietro le quinte durante la DNC, la serie di video è un’idea di insider di Tinseltown e mira a presentare conversazioni “non sceneggiate e profondamente personali” da parte di voci fidate su temi come la candidatura di Harris alla presidenza, le questioni più importanti per gli elettori, le poste in gioco delle prossime elezioni e altro ancora, secondo quanto riferito dalla campagna. La serie verrà distribuita nei prossimi giorni sulle piattaforme della campagna, in vista delle elezioni del 5 novembre.

Coloro che hanno contribuito alla produzione della serie e hanno posto domande ai protagonisti da dietro la telecamera includono Kerry Washington, Alicia Keys e il produttore premio Oscar Bruce Cohen. Chi ha diretto i loro segmenti include J.J. Abrams, il premio Oscar Spike Lee, la candidata all’Oscar Ava DuVernay ed Eva Longoria. Come annunciato separatamente oggi da BET, Lee ha incontrato Stevie Wonder. Il veterano regista ha anche partecipato a una conversazione sincera con il presidente Bill Clinton.

Altre conversazioni catturate per la serie includono Abrams con il Second Gentleman Doug Emhoff, Longoria con il presidente Barack Obama e DuVernay che ha incontrato i “Cinque di Central Park”, gruppo con cui ha stretto un legame dopo aver creato la serie limitata nominata agli Emmy When They See Us.

Molti di coloro che sono coinvolti nella serie hanno avuto ruoli di alto profilo alla DNC. Obama, Clinton ed Emhoff hanno parlato durante il programma, mentre Washington è stata uno degli ospiti ufficiali della settimana insieme a Mindy Kaling, Tony Goldwyn e Ana Navarro, che hanno ricoperto questo ruolo nelle altre serate. Longoria ha avuto anche un ruolo di rilievo come oratrice durante la serata finale della convention, contribuendo a coniare una frase ben nota agli elettori nelle elezioni presidenziali, trasformando “sì, possiamo” in “sì, lei può”

Guarda qui sotto la conversazione di Lee con Wonder.