Il ministro della Cultura italiano soccombe a uno scandalo a causa della sua indiscrezione

Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura italiano, si è dimesso in termini definitivi e irrevocabili venerdì, dopo che una controversia su un presunto ruolo di consulenza per la sua ex amante era diventata un grave imbarazzo per il governo del Primo Ministro Giorgia Meloni.

Sangiuliano, ex-Direttore Rai di 62 anni, aveva affrontato una tempesta mediatica da quando una wedding planner che si era falsamente proclamata Presidente della Settimana della Moda di Milano, Maria Rosaria Boccia, aveva affermato di essere stata nominata per un ruolo di consulenza per il ministro. Boccia ha preso di mira i social media questa settimana con una serie di fughe di notizie calcolate di messaggi WhatsApp, presumibilmente Top Secret e filmati registrati di nascosto. Sembrava una vendetta, ma già pensata in tempi precedenti. Non si capisce per quale motivo, durante loro liasion,  la signora abbia registrato e copiato le conversazioni con Sangiuliano, video e chat.

La Camera nazionale della Moda italiana (Cnmi) ha preso una posizione molto netta contro l’autoproclamato titolo di Presidente della Settimana della Moda Milano Moda, che Boccia esibisce sui suoi profili social. Il presidente della Cnmi, Carlo Capasa, ha dichiarato che l’organizzazione ha inviato una diffida a Boccia, sottolineando come il marchio Milano Fashion Week sia un’esclusiva della Camera della Moda e non può essere utilizzato da nessun altro.

Qualunque sia la credibilità di Boccia, anche Sangiuliano ha inciampato.

Inizialmente il ministero della Cultura aveva negato che la signora avesse preso un incarico di lavoro, ma Sangiuliano ha poi spiegato di aver accettato di assumerla come consulente non retribuito prima di cambiare idea perché era un conflitto di interessi.

“Ritengo necessario che le istituzioni e me stesso rassegnino le mie dimissioni”, ha scritto Sangiuliano, nella lettera di venerdì al presidente del consiglio Giorgia Meloni, ha difeso il suo lavoro e ha negato qualsiasi violazione delle regole ministeriali.

La Meloni ha nominato Alessandro Giuli nuovo ministro della Cultura. Giuli è un giornalista di destra recentemente nominato direttore del museo MAXXI di Roma. 

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