L’IA offre “determinati superpoteri”, ma senza la visione dei creativi non realizzerà film migliori, dice WME

“Non si può avere una performance credibile senza un attore” hanno detto Jennifer Howell di Trey Parker e una dirigente di Deep Voodoo di Matt Stone a una sessione di lavoro del Red Sea Int. Film Fest. svoltasi al mercato locale. “Credo che altri lavori, però, cambieranno.”

L’Intelligenza Artificiale (IA) è una questione controversa a Hollywood e non solo quest’anno. È quindi logico che la quarta edizione del Red Sea International Film Festival (RSIFF) abbia puntato i riflettori sulla questione dell’IA durante una sessione domenicale presso il suo mercato, il Red Sea Souk.

“L’IA può essere un partner creativo?” si intitolava la sessione di un’altra giornata frenetica di attività a Gedda, in Arabia Saudita. La riunione, moderata da Fatmah Baothman, imprenditrice saudita ed esperta di IA, ha visto partecipare Chris Jacquemin, partner e capo delle strategie digitali di  WME; Diana Williams, CEO e cofondatrice di Kinetic Energy Entertainment; e Jennifer Howell, responsabile creativa di Deep Voodoo, la società di IA e video deepfake dei creatori di South Park, Trey Parker e Matt Stone. Nella sessione si sono indagate le opportunità e le sfide poste dall’IA, il modo in cui questa potrebbe influenzare il lavoro creativo, e come viene usata al momento nel settore dell’entertainment.

Jacquemin ha osservato che finora il pubblico non ha visto nessun film importante realizzato con l’IA da Hollywood. “Nell’ultimo anno, l’interesse degli studios è cresciuto moltissimo” ha però detto Howell. “Abbiamo fatto una riunione con tutti gli studios e siamo impegnati in produzioni con alcuni di essi”. Howell ha concluso che tutti stanno ancora muovendo i primi passi per cercare di capire come usare l’IA.

Deep Voodo, che due anni fa ha messo insieme 20 milioni di dollari, ha usato la sua tecnologia per contenuti come quelli della serie YouTube Sassy Justice e per un video musicale di Kendrick Lamar. Deepfakes usa l’IA e l’apprendimento automatico per sostituire i volti dei personaggi. In Sassy Justice, la tecnologia è stata usata per parodiare Donald Trump e Mark Zuckerberg, tra gli altri. Per la serie Before  di  Apple TV+, il team ha prelevato inquadrature video della faccia di Billy Crystal e l’ha ringiovanito digitalmente.

Il gruppo di lavoro nell’insieme si è espresso positivamente circa le opportunità che l’IA creerà nell’accelerazione del processo produttivo e lo svolgimento delle mansioni più tecniche e sgradevoli, regalando ai creativi il tempo per concentrarsi maggiormente sulle decisioni più importanti, invece che eliminare la maggior parte dei posti di lavoro umani. Per esempio, Howell ha detto che Deep Voodoo vede nell’IA “uno strumento per lo storytelling usato dagli esseri umani per convenienza, creatività, a prescindere da quale sia il caso”. Jacquemin ha definito l’IA uno “strumento copilota”, rendendo noto che i clienti di WME usano questa tecnologia soprattutto “nelle prime fasi del processo creativo”, per esempio per creare moodboard e idee visual, o per usare ChatGPT per abbozzare una storia. Ha detto anche che la tecnologia “offre un determinato insieme di superpoteri” che possono accelerare il processo creativo, ma ha sostenuto anche che “a meno che qualcuno non abbia una visione artistica incredibile, non finirà con il rendere migliore il film (o qualsiasi altra opera creativa)”. Ha chiarito: “Non credo che per forza di cose realizzerà opere significativamente migliori di quelle che vediamo oggi”. E allora, dove implicherà la perdita di posti di lavoro a Hollywood l’IA? “Gli attori sono importantissimi” ha sottolineato Howell. “Se si appresta uno scenario tradizionale deepfake, potremmo dire che l’attore è come il burattinaio per il burattino.” Secondo Howell, “non si può avere una performance credibile senza un attore. Credo che altri lavori, però, cambieranno”. Ha poi citato trasformazioni analoghe prodotte nell’occupazione dai progressi tecnologici del passato, per esempio le diverse competenze chieste ai redattori durante l’ascesa degli strumenti digitali. “Ci saranno cambiamenti, più che una drammatica perdita di posti di lavoro” ha concluso, sostenendo che in tale evoluzione si creeranno nuove funzioni. “Cinque anni fa”, per esempio, “non esisteva il lavoro di deepfake artist” ha sottolineato Howell. Jacquemin l’ha riecheggiata dicendo: “Saranno possibili più produzioni”, anche se “alcune mansioni saranno eliminate”. Ha poi sottolineato: “Penso che vedremo l’IA democratizzare efficacemente l’accesso: una ventina di anni fa, quando fu creato YouTube, nacque anche un’intera nuova generazione di storyteller”. William ha fatto notare però che l’impatto economico e finanziario sugli addetti del settore in relazione al risparmio di tempo grazie all’uso dell’IA deve ancora palesarsi, e ha osservato che l’IP e i copyright continuano a essere talmente importanti per i colossi di Hollywood che le aziende li terranno al primo posto insieme all’ascesa dell’IA. “Tutti i nostri film e telefilm sono realizzati insieme a tutti i licensed data” ha sottolineato Howell.

La sessione è iniziata con la proiezione sul grande schermo di un video con voci che, ha detto Baothman, sono state create usando l’IA.