La protagonista della nuova serie di Ivan Cotroneo è una persona forte e fragile, con pregi e difetti, come tutte le donne di oggi. Unico dettaglio che la contraddistingue dalle altre è che Gloria, questo il nome del personaggio interpretato da Vittoria Schisano, è una donna transgender. “Uno dei rischi in cui non volevamo finire era quello di cadere negli stereotipi – tiene a precisare il regista – Noi raccontiamo di una persona affermata, di successo, ma che certo ha un passato. Una donna come tante, che può sbagliare, che può fare cose di cui si pente, ma è forte. Abbiamo deciso di puntare su un profilo ancora non esplorato nella serialità, quello di una donna transgender. È l’occasione per accendere una luce su una realtà poco raccontata”
Da oggi su Netflix arriva la serie in 6 puntate La vita che volevi, creata e scritta da Ivan Cotroneo e da Monica Rametta e diretta dallo stesso Cotroneo (al suo debutto sulla piattaforma americana) e ambientata in Salento, Lecce, Nardò e Napoli. La produzione è a cura di Massimo Del Frate, Head of Drama per Banijay Studios Italy. “Vittoria porta verità al personaggio, anche se non mi sono ispirato – spiega Cotroneo – alla sua storia, non ho neanche letto la sua autobiografia, sono due donne diverse”.
“Gloria è la protagonista della nostra storia e noi l’abbiamo amata, subito. Volevamo raccontare una donna AMAB (Assigned Male At Birth), una donna transgender lontana dagli stereotipi, vera, fatta di carne e di sangue. Un personaggio pieno di sfumature e anche di contraddizioni – spiega Monica Rametta – Ed è da lei che siamo partiti per ideare la serie. È stata Gloria a guidarci e noi a seguirla. Ce la siamo immaginata mentre camminava perfettamente a suo agio per le strade di Lecce dove nel presente viveva e lavorava, ormai donna matura e realizzata. O nel passato, quando invece era più giovane, si divideva tra gli studi all’università di Napoli e le serate in discoteca, dove si esibiva in drag guadagnando soldi per portare a termine la sua transizione, ed essere finalmente anche fuori quella che fin da piccola sentiva e sapeva di essere dentro”.
La trama
Gloria è convinta di aver trovato la felicità a Lecce, dove ha fondato una piccola agenzia turistica e trovato l’amore con Ernesto. Un giorno, la sua vita viene sconvolta dall’arrivo di Marina (Pina Turco), sua amica ai tempi dell’università a Napoli, prima che Gloria iniziasse il suo percorso di transizione. Marina porta con sé Andrea (Nicola Bello) e Arianna, i figli avuti da due diverse relazioni. Arianna è anche incinta di un terzo, il cui padre è Pietro (Alessio Lapice), un giovane dal carattere passionale e forse anche pericoloso.
Gloria preferirebbe non riallacciare i rapporti con Marina, le ricorda una parte della sua vita che vorrebbe dimenticare. Marina nasconde però molti segreti e presto in scena arriverà anche Sergio (Giuseppe Zeno), il padre di Arianna, un uomo tutto d’un pezzo fin da subito molto diffidente nei confronti di Gloria. Per lei, è giunto il momento di fare i conti con “la vita che voleva”, il suo passato e il suo futuro, per scoprire che la felicità a volte arriva in forme inaspettate e che l’amore è l’unica forza capace di rendere la vita degna di essere vissuta.
“La vita che volevi è una storia di legami, amicizia e scoperta, che racconta della felicità che crediamo di volere ma anche di quella che ci sorprende – fa notare Vittoria Schisano – Ivan ha detto che portavo verità a questo personaggio. Quando ho iniziato a lavorare, vent’anni fa, non riuscivo a riconoscermi in nessuna storia. La donna transgender era sempre una sex worker o un’emarginata, bullizzata, o peggio”.
La clip in anteprima esclusiva
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