La storia inizia come qualsiasi commedia romantica. Una ragazza meravigliosa, un padre devoto, un ragazzo goffo che ha una cotta per lei. Poi, senza alcuna ragione apparente, la bella Min-ah si trasforma in una crocchetta di pollo fritto. In salsa agrodolce, per la precisione, con tre semi di sesamo appiccicati sulla forma sferica un po’ bitorzoluta.
Che si consideri la premessa di Chicken nugget, la nuova serie Netflix sudcoreana scritta e diretta dal regista campione di incassi Lee Byeong-Heon, demenziale o geniale, è innegabile che l’incipit sia quantomeno intrigante. Quello che viene dopo è un susseguirsi di peripezie del padre e dell’innamorato in missione per invertire la metamorfosi, prima che accada qualcosa di ancor più terribile, per esempio che la pepita venga mangiata.
La serie, in 10 episodi, disponibili dal 15 marzo sulla piattaforma, si appoggia sull’assurdità della messa in scena. Come non pensare all’esistenzialismo tipico del non-sense? Qui la demenzialità trascende i suoi limiti entrando nella genialità. Di certo, è uno spettacolo esilarante.
Chicken nugget, la trama
Dunque che cosa succede quando Min-ah (Kim You-jung) si trasforma in un Dakgangjeong? E non in una qualsiasi pepita di pollo in agrodolce ma in una delle famose palline del fast food più costoso e conosciuto della città. “Dimmi che è tutto uno scherzo. Dammi un pizzico sulla guancia” dice il padre Sun-man (Ryu Seung-ryong), nonché proprietario della ditta All Machines, al suo stagista Baek-joong (Ahn Jae-hong), ammiratore di Min-ah. Invece, nella cornice dell’assurdo, è tutto vero.
Chicken nugget
Cast: Ryu Seung-ryong, Ahn Jae-hong, Kim You-jung, Jung Ho-Yeon (cameo)
Regista: Lee Byeong-Heon
Sceneggiatori: Lee Byeong-Heon
Durata: 10 episodi
La ragazza pochi minuti prima era entrata in una strana macchina. Baek-joong quella mattina l’aveva trovata davanti all’ufficio e credendo che fosse un pacco atteso, l’aveva sistemata all’interno. Avrebbe dovuto essere una macchina “per recuperare le forze e migliorare il riposo”, aveva detto a Min-ah che per la pausa pranzo aveva raggiunto il papà con una grande porzione di crocchette di pollo. “Se toglie le rughe la voglio provare”, dice lei infilandosi in quella specie di cabina telefonica viola. All’improvviso, nel breve tempo in cui il padre li lascia soli, dentro la cabina rimane al posto di Min-ah una piccola pallina.
La recensione di Chicken nugget
Inizia qui un incredibile viaggio che porta lo strambo duo, come in una fiaba, ad affrontare pericoli, superare ostacoli, incontrare nuovi personaggi. Come la miglior giornalista enogastronomica sudcoreana, quasi una figura mitologica, interpretata dalla star di Squid game HoYeon Jung. Dal palato sopraffino sin da quando era una neonata sarà capace con il solo senso dell’olfatto di distinguere Min-ah dalle altre crocchette tutte uguali in cui si è mischiata per un incidente. O come la spietata guardiana del negozio di Dakgangjeong che non vuole farli entrare nella cucina dell’inarrivabile e sommo chef.
Chicken nugget sotto la patina del comico porta sullo schermo anche una serie di caratteristiche della società sudcoreana che saranno facilmente riconosciute dagli amanti dei k-drama e che per il pubblico sudcoreano, immaginiamo, saranno un invito a non prendersi troppo sul serio. Perché si può scherzare di tutto, cospargendo ogni cosa di quella salsa agrodolce che, come diciamo oggi, fa ridere ma fa anche riflettere. Si può ridere dell’ossessione per l’aspetto esteriore e per il giudizio degli altri (Min-ah dice al suo spasimante che deve dimagrire per essere bello, poi si ricrede, ma comunque gli dice: “Anche se non diventi bello puoi lavorare su come gli altri ti vedono”), della malsana quantità di ore lavorate e della coatta riverenza nei confronti del capo e l’abuso di potere di quest’ultimo (anche solo pretendendo che si rida alle sue battute), della mancanza di supporto familiare e comunitario e persino del fenomeno delle persone che da un momento all’altro scompaiono.
O si trasformano. Anche se siamo abituati ad associare la metamorfosi a dei e ninfe o a ripugnanti e tormentati scarafaggi, il corpo che cambia è una narrazione che compare già nelle fiabe popolari sudcoreane con il gelsomino e il pesco fino ad arrivare ai successi editoriali più recenti, come La vegetariana di Han Kang.
Ritmo unico e spiritoso
Lee Byeong-heon è conosciuto soprattutto per il film Twenty del 2015 e per Extreme Job del 2019, con cui è riuscito a battere il record per il film sudcoreano con il maggior incasso. Nonostante questo, alla presentazione della serie tv, ha detto di aver ricevuto molti no prima che Studio N e PlusMedia Entertainment accogliessero la proposta.
Chicken nugget si basa sul webtoon omonimo di Park Ji-dok, che ha vinto l’Encouragement Award al Naver Webtoon “Greatest Contest on Earth” del 2019. “Quando l’ho finito non riuscivo a togliermelo dalla testa”, ha detto il regista. E sembra infatti che sia riuscito a sfruttare l’acclamata opera originale aggiungendo la giusta dose di materiale inedito e umorismo sorprendente, sporcato da un sottofondo giallo-thriller.
Il risultato è un nuovo tipo di commedia che non si trova in nessun’altra parte del mondo con un ritmo unico e spiritoso.
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