Citadel: Diana è il prossimo capitolo dello spyverse dei fratelli Russo. Prime Video, dopo aver rinnovato per una seconda stagione la serie con Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, ha svelato la prima immagine di Matilda De Angelis (The Undoing), protagonista dello spin-off che debutterà nel 2024.
La trama della serie principale segue la caduta di Citadel: un’agenzia indipendente di spionaggio internazionale. L’organizzazione è nata con lo scopo di difendere la sicurezza di tutte le persone, ma è stata distrutta dagli agenti di Manticore: una potente associazione che nell’ombra manipola il mondo. Con la caduta di Citadel, tutti i ricordi degli agenti scelti Mason Kane (Richard Madden) e Nadia Sinh (Priyanka Chopra Jonas) sono stati cancellati, ma loro sono riusciti miracolosamente a salvarsi.
Da allora sono rimasti nascosti, costruendosi una nuova identità, entrambi ignari del proprio passato. Fino alla notte in cui Mason viene rintracciato dal suo ex collega di Citadel, Bernard Orlick (Stanley Tucci), che ha disperatamente bisogno del suo aiuto per impedire a Manticore di stabilire un nuovo ordine mondiale.
Il cast e la crew
Le serie con protagonista De Angelis è stata creata, prodotta e girata in Italia, e le riprese sono terminate all’inizio di quest’anno. Citadel: Diana è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer. La serie è stata scritta con Ilaria Bernardini, Laura Colella, Gianluca Bernardini e Giordana Mari. Nel cast presenti anche Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro.
Gina Gardini è la showrunner ed executive producer, con Riccardo Tozzi, Marco Chimenz e Giovanni Stabilini anch’essi nel ruolo di executive producer. Emanuele Savoini è invece co-executive producer assieme ad Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Ostot, Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters). La serie è prodotta da Cattleya (ZeroZeroZero).
Nella recensione di THR Roma, Citadel sembra mancare di inventiva: “tutto sembra già visto, già scritto, telefonato – come l’ennesimo capitolo di un superformat che si riproduce, negli anni, sempre identico a se stesso.
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