Le Olimpiadi di Parigi 2024, guidate dalla visione artistica di Thomas Jolly, promettono una cerimonia di apertura che unisce l’arte e lo sport in un’esperienza unica, onorando una ricca eredità culturale e segnando un passo avanti verso un futuro inclusivo e sostenibile. Le Olimpiadi di Parigi 2024 si preannunciano come un evento straordinario, unendo arte, sport e simbolismo in un’esperienza unica. Con una storia millenaria che va dalle competizioni dedicate a Zeus nell’antica Grecia ai moderni giochi internazionali, le Olimpiadi sono sempre state una celebrazione dell’eccellenza atletica e dello spirito di unità globale.
Nell’antica Grecia, arte e sport andavano di pari passo, formando un binomio perfetto per raggiungere l’armonia, allenando tanto il corpo quanto la mente. Pierre de Coubertin, fondatore delle Olimpiadi moderne, desiderava che ci fosse una forte connessione tra atleti, artisti e spettatori. Nei suoi piani per i futuri Giochi moderni, includeva gare d’arte dedicate allo sport. Su Le Figaro, nel 1904, De Coubertin dichiarava: “È giunto il momento di fare il passo successivo e di riportare l’Olimpiade alla sua bellezza originale. Nei mitici tempi di Olimpia, le belle arti si combinavano armoniosamente con i Giochi Olimpici, facendone la loro gloria. Tutto ciò deve diventare di nuovo realtà”. Questi piani furono discussi al Congresso Olimpico del 1906, ma solo alle Olimpiadi del 1912 a Stoccolma vennero concretizzati. La comunità artistica svedese inizialmente era perplessa circa l’equa valutazione di tali competizioni, ma alla fine gli eventi furono aggiunti al programma Olimpico. Le medaglie venivano assegnate in cinque categorie: architettura, letteratura, musica, pittura e scultura. Inizialmente le sezioni erano generali, ma successivamente vennero suddivise in subcategorie specifiche come prosa, lirica, musica orchestrale, canto solista, disegno, pittura, statuaria e architettura. Un aspetto curioso è che in determinate circostanze, se i giudici non fossero stati in grado di determinare un vincitore, veniva assegnata solo la medaglia di bronzo. Al concorso d’arte inaugurale del 1912, con 33 partecipanti, le medaglie d’oro furono assegnate in tutte e cinque le categorie. De Coubertin stesso partecipò a un concorso letterario sotto pseudonimo, vincendo una medaglia d’oro con la sua “Ode allo sport”.
Tra i plurimedagliati nelle competizioni artistiche e sportive, spiccano figure come Walter Winans, oro nel tiro a segno e nella scultura nel 1912, e Alfred Hajos, nuotatore ungherese che vinse due medaglie d’oro ad Atene 1896 e una d’argento in architettura 28 anni dopo. Le Olimpiadi di Parigi 1924 videro una partecipazione significativa alle competizioni artistiche, con 193 artisti e una giuria di rilievo, che includeva la scrittrice Selma Lagerlöf e il compositore Igor Stravinsky. Anche ai Giochi di Amsterdam 1928 e Berlino 1936, le competizioni artistiche furono di alto livello, con partecipanti come Paul Landowski, autore della statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Tuttavia, dal 1949, il CIO concluse che la partecipazione di artisti professionisti non era compatibile con il concetto del dilettantismo Olimpico. Sebbene il CIO abbia tentato di ripristinare il concorso d’arte alle Olimpiadi di Helsinki 1952, l’idea fu respinta e nel 1954 queste competizioni furono sostituite da mostre d’arte. Molte opere premiate con medaglie Olimpiche sono andate perdute, ma alcuni progetti architettonici sono rimasti, come lo Stadio Olimpico di Amsterdam, il Payne Whitney Gymnasium dell’Università di Yale e lo Stadio Olimpico di Wroclaw. La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, sotto la direzione artistica di Thomas Jolly, promette di essere un evento eccezionale. Jolly, noto per la sua abilità nel combinare tradizione e innovazione, trasformerà la Senna in un palcoscenico vivente, celebrando la diversità culturale e la storia di Parigi con coreografie elaborate e tecnologia all’avanguardia. Il suo obiettivo è creare un’esperienza che rifletta lo spirito di unità e inclusività delle Olimpiadi.
Thomas Jolly, nato nel 1982, è il direttore artistico de La Piccola Familia, compagnia teatrale da lui fondata a Rouen nel 2006. Il 1 gennaio 2020, è stato nominato direttore del centro teatrale nazionale Le Quai d’Angers, ruolo che ha lasciato nel 2022 per assumere la direzione artistica della cerimonia di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici. Nella sua lunga carriera teatrale, Jolly ha messo in scena tutte e tre le opere dell’Enrico IV di Shakespeare nella magica location del Palazzo dei Papi ad Avignone. Questo spettacolo del 2014, durato 18 ore e con 150 personaggi, ha riscosso un incredibile successo di pubblico. Quattro anni dopo, ha messo in scena il Thyestes di Seneca e nel 2022 ha diretto una tetralogia shakespeariana di 24 ore, aggiungendo Riccardo III all’Enrico VI, interpretando egli stesso Riccardo III. Inoltre, Jolly è stato il regista del musical Starmania, con costumi di Nicolas Ghesquière di Louis Vuitton, originariamente messo in scena nel 1976 con musiche di Michel Berger e testi di Luc Plamondon. L’attore ha vinto tre Premi Molière, il più importante premio teatrale francese.
Il programma della cerimonia di apertura delle Olimpiadi è top secret, come ha confermato lo stesso Thomas Jolly all’Associated Press. Tuttavia, sappiamo che la cerimonia sarà inclusiva e celebrerà la diversità. Jolly ha dichiarato che giocherà con i cliché e gli stereotipi francesi, puntando a sovvertirli: “Quando guardiamo Emily in Paris o Il favoloso mondo di Amélie, sappiamo che non è la vera Parigi. Giocheremo con tutti questi cliché, ma li sfideremo anche”, ha detto ad AP. L’obiettivo è celebrare le diverse culture che si incontrano e si contaminano nelle strade di Parigi.
Nel suo team, Jolly ha voluto una sceneggiatrice, un’autrice, uno storico e un drammaturgo. Si ipotizza che la sfilata degli atleti lungo la Senna sarà accompagnata da coreografie animate da ballerini lungo i ponti di Parigi. È la prima volta che una cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici si tiene fuori da uno stadio. Le prove non si svolgeranno direttamente lungo la Senna ma in diverse location top secret sparse per il Paese. Le barche su cui sfileranno gli atleti lungo la Senna arriveranno fino al Trocadero, davanti alla Torre Eiffel.
E’ stata la BBC a svelare la clip promozionale dei Giochi Olimpici Estivi sorprendendo il pubblico con un linguaggio che abbraccia tutte le generazioni. La visione intermediale, un connubio perfetto tra arte, sport e animazione, prende vita in questa sigla rivoluzionaria. Superare le barriere culturali e linguistiche attraverso il linguaggio universale dei cartoni animati è spesso la chiave per toccare il cuore di tutti.
Le Olimpiadi sono un potente simbolo di unità globale e un tributo all’Arte e alla Cultura, celebrando non solo la competizione atletica ma anche l’umanità nella sua forma più creativa e unificata. L’arte, elemento essenziale delle cerimonie olimpiche, incarna valori universali come l’eccellenza, la perseveranza e la collaborazione, fungendo da ponte culturale tra i popoli. Le Olimpiadi di Parigi 2024 non solo onorano questa ricca eredità, ma segnano anche un passo avanti verso un futuro più sostenibile e inclusivo per lo sport mondiale, rinnovando il sogno di Pierre de Coubertin di unire il mondo attraverso lo sport.
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