Addio a Sebastiano Lo Monaco, grande interprete di Pirandello amato dal cinema

L'attore, regista, drammaturgo e produttore è morto a 65 anni: memorabili le sue interpretazioni di testi come Il berretto a sonagli, Così è (se vi pare), Sei personaggi in cerca d'autore. Sul grande schermo ha recitato tra gli altri con Pupi Avati, Liliana Cavani, Roberto Faenza

Di THR ROMA

E’ morto dopo una lunga malattia l’attore, regista e drammaturgo Sebastiano Lo Monaco, 65 anni, originario di Floridia (Siracusa). Lo Monaco è sempre stato legato ad Agrigento. E non soltanto per aver interpretato Così è (se vi pare), Il berretto a sonagli, Questa sera si recita a soggetto, Sei personaggi in cerca d’autore. Ma anche per essere stato – dal 2015 al 2020 – il direttore artistico del Teatro Pirandello.

Diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica e prima di diventare, nel 1989, capocomico e produttore dei suoi spettacoli, Lo Monaco ha lavorato in teatro con i grandi della scena, tra cui Salvo Randone, Enrico Maria Salerno, Adriana Asti e Giustino Durano. Con la propria compagnia ha poi prodotto spettacoli (sempre da protagonista) scritturando dive come Paola e Alida Valli e registi come Giuseppe Patroni Griffi, Roberto Guicciardini e Mauro Bolognini.

Tra i molti testi interpretati da Lo Monaco, figurano l’Enrico IV, Non si sa come e Questa sera si recita a soggetto dell’immenso Pirandello, ma anche il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller o l’Otello di William Shakespeare.

Nella sua intensa carriera, è stato spesso corteggiato anche dal cinema: tra gli altri Pupi Avati lo volle nella Festa di Laurea (1985), e poi è apparso anche ne I viceré di Roberto Faenza (2007) e in Dove siete? Io sono qui di Liliana Cavani (1993).

In televisione è stato tra gli interpreti di La piovra 9, Un prete tra noi, Sarò il tuo giudice, La romana e Joe Petrosino.  

“Sebastiano Lo Monaco è stato un attore di talento, capace di misurarsi con il cinema e la televisione ma che ha legato il suo nome al teatro in maniera indissolubile, anche nella come regista e produttore”, dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.

“I siracusani lo ricorderanno sempre per le numerose partecipazioni alle rappresentazioni classiche del Teatro Greco – aggiunge – ma il suo repertorio di personaggi era vasto e variegato, tutti caratterizzarti con un’impronta personalissima.La sua scomparsa è una perdita per il teatro italiano e un impoverimento per il panorama artistico di Siracusa. Alla famiglia il cordoglio personale, dell’amministrazione e della città”.