
Gli ultimi giorni dell’anno rappresentano il momento perfetto per guardarsi indietro, tracciare una riga e fare il bilancio su cosa abbia funzionato e su cosa, invece, necessiti di migliorie. Questo vale a maggior ragione per chi lavora in televisione: mentre le famiglie si riuniscono davanti allo schermo per guardare commedie, serie tv e cartoni animati tipici del periodo natalizio, gli addetti ai lavori hanno l’obbligo di interrogarsi su quali siano stati i successi e le delusioni dei dodici mesi appena trascorsi.
E allora, dati alla mano, vediamo quali sono stati i top e i flop della televisione italiana nel 2024.
TOP 5 – Programmi tv

Sanremo. Teatro dell’Ariston. Foto @RAI 1
Il quinto ed ultimo festival con la conduzione e la direzione artistica di Amadeus è stato senza dubbio il più grande successo dell’anno televisivo appena trascorso. L’edizione numero 74 della kermesse non solo ha registrato il record di ascolti nell’arco dei 12 mesi, ma ha stabilito un nuovo primato di share nella storia del festival, toccando il picco dell’85,3% nel momento in cui è stata letta la classifica finale durante la serata conclusiva. Per il resto, i soliti numeri sfavillanti a cui ci ha abituati Amadeus, che ha chiuso il quinquennio in Liguria prenotando un posto di diritto nella hall of fame della televisione italiana: media di oltre 14 milioni di spettatori e 65% di share (il dato più alto dal 1999), percentuali bulgare in tutte le fasce orarie delle cinque serate, con numeri da capogiro – oltre i 18 milioni di utenti sintonizzati – durante le incursioni dell’immancabile Fiorello. Bene anche i co-conduttori, con una menzione speciale per Lorella Cuccarini, che si conferma uno dei volti più amati dal pubblico italiano.
2. Affari tuoi

Affari tuoi. Foto @RAI 1
La fine del “regno” di Amadeus a Sanremo ha coinciso anche con l’interruzione del suo rapporto con la Rai, durato oltre 20 anni. E non c’è dubbio che la grande popolarità del conduttore ravennate (ma di famiglia palermitana) derivasse anche dall’estrema esposizione mediatica garantitagli dal servizio pubblico, con le conduzioni dei game show I soliti ignoti e Affari tuoi. Mentre il primo format ha “traslocato” sul Nove assieme al conduttore, c’era grande attesa per capire come se la sarebbe cavata Stefano De Martino alla guida del “gioco dei pacchi”. Ebbene, dopo un centinaio di puntate, possiamo dire senza alcun timore che il conduttore napoletano non ha deluso le aspettative. Anzi, il suo temperamento vulcanico e il modo di fare coinvolgente, a volte sfrenato, stanno entusiasmando il pubblico di Rai 1, che lo ripaga con indici di ascolto a dir poco clamorosi. Proprio a metà dicembre è arrivato il nuovo record stagionale con oltre 6 milioni di utenti incollati allo schermo nell’access time della rete ammiraglia (share del 28,2%). Numeri che, al momento, non lasciano scampo alla storica rivale di Canale 5, Striscia la notizia, in netta difficoltà a reggere il confronto. Chi aveva scommesso sul fallimento della carta Stefano De Martino, è rimasto seriamente deluso.

Che tempo che fa.
Passano gli altri, ma il contenitore di info intrattenimento condotto da Fabio Fazio si conferma un punto di riferimento infallibile nel panorama della televisione italiana. Se lo scorso anno doveva essere quello “di collaudo” sul canale Nove, in questa prima parte di stagione da settembre ad oggi Che tempo che fa ha collezionato indici di ascolto ancora più alti, piazzandosi costantemente sul podio dei programmi più visti nella domenica sera degli italiani. Non solo: se l’abitudine a cercare il format premendo il tasto 9 sembra essere stata sdoganata, l’affetto del pubblico per Fazio & co lo si evince anche dall’engagement sui social network, con le pagine del programma che vengono inondate di likes e views ogni volta che un grande ospite – e ce ne sono tanti ogni settimana – fa capolino sulla poltrona del padrone di casa. Parliamo di un prodotto che funziona da 22 stagioni consecutive. Eterno
4. Bella Ma’ – Generazioni a confronto

BellaMa’. Foto @RAI 2
A vincere la contesa degli ascolti pomeridiani nel 2024 è senza dubbio il programma Bella Ma’, in onda su Rai 2 dal lunedì al venerdì nella fascia oraria tra le 15:30 e le 17. Il format condotto da Pierluigi Diaco ha incassato una media stagionale di share del 6,6%, riportando la rete cadetta del servizio pubblico sul podio dei canali generalisti nel day time. Cultura, spettacolo e intrattenimento si alternano in un contenitore leggero ma con un ritmo incalzante, in cui dieci rappresentanti della Generazione Z (tra i 18 e 25 anni) sfidano altrettanti concorrenti cosiddetti Boomer, gli over-55, a suon di domande e contenuti creativi. Un successo su due fronti: non era facile rilanciare il pomeriggio di Rai 2, tantomeno utilizzando un copione – quello della sfida tra gruppi – che ha portato fortune alterne nella storia recente del piccolo schermo.

Ballando con le stelle. Foto @RAI 1
Ne abbiamo parlato ampiamente nel nostro approfondimento in occasione della serata finale, oltre che nella lunga intervista rilasciata da Milly Carlucci al nostro Editor-At-Large Alan Friedman. E non potrebbe essere altrimenti, visti gli indici di ascolto da record ottenuti da Ballando con le stelle in questa diciannovesima stagione, una delle più strabilianti dal punto di vista dell’apprezzamento del pubblico. Il format riesce ogni anno a reinventarsi e rinnovarsi, coinvolgendo concorrenti del mondo dello spettacolo, del giornalismo e dello sport, pur senza perdere gli elementi vincenti che ammiriamo fin dalla prima stagione (uno su tutti, la giuria capitanata da Carolyn Smith). Il 34% di share nella serata finale – con oltre 4 milioni di italiani sintonizzati su Rai 1 – rappresenta il coronamento dell’ennesima stagione di successo.
FLOP 5 – Programmi tv
Volendo fare un sondaggio tra gli spettatori nati a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta su quali siano i programmi che hanno segnato la loro infanzia e adolescenza, in molti risponderebbero il Mercante in fiera. Andato in onda per sole due stagioni nell’anno solare 2006 – la prima da gennaio a giugno, la seconda da settembre a novembre – il format condotto da Pino Insegno su Italia 1 aveva la capacità di tenere incollati allo schermo grandi e piccini: un gioco semplice e basato sulla fortuna, ma con una serie di ingredienti (la scaramanzia e la tradizione legate alle carte da gioco, i numerosi imprevisti e la presenza della “gatta nera” Ainett Stephens) che rendevano il programma accattivante e coinvolgente. Lo stesso mix vincente non si è ripetuto nella nuova versione di Rai 2, condotta sempre da Pino Insegno, che avrebbe dovuto intrattenere gli italiani anche nel 2024: invece, il format è stato chiuso dopo le prime 62 puntate, creando uno dei buchi più evidenti (e discussi) nel palinsesto della rete cadetta. Un 2024 da dimenticare, dunque, per un contenitore ormai superato e per un conduttore che ha bisogno di reinventarsi al più presto.
2. La Talpa

La Talpa . Foto @Mediaset
Dopo un’assenza di sedici anni dal piccolo schermo, il programma in cui un sabotatore ignoto si nasconde in un gruppo di Vip isolati dal mondo non è riuscito a ripetere il successo che aveva ottenuto nei lontani anni tra il 2004 e il 2008. Sarà la scarsa riconoscibilità dei concorrenti (sostanzialmente ignoti al grande pubblico, con le eccezioni della schermitrice Elisa Di Francesca e del pilota motociclistico Marco Melandri), sarà la sfortunata collocazione al martedì sera (quando gli italiani possono già dividersi tra i grandi talk show e le partite di calcio), sta di fatto che il programma condotto da Diletta Leotta su Italia 1 è stato chiuso con ben quattro puntate di anticipo (sulle otto conclusive), non riuscendo mai a risalire negli indici di share, nemmeno nella serata conclusiva.

L’altra Italia. Foto @Rai 2
Cinque giovedì sera consecutivi nel mese di ottobre, cinque flop totali per un giornalista seppur molto capace e apprezzato come Antonino Monteleone, volto noto di Mediaset per i tanti anni trascorsi a Le Iene, che nel 2024 ha accettato la conduzione del talk show L’altra Italia su Rai 2. Un progetto che si è rivelato un fiasco completo, con i dati sullo share che hanno raggiunto a malapena l’1% e una mole di spettatori ben al di sotto del milione di utenti. Se è vero che il giornalismo d’inchiesta rappresenta una strada molto complicata da perseguire, buona parte del fallimento è da intestare ai vertici di viale Mazzini, che hanno collocato L’altra Italia nello stesso giorno e nella stessa fascia oraria di due competitor quasi imbattibili come Piazzapulita (La7) e Dritto e Rovescio (Rete 4).

Famiglie d’Italia. Foto @La 7
L’approdo di Flavio Insinna a La7 non ha avuto l’effetto sperato, almeno fino ad ora. Nelle 68 puntate andate in onda da settembre ad oggi, il game show non è riuscito ad accalappiare l’attenzione degli spettatori, che continuano a preferire i format ormai collaudati di Rai 1 (L’eredità) e di Canale 5 (Caduta libera). Per il conduttore romano si tratta di un primo inciampo – non indifferente – alla corte di Urbano Cairo, dopo un decennio che lo aveva visto grande protagonista proprio nel preserale della rete ammiraglia. Famiglie d’Italia è stato comunque confermato anche per la prima parte del 2024, ma lo share (molto spesso sotto il 2%) dovrà crescere notevolmente per evitare una chiusura anticipata del programma.

Avanti popolo. Foto @RAI 3
La conduttrice ed ex ministra Nunzia De Girolamo chiude un 2024 controverso, in cui ha visto la conferma del successo di Ciao Maschio – contenitore di interviste in onda il sabato, in seconda serata, su Rai 1 – ma, al contempo, si è dovuto scontrare con il flop di Avanti popolo, il talk show del martedì sera di Rai 3 pensato per sopperire alla partenza di Bianca Berlinguer, approdata a Mediaset. Dopo una prima (comprensibile) fase di rodaggio nell’autunno del 2023, il format avrebbe dovuto “spiccare il volo” nella prima parte del nuovo anno. Invece così non è andata: Avanti popolo ha visto lo share crollare nelle tre puntate dello scorso gennaio (mai oltre il 2,87%, con un picco minimo dell’1,64%), andando incontro ad un’inevitabile chiusura anticipata. E oggi, con il 2025 alle porte, Rai 3 non ha ancora trovato il modo di occupare in modo virtuoso lo spazio che fu di Ballarò e Cartabianca.
La sorpresa del 2024 ⁃ This is me

This is me. Foto @Mediaset
Con una media di oltre 3 milioni di spettatori e quasi il 22% di share nell’arco delle tre puntate andate in onda tra il 20 novembre e il 4 dicembre, il programma condotto da Silvia Toffanin ha saputo sbancare la prima serata del mercoledì, mettendosi alle spalle programmi rodati come Chi l’ha visto (Rai 3) e Una giornata particolare (La7). Ennesimo format vincente ideato da Maria De Filippi, This is me ha saputo mixare lo spettacolo artistico – con il coinvolgimento delle star recenti e passate di Amici – con l’intrattenimento di ospiti di caratura nazionale e internazionale (uno tra tutti, l’amministratore delegato dell’azienda Piersilvio Berlusconi). Il tutto condito con quel pizzico di tensione emotiva che tanto piace al pubblico over-50 di Canale 5. Scelta azzeccatissima.
La conferma del 2024 ⁃ Belve

Belve. Foto @RAI 2
Con una tattica ormai collaudata di anticipare parte del contenuto delle interviste con i comunicati a mezzo stampa, anche quest’anno Francesca Fagnani ha monopolizzato l’attenzione mediatica con le sue interviste infuocate nel martedì sera di Rai 2. Tutto ha funzionato bene per Belve anche nel 2024: la scelta degli ospiti (a partire da Teo Mammuccari, fuggito dallo studio, di cui si è parlato per settimane), il numero di puntate mai troppo alto (cinque) e il periodo dell’anno (tra novembre e dicembre, con gli italiani radunati in casa davanti alla tv). Risultato? Spettatori mai sotto la quota di un milione – dato notevole, considerata la concorrenza spietata del martedì sera – e picco di share nella puntata finale (12,19%, con quasi 2 milioni di utenti sintonizzati). Per non parlare dei social network, dove gli estratti del programma hanno racimolato centinaia di migliaia di views. Applausi a scena aperta.
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