“Non più l’acqua del Sindaco, ma un sindaco per l’acqua”: Gualtieri ha annunciato il Water Forum del 2026

Il Comitato One Water Italia lancia l'Euromediterranean Water Forum, in programma a Roma nell'autunno del 2026.

La primavera romana ha accolto il convegno internazionale del Comitato Italiano One Water, in una affollata Aula dei Gruppi Parlamentari.

“ACQUA cura della risorsa e accesso universale”: questo il claim dell’evento, che ha visto la partecipazione di illustri personalità politiche e grandi esperti del settore. Ad aprire i lavori, un video emozionale che ha ricordato al pubblico l’importanza trasversale dell’acqua e il suo impatto sull’umanità. È tempo di passare all’azione concreta nell’ambito della blue economy, superando i discorsi spesso accademici. Un’incredibile anticipazione di questa urgenza era già nel film Siccità di Paolo Virzì, che offre uno spaccato di un futuro possibile che speriamo di evitare grazie a un’intensa cooperazione.

Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma, ha aperto il convegno ringraziando la Presidente del Comitato One Water Italia, la Dottoressa Maria Spenna ed ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Il Forum Euro Mediterraneo è una grande opportunità per lanciare una strategia, un patto per l’acqua che metta al centro politiche pubbliche e private integrate per valorizzare questa risorsa straordinaria. L’acqua è vita, è al centro di tutte le dimensioni della nostra esistenza, ed è essenziale un salto di qualità nelle politiche idriche. Roma è la città dell’acqua per definizione, e siamo orgogliosi di ospitare il primo Forum dell’acqua Euro Mediterraneo”.

Il Governatore del Lazio, Francesco Rocca, ha posto l’accento sull’inclusività nel fabbisogno idrico: “Questo forum offrirà una piattaforma per discutere temi cruciali come la gestione sostenibile delle risorse idriche, l’innovazione tecnologica, la cooperazione transfrontaliera e l’inclusione sociale nelle politiche idriche, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Mi preoccupa l’accesso all’acqua in termini generali, perché ho riscontrato grandi disuguaglianze nella mia regione, con costi differenti per i cittadini di diverse province. Questo è un tema di accessibilità e pari opportunità su cui le politiche degli ultimi decenni hanno fallito”. Rocca ha concluso il suo intervento citando Kofi Annan: “Kofi Annan, un grande visionario, affermava che nel XXI secolo l’acqua sarebbe stata uno dei maggiori fattori di conflitto e instabilità globale”.

La Presidente del Comitato One Water Italia, Maria Spenna, ha salutato l’ospite Anna Fendi, figura di spicco dell’industria della moda romana, e ha rivolto un saluto alla Presidente di Acea e alla Direttrice di Ispra, Maria Siclari. Spenna ha spiegato il suo impegno per la causa dell’acqua: “L’acqua è centrale nella sensibilità di tutti noi, come dimostrano le tragedie delle alluvioni, come quelle in Spagna e in Emilia Romagna, e il fenomeno estremo della siccità, che ha causato danni ingenti all’agricoltura nel sud del Paese”.

Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato come i grandi problemi ambientali e il cambiamento climatico non fossero contemplati nelle costituzioni del passato: “La nostra Costituzione non citava l’ambiente. Nel 2022 abbiamo affrontato la questione con gli articoli 9 e 41, il che significa che dobbiamo agire per affrontare il cambiamento climatico, il rischio della perdita di biodiversità e le conseguenze dell’innalzamento della temperatura del Mediterraneo”.

Gli interventi hanno offerto diverse prospettive sul tema dell’acqua, e Monsignor Fisichella ha invitato a riflettere sul suo ruolo anche come elemento di distruzione: “Noi non siamo i padroni dell’acqua, ma i custodi. L’acqua appartiene alla natura, e abbiamo il compito di rispettarla e proteggerla. L’acqua ha molti volti, e accanto alla sua bellezza, abbiamo visto la sua violenza e distruttività”.

L’opportunità per Roma e l’Italia di ospitare il primo convegno Euro-Mediterraneo sull’acqua darà il via a una serie di iniziative pratiche, con una rete di partner impegnati a divulgare informazioni e contribuire con esperienze concrete per sensibilizzare i cittadini. Il seme della Blue Economy è stato piantato per il 2026, in vista del World Water Forum di Riyad nel 2027 e di un convegno alle Nazioni Unite nel 2030, con l’obiettivo di ottenere risultati positivi e pieni di speranza.