Francesca Carrarini

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Se l’intelligenza artificiale combatte nell’arena: ossia il paradosso del Gladiatore moltiplicato per mille

A Malta molte comparse impegnate sul sequel del kolossal di Ridley Scott denunciano la "scannerizzazione" dei loro volti e delle loro figure senza spiegare in quale contesto verranno utilizzate le copie digitali. Ma ormai l'IA invade anche tutto il lavoro di pre-produzione di un’opera, finanche per indirizzare le major nella decisione di cosa produrre e in che modo. Quali saranno i limiti?

Dalla Corea del Sud con amore (e contro il patriarcato): viaggio nel K-Drama, l’ultima rivoluzione femminista

Commedie romantiche nelle quali le protagoniste sono donne appassionate alla propria carriera, che perseguono obiettivi di determinazione e resilienza e che mettono in discussione gli ideali di bellezza tradizionali: ebbene, in quattro anni l'audience delle serie prodotte a Seul è triplicata. E non è un caso che qui Barbie non abbia mai superato il terzo posto in classifica

Il paradosso temporale delle serie tv: nell’era della frammentazione si allungano sempre di più

Potrebbe apparire un controsenso nell'epoca della "tiktokizzazione" di ogni narrazione: il format della serialità aperta è preferita dalla Gen Z, con i personaggi che diventano amici più che idoli, con cui condividere esperienze e percorsi di vita. Gli adulti preferiscono le storie compatte e autoconclusive. E intanto le timeline si estendono all'infinito, e il numero delle produzioni si triplica. Ma all'orizzonte c'è un problema...

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