Kevin Spacey in lacrime: “Dopo sette anni di accuse ho perso la mia casa ma ho schivato la bancarotta. Spero di lavorare ancora”

In un'intervista con il giornalista Piers Morgan, l'attore ha parlato del pignoramento della sua abitazione di Baltimora e dei milioni di debiti per le cause legali. "Ho imparato dai miei errori, cerco di non giudicare ma di comprendere e spero di poter continuare a lavorare se c'è qualcuno disposto a lasciare tutto questo al passato"

Si può dire che Kevin Spacey sia al verde. Anzi a dirlo è proprio lui. La sua casa di Baltimora è stata pignorata, ha detto l’attore durante una lunga intervista con il giornalista Piers Morgan. Nel suo programma YouTube, Piers Morgan Uncensored, Spacey racconta tutta la sua vita. A volte in le lacrime, l’attore si confida sulla sua infanzia complicata (con un padre simpatizzante nazista), sul suo allontanamento da Hollywood, nonostante l’attore accusato abbia ottenuto numerosi verdetti di non colpevolezza con le accuse decadute nei tribunali del Regno Unito e degli Stati Uniti e sul nuovo documentario di Channel 4 che torna ad accusarlo.

Spacey ha anche rivelato di essere appunto in rovina a livello finanziario, dopo questi sette anni di accuse da parte di più uomini. Dal 2017, man mano che lo scandalo esplodeva, Spacey ha perso il suo accordo con Netflix e il ruolo principale nella sua serie di punta, House of Cards. Tutte le offerte di lavoro per lui, due volte vincitore dell’Oscar, sono scomparse e la maggior parte dei suoi amici e collaboratori lo hanno abbandonato. E con loro è sparita anche la sua reputazione.

“La mia casa di Baltimora è stata venduta. Devo mettere tutte le mie cose in un magazzino”, ha detto Spacey piangendo. “Quindi la risposta alla domanda ‘dove vivo’ è che non sono sicuro di dove andrò adesso”.

Kevin Spacey e Robin Wright

Ma perché la casa di Baltimora è stata pignorata? “Perché non posso sostenere le spese”, ha detto Kevin Spacey che finora è stato in grado di evitare la dichiarazione di fallimento. Tuttavia, quando Morgan gli ha chiesto quanto ha da parte, l’attore ha risposto “niente”. “Ho ancora molte spese legali”, ha detto, “devo ai miei avvocati molti milioni”.

All’inizio dell’intervista, Spacey ha parlato della sua co-protagonista di House of Cards, Robin Wright. Dopo il licenziamento di Spacey dalla serie, Wright è passata dal ruolo di co-protagonista, come first lady Claire Underwood, a quello di presidente, assumendo così il ruolo principale dello show dopo che il personaggio di Spacey viene ucciso. Spacey, nonostante l’attrice faccia parte delle persone che l’hanno lasciato solo non appena le accuse divennero pubbliche, non ha avuto nulla di negativo da dire sul suo collega, con cui anzi ha sempre detto di aver lavorato bene.

“Allontanarsi da me, credo, le ha permesso di non dover rispondere a molte domande. E lo capisco”, ha detto. Con l’attrice Spacey aveva lavorato anche nell’adattamento cinematografico del 1998 dell’opera teatrale Hurlyburly. “Sto cercando con tutte le mie forze di non giudicare e di cercare, invece, di comprendere”.

Il rapporto con il padre

Morgan e Spacey hanno anche approfondito l’infanzia difficile dell’attore. Spacey negli ultimi anni ha fatto un percorso che lo ha portato a capire di più su sua madre e sugli abusi subiti da suo padre.

In un tribunale di New York nel 2022, mentre affrontava le accuse di violenza sessuale da parte dell’attore Anthony Rapp nel 1986, quando quest’ultimo aveva 14 anni, disse alla corte che suo padre era “un suprematista bianco e un neonazista”. Disse che era “cresciuto in una dinamica familiare molto complicata” che ha portato sentimenti di vergogna per la sua sessualità. Rapp infatti aveva definito Spacey un impostore perché non era un gay dichiarato.

“Ho indagato sul viaggio che mio padre da medico aveva intrapreso durante la seconda guerra mondiale. E sfogliando i suoi album, i suoi diari, e vedendo quello di cui scriveva, che cosa ha provato quando è andato in Germania, ho capito il suo lento indottrinamento a causa di persone che gli è capitato di incontrare”. Spacey ha spiegato anche che secondo lui, attraverso queste idee, il padre “trovò una ragione per cui non riusciva ad avere successo come scrittore, il suo sogno. È una storia triste e lunga. Ma devo anche cercare di perdonare”.

Il documentario con nuove accuse

Nell’intervista, Spacey ha anche parlato del nuovo documentario Spacey Unmasked, presentato in anteprima nel Regno Unito a inizio maggio e uscito su Max una settimana dopo. Il film contiene dieci nuove accuse contro l’attore da parte di vari uomini. Spacey si è affrettato a sottolineare che non è chiaro se ci fosse del denaro dato loro per farsi avanti nel film.

“Non so perché Channel 4 non ha ancora detto al pubblico se pagano queste persone per raccontare queste storie”, ha detto Spacey. “Mio fratello è stato pagato più volte per raccontare storie false e folli”. Channel 4 non ha risposto alla richiesta di commento di The Hollywood Reporter.

L’attore nel documentario è accusato da un membro della squadra di sicurezza di House of Cards e da un ex marine che ha lavorato con Spacey in un film. Apparentemente uno degli uomini ha inviato una foto di nudo in posa strategica all’attore dopo che Spacey avrebbe fatto un tentativo indesiderato con lui. Il marine che lo accusò di averci provato mentre guardava Salvate il soldato Ryan nel 1998 inviò a Spacey una lettera in cui cercava lavoro su un film più di dieci anni dopo. Spacey, che ha detto di non aver mai visto il film di Steven Spielberg, e ha lasciato intendere che le corrispondenze dopo gli incidenti sono prova che gli uomini non fossero infastiditi.

Il riavvio della carriera

Kevin Spacey ha detto anche che negli ultimi anni, quando i suoi risparmi erano finiti, gli sono stati offerti alcuni ruoli in dei film. Ma le sue speranze di un riavvio di carriera sono svanite quando un dirigente si oppose a ogni progetto. Ora, tuttavia, ha tre film indipendenti in uscita nei prossimi mesi e spera di poter finalmente tornare alla sua vera passione.

“Quello che spero è di avere l’opportunità di continuare a raccontare storie. Perché è quello per cui sento di essere stato messo al mondo”, ha detto a Morgan. “E se ho la fortuna di avere collaboratori che sono fonte di ispirazione ed entusiasti di lavorare con me e mettono tutto questo nel passato e posso venire sul set di un film e assicurarmi che tutti si divertano, farò il miglior lavoro possibile. Io contribuisco a garantire che tutti siano trattati bene. E ho imparato dai miei errori”.