Champagne “per brindare a un successo”

Il film tv di Cinzia TH Torrini su Peppino di Capri, andato in onda ieri sera su Raiuno fa boom con il 25.11% di share e 4.240.000 di spettatori

È andato in onda ieri sera, in prima serata su Raiuno, Champagne. Il film tv che racconta infanzia, adolescenza e primi successi di Peppino di Capri. Dagli anni della occupazione americana a Capri fino agli anni del twist, dell’allegria collettiva, dei juke box. A dirigere il film, una grande firma della narrazione televisiva: Cinzia TH Torrini, la regista di Elisa di Rivombrosa e di Sei nell’anima, il biopic su Gianna Nannini. 

Quando, pochi giorni fa, a Sanremo abbiamo visto l’attore che interpreta Peppino di Capri da piccolo, Alessandro Gervasi, abbiamo avuto la sensazione di essere davanti a un fenomeno. Alessandro ha appena sei anni, e suona con la padronanza e la gioia di un piccolo Mozart. Anzi, di un piccolo Peppino di Capri. 

Cinzia TH Torrini, come avete scoperto questo fenomeno?

È stato un miracolo. A due settimane dall’inizio delle riprese ancora non avevamo trovato l’attore giusto. Avevamo cercato in tutte le scuole, in tutte le scuole di musica, dappertutto: niente! Poi ho visto, per caso, un video che era diventato virale su Facebook: un bambino che suonava un tango di Astor Piazzolla, ed era la prima volta che prendeva fra le mani una fisarmonica! Lo ho ascoltato, e mi sono detta: è lui, non ce ne sono altri, è lui. 

Da dove viene Alessandro?

Da un piccolo paesino in provincia di Trapani. I genitori non sono di quei genitori che vogliono a tutti i costi che il loro bambino emerga, che diventi famoso: tutt’altro. Sua madre ci tiene prima di tutto a una cosa: che suo figlio sia felice. Finché Alessandro vede tutto come un gioco, bene. Ma non vuole forzarlo, mai. 

Come è andato il provino?

Gli mettiamo davanti una tastiera, e lui suona, incurante di tutti noi, adulti, che lo guardiamo e lo scrutiamo. Per lui esiste solo il suo strumento. 

Poi c’è stata la performance a Sanremo, con ascolti altissimi. 

Avevo mandato a Carlo, che è un amico, fiorentino come me, una ripresa di Alessandro, fatta col telefonino: Giudica un po’ tu, Carlo, gli ho detto. Dopo poco mi ha chiamato. Alessandro, a Sanremo, avrebbe dovuto soltanto accennare qualche nota. Poi Carlo gli avrebbe dato un segnale, e lui avrebbe smesso. Ma quando Alessandro ha attaccato a suonare, Carlo è rimasto affascinato, e quel segnale non lo ha più dato. Lui, che è un vero orologio svizzero, ha sentito che la platea si emozionava con quel bambino, e lo ha lasciato suonare tutta la canzone, fino in fondo. Aveva avuto l’intuizione giusta. 

Prima delle riprese, lei gli ha regalato una pianola… Come mai?

Eravamo arrivati in un bellissimo hotel, fantastico, dove c’era tutto, ma non c’era un piano. Vedo Alessandro intristirsi. Non poteva provare prima del ciak, non poteva suonare. Dramma. Cerchiamo un negozio di articoli musicali: niente per chilometri e chilometri. Trovo solo un negozio di giocattoli. E allora mi dico: ma se avessero qui qualcosa? Gli compro una pianola giocattolo, con un mare di batterie, perché non finisca l’energia, glielo impacchetto bene bene e vedo Alessandro che si illumina. Per giorni ha suonato solo quella. E sul set è stato magnifico. 

Ad interpretare Peppino di Capri giovane è, poi, Francesco Del Gaudio. Con lui come ha lavorato?

Francesco è un grandissimo trombettista e un bravissimo pianista. Gli abbiamo chiesto di cantare, e lui è stato un camaleonte: ha assunto la voce, la dolcezza, lo swing di Peppino. Sono stata davvero fortunata con il casting di questo film. 

Ha anche incontrato Peppino, quello “vero”…

Come no! Sono stata nella sua villa a Capri, ho parlato a lungo con lui. Ho amato la sua modestia, la sua riservata gentilezza. Mi ha raccontato i suoi successi ma anche i suoi dolori, i momenti di crisi. Il momento in cui il pubblico, dopo il Sessantotto, ha preferito le canzoni impegnate, sociali, alle melodie sentimentali che lo caratterizzavano. Di colpo lui si è trovato ai margini della scena. Mi ha detto: Me ne sono stato, in silenzio, a guardare il mare come un cretino, per tre giorni di fila. Poi ho preso coraggio, e sono partito per il Brasile. In Brasile, Peppino ha suonato davanti a un milione di persone, a Rio de Janeiro. Non si è mai arreso, e ha avuto ragione. È un supereroe gentile, uno che non si atteggia, uno che ha sempre mantenuto una modestia immensa. 

Champagne è andato in onda lunedì 24 marzo, in proiezione unica, su Raiuno e sarà disponibile su Raiplay.  Non si tratta di una miniserie, ma di un vero e proprio film televisivo.