Momenti, di Antonio Monda: il non detto terrificante in M – Il mostro di Düsseldorf

Il film del 1931 di Fritz Lang è un racconto umano complesso su una figura ambigua che suscita reazioni contrastanti. Sono molte le scene memorabili, a partire dal riflesso nello specchio dell'assassino interpretato da Peter Lorre

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Un’altra storia, di Antonio Monda: il no di Anna Magnani che proiettò Sophia Loren verso l’Oscar

Il produttore Edoardo Ponti avrebbe voluto le due dive insieme nel ruolo di madre e figlia, ma il rifiuto della grande attrice romana portò a dei cambiamenti sostanziali ne La ciociara

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E.T. – L’extraterrestre, i primi minuti da manuale: l’incanto e la paura senza bisogno di parole

I primi sette minuti del film di Spielberg, con il piccolo alieno che cammina solo nella foresta, sono un esempio di magistero registico. Tra le tante immagini indimenticabili, la più iconica: i bambini che volano sulle biciclette davanti alla luna

Momenti di Antonio Monda: le lacrime del Principe di Salina e l’alba di una nuova era ne Il Gattopardo

Burt Lancaster che piange, in un bagno, è la scena decadente, ferocemente ironica e grandiosa che si fa metafora di un'epoca che tramonta e del sorgere di tempi nuovi, moderni e non necessariamente migliori

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Momenti di Antonio Monda: la grande storia di Magnolia (e di quelle rane che piovono)

Il capolavoro di Paul Thomas Anderson è un insieme di suggestioni, emozioni e provocazioni impossibili da dimenticare. Una di quelle opere che cambiano il modo di vedere il mondo

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Il cacciatore, tutto il dolore del Vietnam in quella stanza di motel

Il capolavoro assoluto di Michael Cimino. Il contrasto tra le scene di vita quotidiana dei protagonisti e le immagini dalla guerra hanno fatto la storia del cinema. Ma è nella semplicissima scena di De Niro da solo nella camera disadorna che si racchiude il senso del film

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Gli abissi del Toro scatenato e quella danza leggera di Jake LaMotta

Quei pugni al rallentatore al suono della Cavalleria Rusticana, Jake La Motta in accappatoio che sembra danzare. Eroe sul ring: ma la vita fuori, quella è un'altra cosa. Sono i meravigliosi titoli di testa del capolavoro di Martin Scorsese

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La fioraia e il vagabondo, la scena più struggente della storia del cinema

Quel sorriso finale, la fioraia ed il vagabondo, la scoperta di una verità sconvolgente: è la scena finale di Luci della città, immenso capolavori di Charlie Chaplin. Una pellicola "contromano", la vittoria disperata dell'ultimo film muto sull'avvento del sonoro

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Arrivederci ragazzi, un saluto contro l’abisso

Il finale del capolavoro di Louis Malle del 1987: l'addio appena accennato ai ragazzi ebrei trascinati via dai nazisti, la delicatezza di un gesto a fronte dell'orrore della Shoah

Quella camminata epica dei quattro del Mucchio Selvaggio

Se vi chiedete quale film ha "inventato" la camminata degli antieroi, l'avete trovato. E il merito è di uno dei registi simbolo della New Hollywood, quel gran genio di Sam Peckinpah

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La dolce vita, il sorriso della ragazza e la perdita dell’innocenza

Quella sequenza iniziale con il volo della statua di Cristo sui tetti di Roma, il bagno nella Fontana di Trevi, il sorriso della ragazzina piena di grazia sulla spiaggia nel finale, le occhiaie beffarde di Mastroianni: pochi film sono entrati vorticosamente nell'immaginario collettivo come La dolce vita. Ecco perché.

Pulp Fiction e la scena immortale del twist

Il ballo fra John Travolta e Uma Thurman sulle note di You Never Can Tell di Chuck Berry è una delle sequenze più amate del classico di Tarantino, Palma d'oro nel 1994 e Oscar alla sceneggiatura nel 1995

Salvate il soldato Ryan e quei pesci morti a Omaha Beach

Il poeta Federico García Lorca, in uno dei suoi versi più famosi, diceva: también se muere el mar. È questo che lo accomuna al war movie di Steven Spielberg, durante la folgorante sequenza d'apertura sulle spiagge della Normandia

Il sorriso (e l’orologio a cucù) di Orson Welles nel Terzo Uomo

La Vienna in macerie del primo dopoguerra, il sorriso di Harry Lime che emerge dal buio, la celeberrima battuta sul Rinascimento e l'orologio a cucù degli svizzeri: le scene-simbolo del Terzo Uomo raccontate da Antonio Monda