La sensazione è che i tre film italiani in concorso siano stati accompagnati da atteggiamenti che hanno oscillato tra la tifoseria e il “wishful thinking”.
Quello diretto da Michael Curtiz nel 1942 è probabilmente il più iconico di tutti i film. Memorabile, come pochi altri. Ma sarebbe bastato poco per incrinarne gli equilibri: per esempio, lo sapevate che la prima scelta per la parte che poi fu di Bogart era il futuro presidente Usa?
Il poeta Federico García Lorca, in uno dei suoi versi più famosi, diceva: también se muere el mar. È questo che lo accomuna al war movie di Steven Spielberg, durante la folgorante sequenza d'apertura sulle spiagge della Normandia
Il regista americano è al lavoro per il montaggio di The Wonderful story of Henry Sugar, tratto da Roald Dahl: nel cast Ralph Fiennes e Benedict Cumberbatch. E' la prima volta che l'autore di Grand Budapest Hotel lavora per Netflix
La grande attrice ci racconta il suo lavoro sul set de La Chimera, che approda a Cannes il 26 maggio: "Alice si muove nel solco dei grandi registi italiani, tra neorealismo e Fellini, ma riesce a mantenere una dimensione totalmente sua, molto spirituale". L'intervista esclusiva di THR Roma
Sessant'anni fa usciva il capolavoro di Luchino Visconti tratto dal celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (che ora diventa per Netflix una serie). Ma pochi sanno che Burt Lancaster il cineasta non lo voleva
Mentre a Cannes si attende il suo attesissimo Asteroid City, sui social dilagano filmati di persone che organizzano feste e appuntamenti della propria vita replicando l'estetica dei film del regista-culto di Grand Budapest Hotel. Forse anche perché la sua estenuata ricerca di ordine è condotta con la serietà assoluta con cui giocano i bambini
La Vienna in macerie del primo dopoguerra, il sorriso di Harry Lime che emerge dal buio, la celeberrima battuta sul Rinascimento e l'orologio a cucù degli svizzeri: le scene-simbolo del Terzo Uomo raccontate da Antonio Monda
Dalla Croisette al Lido: il lavoro parallelo dei rispettivi direttori Fremaux e Barbera, la politica degli autori (quest'anno, tra gli altri, Loach, Anderson, Rohrwacher). La principale differenza? Il peso del mercato
Antonio Monda traccia per THR Roma il ritratto della protagonista femminile di Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, il 20 maggio a Cannes
Dopo aver vinto l’Olivier Award a Londra, l'inglese Jodie Comer, 30 anni, debutta con successo a Broadway con Prima Facie, opera teatrale della drammaturga australiana Suzie Miller
Può l'IA diventare un artista? È la domanda cui ha cercato di rispondere il regista di Moneyball, che presenta immagini generate con il software DALL-E
Decine di titoli all'anno, gli studios che aumentano i budget, l'affermazione di nuovi autori: cosa rende il cinema horror così redditizio, longevo e amato ai quattro angoli del globo? La risposta non è solo economica