Il film del 1931 di Fritz Lang è un racconto umano complesso su una figura ambigua che suscita reazioni contrastanti. Sono molte le scene memorabili, a partire dal riflesso nello specchio dell'assassino interpretato da Peter Lorre
Dalla primissima scena del "latte più" fino alla punizione dei drughi, dallo stupro sulle note di Singin' in the Rain alla cura Ludovico: il film del 1971 è un trionfo di sentimenti contrastanti, tra repulsione e pietà
Rifiutato dalla Mostra del cinema di Venezia e poi vincitore dell'Orso d'argento a Berlino nel 1962, il film di Francesco Rosi è ancora oggi un racconto esemplare dei legami tra politica e mafia. E per questo anche oggetto di censura
Un regista immenso e condannato negli ultimi anni alla solitudine, la bancarotta ingiusta dei Cancelli del cielo, i rapporti con Francis Ford Coppola, un incontro a New York nel segno di Pasolini. E il suo capolavoro più grande: che è si un film sul Vietnam (vedi alla voce roulette russa), ma soprattutto un'epopea sull'amicizia, sulla riconciliazione di un paese dopo la tragedia
Per gli Mgm Studios di Louis B. Mayer la relazione dell'attrice con Charlie Chaplin bastò a farle perdere la parte. Prima di arrivare a Vivien Leigh, per il ruolo nel film di Victor Fleming vennero considerate oltre 1400 attrici, tra cui Katharine Hepburn e Bette Davis
Certo, dal punto di vista morale un boss mafioso violento come don Vito Corleone è agli antipodi rispetto a un raffinato aristocratico quale il principe di Salina. Eppure tra i due personaggi esistono numerose analogie: a cominciare dal fatto che sono due siciliani che si avviano al tramonto dell’esistenza. Un viaggio al crocevia tra il capolavoro di Coppola e quello di Visconti
L'attore era l'unico interessato al ruolo di Jack nel film di James Cameron, ritenuto troppo cupo e luttuoso. E a turno diverse star rifiutarono l'offerta fino alla fortunata alchimia sullo schermo tra Leonardo DiCaprio e Kate Winslet
David O. Selznick, produttore di È nata una stella e Via col vento, cercò di convincere Vittorio De Sica a scegliere come protagonista una star: aveva in mente Cary Grant. Lui, in tutta risposta, prese l'attore non professionista Lamberto Maggiorani
Diretta dall’esordiente Cord Jefferson e tratta da un romanzo di Percival Everett, la commedia è un caso negli Stati Uniti: riesce a incrinare con il sorriso le forzature sempre più grottesche concepite per tutelare le diversità, dove le semplificazioni e i cliché s'impongono su ogni complessità. Non ci sarebbe da stupirsi se il film sarà illuminato dall'Academy. Su Prime Video
Il film di Billy Wilder con Gloria Swanson, nel 1950, già criticava uno star system capriccioso e sull'orlo del declino. Con un nuovo linguaggio, ha riscritto la storia del genere noir
L'attore, già all'apice della sua carriera dopo le nomination agli Oscar, aveva acquistato per primo i diritti del romanzo di Ken Kasey per portarlo sullo schermo, da produttore e protagonista
Federico Fellini cercò a lungo il protagonista del suo racconto veneziano: prima di arrivare allo sguardo glaciale di Donald Sutherland pensò a diversi attori, compresi Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e Al Pacino
Francis Ford Coppola ha rischiato di perdere il suo protagonista ne Il padrino a causa del parere contrario della produzione, la Paramount, al casting. Ma sono bastate delle garze nelle guance e un filo di voce per cambiare idea
Un film eversivo, che il regista appena ventiseienne realizzò con spirito autobiografico, al punto da pensare, ancor prima di arrivare al cast finale, di interpretarlo in prima persona o affidarlo a una coppia insolita dello spettacolo (vedi alla voce Carrà)
L'attore di Hook - Capitano Uncino ha regalato tanti ruoli memorabili, ma nessuno supera quello del giovane fresco di college Ben Braddock, nel film di Mike Nichols. Un casting diverso rispetto alla descrizione di Charles Webb
Sarebbe lo stesso film senza le sue due iconiche protagoniste? È una domanda che non avrà mai risposta, ma la coppia sullo schermo è stata solo la terza scelta, fra grandi star, tra cui Meryl Streep e Goldie Hawn
Dopo aver contribuito a dare il via alla commedia all'italiana con I soliti ignoti nel 1958 di Mario Monicelli, nel 1962 il mattatore romano si trovò ad affrontare il ruolo di una vita, pensato però per qualcun altro
I ricordi di chi l'ha conosciuta, di chi ne è stato sodale, collaboratore, amico. Ritratto di una donna che ha rivoluzionato il cinema italiano, la sua classe sociale e un modo di concepire la donna. "Mancherà molto alla nostra cultura una fuoriclasse come lei. Si definiva, contro ogni etichetta, una donna che ama la libertà"
Qual è il segreto del capolavoro di Jonathan Demme? Tra le altre cose, l'alchimia tra i due interpreti protagonisti, che vinceranno entrambi l'Oscar. Eppure la prima scelta non erano loro, ma due divi allora sulla cresta dell'onda
Luchino Visconti era convinto di aver trovato la sua star, al punto da pensare il film in sua funzione. Accanto a lui avrebbe voluto Ingrid Bergman nel ruolo reso poi immortale da Alida Valli