Cortinametraggio, 20° edizione: i corti al cinema (e a teatro)

Parla Maddalena Mayneri che ha ideato e guidato la manifestazione, a Cortina d’Ampezzo dal 2010, per due decenni

La ventesima edizione del Cortinametraggio sta per avere inizio. Il festival di cortometraggi si terrà dal 17 al 23 marzo a Cortina d’Ampezzo. The Hollywood Reporter ha avuto il piacere di dialogare con la fondatrice e presidente del festival, Maddalena Mayneri, che ci ha raccontato come è nata questa rassegna. 

“È nata nel 1997, insieme ad Andrea Gris, un ragazzo cortinese. Eravamo entrambi innamorati dei cortometraggi e abbiamo deciso che bisognava far capire al pubblico che cosa fosse questa nuova arte cinematografica, che allora era poco conosciuta.” 

Trasferitasi a Trieste dal 2000 al 2010, la Mayneri ha continuato a dedicarsi a questa piccola grande arte con il festival Maremetraggio. 

Dal 2010, però, è tornata in pista, sulla neve, a dirigere Cortinametraggio. “È un festival dei giovani. Sono loro i protagonisti. La parola d’ordine è: Futuro.”

E in effetti, nel programma, che porta insieme 21 corti selezionati dai 405 visionati, le nuove generazioni hanno lo spazio che meritano.

Quest’anno vedrà anche in contrapposizione due opere prime: l’esordio alla regia di due attori, Francesco Gheghi e Maurizio Lombardi. 

Grazie anche a Cortinametraggio, cinque corti, tutti titoli selezionati in varie edizioni, arriveranno nelle sale cinematografiche della Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai). Si tratta di un progetto Fice e Rai Cinema e uno di questi cinque corti è prodotto da Mayneri: Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi, con la regia di Cosimo Alemà. 

 

Ma il mondo dei corti arriva anche sul palco, a teatro. 

Il corto vincitore della diciannovesima edizione, L’acquario, di Gianluca Zonta, è diventato una pièce teatrale. “Saranno presenti qui il direttore organizzativo Stefano Curti (che è in giuria) e il presidente del Politeama Rossetti di Trieste, Francesco Granbassi, che hanno creduto in questa mia idea che ho portato avanti per mesi: verrà realizzata questa produzione teatrale. Credo che entrerò anche io nella coproduzione perché ci credo moltissimo. Sarà una pièce piccola, con Barbara Venturato (interprete protagonista del corto nonché madrina di questa edizione del festival). Debutterà a Trieste e il primo premio di Cortinametraggio verrà consegnato la serata d’inaugurazione del festival, al regista Gianluca Zonta, prima di una messa in scena di cinque minuti della pièce.”

La prima giornata del festival sarà dedicata ai registi e alle giurie. La Giuria Ufficiale vedrà Paolo Genovese, Pippo Mezzapesa, Leonardo Maltese e il regista Aldo Iuliano, vincitore del premio Miglior Regia nella scorsa edizione con il corto Dive. 

La Giuria Young, formata da tre attori under 30: Sara Ciocca (Il ragazzo dai pantaloni rosa), Ludovico Tersigni (Summertime, Skam Italia) e Eleonora Gaggero (Sul più bello). 

La Giuria della Stampa, formata da Steve Della Casa, comprende Alessandra Magliaro, Alessia de Antoniis, Cristiana Allievi e Martina Barone. 

Per quanto riguarda la valutazione degli aspetti più tecnici delle opere, ci sarà la Giuria dei Mestieri del cinema, con Nicoletta Ercole, Mario Cordova e Stefano Curti. 

Un posto speciale è riservato alla commedia: la Giuria Commedia vedrà Andrea Roncato, Michela Giraud, Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana. 

Per finire, la Giuria del Pubblico, capitanata dall’attore Luca Capuano. Per Mayneri, quest’ultima è la più importante: “Mi metto sempre dalla parte di chi sta in sala. Mi identifico più con il pubblico che con i professionisti del settore. La gente vuole vedere storie vere, vuole provare emozioni, vuole il finale a sorpresa. In passato mi sono sempre trovata in linea con il premio del pubblico.” 

Quest’anno il paese ospite è il Portogallo. “Non è un paese con molta cinematografia, quindi essere riusciti a portare a casa venticinque corti da cui poi ne abbiamo selezionati quattro è stata una bella soddisfazione. Due di questi quattro sono d’animazione. Come in Italia, dai lavori che abbiamo visto, le tematiche sono quelle di guerra e di violenza. L’anno prossimo toccherà invece alla Romania, perché ho visto delle opere romene molto belle e ho deciso di dare spazio a questa cinematografia.” 

Quattro registi portoghesi, André Carrilho, Diogo Linhares, Edgar Medina e Vicente Nirō saranno presenti alla rassegna.