
[Questo articolo contiene spoiler sulla prima stagione di The Bondsman.]
Per Hub Halloran, il personaggio di Kevin Bacon nella nuova serie horror The Bondsman di Prime Video, la vita tranquilla nella cittadina di Grantville, in Georgia, si riduce a poche semplici esigenze.
I desideri di Hub possono essere riassunti in quattro punti: proteggere sua madre Kitty (Beth Grant), una devota frequentatrice della chiesa; riconciliarsi con la sua ex moglie Maryanne (Jennifer Nettles), di cui è ancora innamorato; conquistare il rispetto del figlio adolescente Cade (Maxwell Jenkins); e custodire per sempre un oscuro segreto – un atto malvagio, anche se tragicamente accidentale, che l’ex cacciatore di taglie spera di tenere nascosto fino alla fine dei suoi giorni.
Ma già nella scena d’apertura di questo horror satirico scopriamo che c’è una forza ultraterrena che osserva i mortali nei loro momenti più disastrosi – non per offrir loro redenzione, ma per infliggere una punizione, magari posticipata, ma inesorabile.
Ed è proprio quello che capita a Hub: mentre cerca di arrestare due criminali evasi su cauzione, viene colto di sorpresa, ferito con una fucilata (grazie al giubbotto antiproiettile si salva), ma poi sgozzato con un coltello.
Fine dei giochi per il buon vecchio Hub. O forse no?
Dopo essere stato un cadavere chiuso dentro la parete scassata di un motel di terz’ordine per un giorno intero, scopriamo chi è l’entità che lo ha tenuto d’occhio: niente meno che il diavolo in persona. Satana gli ridà la vita – ma non per generosità.
Ha un lavoro per lui: deve rintracciare e rimandare all’inferno i demoni evasi (in pratica, detenuti scappati di prigione), per condannarli a un’eternità di tormento. Cosa ottiene Hub in cambio? Nulla di speciale. Potrà semplicemente vivere fino al termine naturale della sua vita, per poi consegnare la sua anima all’inferno come punizione per le sue colpe terrene. Se rifiuta, torna subito giù.
“Quando ho letto il copione e lo raccontavo in giro dicevo: ‘È la storia di un tizio morto che torna in vita e scopre che finirà all’inferno. E ora è diventato un cacciatore di demoni al servizio del diavolo’ “, racconta Kevin Bacon a The Hollywood Reporter. “Le persone mi guardavano tipo: “Ma che stai dicendo?” (ride).
Quello che ha davvero conquistato l’attore è stata “l’assurdità totale del concept”, unita però a una narrazione incentrata su una famiglia che cerca disperatamente di rimanere unita.
“È la storia di un uomo che ha fatto un sacco di errori e sta cercando di redimersi”, spiega Bacon. “Alcuni sono errori dettati dall’ego o dall’ostinazione. Altri sono cose gravi, con del vero sangue sulle mani. I suoi demoni non sono solo in cielo o sulle pareti: se li porta dentro”.
“E nonostante tutto questo, c’è un certo umorismo nella storia. E questa cosa, secondo me, la rende ancora più divertente”.
Erik Oleson, showrunner e produttore esecutivo di The Bondsman, racconta a THR che la serie non è l’ennesima rilettura del tema “horror + demoni + diavolo”, ma un vero e proprio mash-up.

Kevin Bacon in “The Bondsman”. Foto @Prime Video
Parlando della serie, Oleson ammette: “Ci sono un sacco di serie dove si dà la caccia ai demoni; è praticamente un genere a parte, no? Ma quello che rende il nostro show unico, originale e divertente è proprio l’unione di più anime: horror e dramma familiare, noir, storia di musica country e – ovviamente – Kevin Bacon che fa a pezzi demoni con una motosega. Tutto questo mix crea qualcosa di inaspettato. Non sai mai se scoppierai a ridere, se urlerai dalla paura o se guarderai chi è sul divano con te dicendo: ‘Che cazzo ho appena visto? È stato fantastico!’”
Anche per chi di solito evita l’horror per motivi religiosi o spirituali, The Bondsman potrebbe riservare qualche sorpresa. Bacon assicura che il pubblico non dovrà chiedersi dove sia Dio (anche se è il diavolo, non il Creatore, a muovere i fili di Hub).
“Hub dice con un mezzo sorriso: ‘Non sono il tipo da messa la domenica’”, spiega Bacon. “Non credo che Hub sia agnostico o anticlericale – continua – Penso che semplicemente non voglia pensarci. Non vuole andare in chiesa. Vuole starsene a casa a bere birra e guardare la TV”.
Eppure, in una scena dell’episodio sette, Pirali, quando tutto sembra perduto per Hub e la sua famiglia, e il mondo intero rischia l’estinzione, arriva un momento toccante: Hub, Kitty, Maryanne e Cade si abbracciano — forse per l’ultima volta — e poi imbracciano gli strumenti per suonare una struggente versione dell’inno spirituale Will the Circle Be Unbroken. Forse Hub, dopotutto, cerca davvero la redenzione nel mezzo di questa tempesta?
“Bellissimo. Hai toccato un punto interessante. Sei l’unica persona che mi ha fatto notare questo dettaglio. Nel corso della serie, Hub comincia a mettere in discussione i suoi dubbi sull’esistenza di Dio. Ed è un arco narrativo davvero interessante per il personaggio. Perché, dai, se esiste il diavolo, deve esistere anche Dio. Altrimenti non ha senso. E quindi quando arriva a quel punto, Hub comincia a mettere in discussione la sua totale chiusura verso il mondo spirituale. Si rende conto che ha bisogno di redenzione, di un perdono”.

Bacon con Jennifer Nettles in “The Bondsman”. Foto @Prime Video
La musica è sempre stato l’unico terreno comune di quella famiglia, racconta Bacon, che immagina anche un background specifico.
Bacon, che è musicista e suona con il fratello Michael nei The Bacon Brothers dal 1995, ha proposto lui stesso la canzone per quella scena, che interpreta insieme a Jennifer Nettles, voce dei Sugarland.
“È una cover molto popolare, rifatta da tantissimi artisti in generi diversi. Jennifer le ha dato un tocco più scuro, quasi in tonalità minore – dice – È un momento molto potente, perché la serie è piena di follia, e poi a un certo punto tutto si ferma. Si guardano e cominciano a suonare. È un momento importante”.
Oleson rivela che uno degli elementi più interessanti di The Bondsman è proprio la colonna sonora originale, scritta da Bacon e Nettles. I due hanno pubblicato un EP con otto brani, per lo più inediti country.
Anche per Bacon, la musica è stata una delle sorprese più piacevoli del progetto. Ma per un attore che ha fatto tanto horror nella sua carriera, ci voleva qualcosa di davvero speciale per convincerlo a salire a bordo. E quel qualcosa è stato Hub.
“Non mi interessa il personaggio che è solo un eroe, tutto d’un pezzo. Perché farlo? Non ho quei muscoli, non sono quel tipo di attore. Non sono quello che entra in un bar e mette tutti ko”.
“A me interessa interpretare qualcuno che sia complicato, imperfetto, con lati oscuri e fragilità – dice – Se deve essere un eroe, che lo sia, ma che sia un eroe tormentato”.
The Bondsman è ora disponibile in streaming in otto episodi su Prime Video.
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