Peter Five Eight: Kevin Spacey torna con un ruolo da protagonista. Il regista: “Avremmo sbagliato a non prenderlo”

L'attore americano di nuovo sullo schermo, per la prima volta con un ruolo principale dopo il processo nel Regno Unito. Michael Zaiko Hall lo difende: "Non è un altro Harvey Weinstein, ma rispetto chi non è d'accordo con la mia visione"

Michael Zaiko Hall sapeva che la scelta di Kevin Spacey come protagonista nel suo thriller Peter Five Eight avrebbe fatto discutere. Ma il regista non ha problemi a difendere la sua decisione, soprattutto ora che il film è pronto ad uscire su diverse piattaforme streaming. Secondo lui, Spacey, due volte premio Oscar, è un attore di “raro talento”.

Per l’interprete questo è il primo ruolo da protagonista da quando è stato assolto da nove accuse di violenza sessuale durante un processo a Londra nel 2023. A maggio 2024 invece è andato in onda Spacey Unmasked, un documentario di Channel 4. Al suo interno le testimonianze di altri dieci uomini che lo accusano di nuovi reati. Spacey, secondo questi ultimi, mentre era direttore del teatro Old Vic di Londra, avrebbe molestato un lavoratore. Un altro accadimento riguarda invece le molestie a un aspirante attore mentre i due guardavano Salvate il soldato Ryan in un cinema. Spacey ha negato entrambi gli episodi e in un’intervista con il giornalista Dan Wootton ha detto che, sebbene il suo comportamento può essere stato “imbarazzante”, non è illegale.

Spacey è stato prosciolto anche dalle accuse presentate dall’attore Anthony Rapp dalla giuria del tribunale federale di New York.

Kevin Spacey in Peter Five Eight

Spacey sa che il perdono non si trova a Hollywood, ma spera che il thriller di Hall susciti un cambiamento nei suoi confronti.

In Peter Five Eight, un’agente immobiliare alcolizzata ma affascinante (l’attrice Jet Jandreau) diventa sempre più paranoica quando un uomo (Spacey) inizia a seguirla. Si trasferisce nella casa di fronte alla sua e lavora, per volere di un oscuro capo, per rivelare un segreto a lungo custodito.

Il film è stato prodotto in modo indipendente da Ascent Films, Mad Honey Productions, LTD Films e Forever Safe Productions. È disponibile per l’acquisto su richiesta negli Stati Uniti, ma la sua uscita nel Regno Unito deve ancora essere fissata.

Jet Jandreau, Kevin Spacey, Rebecca De Mornay e Michael Zaiko Hall sul set di Peter Five Eight – Ascent film

Il regista, che ha iniziato la sua carriera negli effetti visivi prima di mettersi dietro la macchina da presa (Peter Five Eight è il suo quarto lungometraggio da regista, ndr) ha incontrato The Hollywood Reporter per discutere quella che definisce una decisione di casting “controversa”.

Il regista: “Una scelta controversa”

“La sceneggiatura è stata scritta prima del coinvolgimento di Kevin”, dice Hall. “In realtà avevo in mente un altro attore ma man mano che la sceneggiatura prendeva forma tra i produttori iniziammo a chiederci chi sarebbe stato il miglior Peter in assoluto. E rapidamente abbiamo tirato fuori il nome di Kevin Spacey”.

L’intera troupe era d’accordo sul fatto che nessuno avrebbe potuto interpretare il personaggio principale meglio di lui, spiega Hall.

“Con una comicità malevola e questa qualità lirica, abbiamo deciso di rivolgerci al management di Kevin con la sceneggiatura in mano e di offrirgli il ruolo”, continua Hall. “Naturalmente, sappiamo che è una scelta controversa. Eravamo molto consapevoli di ciò che ci aspettava, ma sapevamo che sarebbe stato nell’interesse del film. Il film sarebbe molto più avvincente con Kevin nei panni di Peter”.

La produzione di Peter Five Eight è iniziata alla fine del 2021. A maggio 2022, la procura del Regno Unito aveva accusato Spacey ed era in attesa di processo. L’uscita del film di Hall è stata infatti ritardata fino alla fine del processo, il cui esito, secondo lui, ha aumentato la consapevolezza che la sua decisione era quella giusta.

“Kevin Spacey è un talento raro”, afferma. “Di otto miliardi di persone sulla terra, quante possono fare quello che fa lui? Sono generoso a dire cento. Porta qualcosa di potente sullo schermo e purtroppo la cancel culture ha degli sfortunati effetti collaterali”.

“Kevin Spacey non è Harvey Weinstein”

Hall spiega che dopo le conversazioni con il management di Spacey, ora crede che le accuse contro Spacey siano state “ingigantite”.

“Quando sono state presentate le prove, condivise con noi dopo, si diceva che erano sproporzionate rispetto al caso”, spiega il regista. “Abbiamo a che fare con un talento raro che appartiene al grande schermo. È un vero danno per la cultura privarci di Kevin Spacey”.

“Sostengo il movimento #MeToo nei casi in cui vengono condannati veri mostri”, afferma Hall. “Penso però che bisogna valutare ogni caso. Dopo aver parlato a lungo con Kevin e il suo management, alla fine io credo che lui è un uomo per bene. E sento anche che tale opinione è stata corroborata”.

Hall afferma che le accuse di cattiva condotta di Spacey non raggiungono il livello di alcune delle figure più famose dell’era #MeToo. “Non penso che Kevin sia un Harvey Weinstein o un Bill Cosby. Oserei dire che non penso nemmeno che Kevin sia un Armie Hammer. Ho letto i testi di Hammer e, da studente dilettante di psicologia, penso che quell’uomo sia uno psicopatico. Penso che ci sia del sadismo e della crudeltà in quel caso. Con Kevin, invece, non c’è niente di tutto ciò. Lui è un uomo dolce. Questa è la mia valutazione”.

“Rispetto chi non è d’accordo”

A conferma di questo lato dell’attore, Hall racconta di quando sul set ha organizzato una festa di compleanno per la sua nipotina regalandole una sedia da regista con sopra il suo nome.

“Ho visto Kevin come un uomo dolce e un nonno”, racconta Hall. “Capisco che ci siano coloro che non sono d’accordo con la mia visione e lo rispetto. Ma credo che ognuno deve ragionare da solo. Io ho deciso che mi sentivo a mio agio a lavorare con lui e sono felice di averlo fatto”.

Hall spera inoltre che Spacey trovi nuove collaborazioni per continuare la sua carriera dopo Peter Five Eight. “Credo che abbia già dei progetti in cantiere”.