Kevin Spacey torna Frank Underwood. Parla delle elezioni presidenziali e di Netflix. “Esiste solo grazie a me, li ho messi io sulle mappe”

L'attore, ormai assolto dalle accuse di violenza sessuale, prosegue la sua tradizione natalizia, il messaggio alla nazione e al mondo libero del suo Frank Underwood, il presidente degli Stati Uniti più controverso della storia, almeno quella della serie tv. Disturbante e geniale, scherza sulle consultazioni per eleggere il 47esimo POTUS (President Of The United States) e lancia frecciatine alla piattaforma che lo licenziò

Kevin Spacey è Frank Underwood. Ma è vero anche il contrario. E lui, in fondo, non ha mai fatto nulla per nasconderlo, in particolare dopo essere stato destituito da Netflix per le molteplici accuse di violenza sessuale, ora chiuse con un clamoroso nulla di fatto.

Dal 2018, infatti, impersonando il personaggio di cui la piattaforma l’aveva privato, ogni vigilia arriva il messaggio al mondo libero del Presidente degli Stati Uniti più temuto, spregiudicato e feroce della storia, almeno delle serie tv.

L’attacco a Netflix

The House of Cards deve a Spacey il suo successo, così capace di incarnare il male assoluto e affascinante che se serve manca di rispetto a tutti. Persino a Dio nella sua casa, con il gesto più umiliante.

“Mi pare bizzarro che abbiano deciso di tagliare pubblicamente i ponti con me per delle sole accuse, che ora si sono dimostrate false. Perché non penso che ci fosse motivo per farlo. Netflix esiste grazie a me. Li ho messi io sulle mappe e loro hanno cercato di sotterrarmi”.

Niente male come pizzino alla piattaforma.

Se il primo fu storico perché disse la famosa frase “Non ho intenzione di pagare per qualcosa che non ho fatto”, questo sesto messaggio alla nazione è forse il più divertente, inquietante, sperimentale e politico. Intanto per la spalla che si è scelto, l’anchorman Tucker Carlson, cacciato da Fox per razzismo e misoginia. Poi per i sassolini che si è tolto dalla scarpa e per le staffilate politiche, in pieno stile del suo personaggio.

Forse le elezioni presidenziali del 2024 non saranno sconvolte da questo video di sette minuti quanto dall’endorsement di Taylor Swift a Joe Biden (lei, diva globale ma erede della tradizione country, mondo iper-repubblicano), ma di sicuro tornerà spesso a far parlare di sé nelle settimane prima del voto.

Le dichiarazioni di Kevin Spacey, anzi Frank Underwood

Non tanto per la provocazione più forte, alla Frank. “La verità è che non amo niente di più, in questo giorno, che tirare su una striscia, bere un whiskey e coca, investire una renna con la mia macchina e augurarvi il Natale più selvaggio di sempre”. Comunque parole più sobrie di quelle che quotidianamente tira fuori Donald Trump, va detto. Quanto nel dire “penso che siamo d’accordo sul fatto che c’è bisogno di avere qualche adulto nella stanza, quindi se c’è da prendere il ruolo del capo, è un sacrificio che sono disposto a fare per questa nazione. Il nostro Paese deve smettere di chiedere scusa e irrigidirsi. Siamo onesti: ogni giorno sempre più persone vengono uccise dai troll online”.

E continuando in un sarcasmo implacabile, citando l’omicidio con cui si apre The House of Cards confessa “se servirà, come ho già fatto, non esiterò a spingere il giornalismo nella giusta direzione”. Magari sotto un vagone della metropolitana.

Si dichiara, infine, disposto a “interpretare ogni ruolo che gli venga proposto”, tornando Frank parla degli Usa come un paese in cui albergano “confusione e contraddizione” e svela fin d’ora il suo vicepresidente. “Tucker Carlson, ovviamente”.

Naturale che quella appena letta e vista sia una performance artistica. Ma di sicuro qualche easter egg dalla realtà e dal calvario subito dall’attore c’è. E pure grosso.