Boris Sollazzo

Ex-Dir.Responsabile

Boris Sollazzo è stato Direttore Responsabile di The Hollywood Reporter Roma fino al 30.06.2024

Più articoli di Boris Sollazzo

Paola Lucisano: “Potremo raccontare certe storie solo se avremo più donne nei posti chiave. Sogno di trovare la nuova Paola Cortellesi”

La produttrice della serie tv Rai Il Clandestino ci apre le porte degli uffici della Lucisano Media Group, ci offre uno sguardo sui prodotti futuri - dalla rom-com tratta da Non è un paese per single di Felicia Kingsley fino alla serie di Alessandro Siani - e su quelli su cui vuole rischiare (da un'opera che racconta con levità il tumore al seno a una storia vera da Oscar). E fa un appello alla politica "Siamo un'industria fondamentale per l'Italia, trattateci come tale"

Glory Hole: il film di Romano Montesarchio in anteprima mondiale a Shanghai – La clip in esclusiva

Il regista napoletano, autore di documentari come Ritratti abusivi e docuserie come Black Mafia, esordisce nella finzione con un melodramma di camorra, un love crime intimista, che conquista la selezione, nella sezione Focus Italia, dello Shanghai International Film Festival in anteprima mondiale. E regala a The Hollywood Reporter Roma una clip in esclusiva dove si vede l'ultima apparizione cinematografica del produttore recentemente scomparso Gaetano Di Vaio

Che bel film gli europei d’Atletica. Anche grazie allo sport di base. Adesso è l’ora (anche) del cinema di base. A scuola e non solo

Un'ora di cinema obbligatoria nelle scuole, Erasmus per aspiranti registi, attori e artisti della luce, del montaggio, dei costumi e così via, alloggi e borse di studio per chi non può permettersi una formazione di base e d'eccellenza nell'audiovisivo. La manifestazione continentale d'atletica ospitata a Roma ci ha detto che il corpore sano di questo paese è vincente. Ora appropriamoci anche della mens sana

An Emperor’s Jewel – The Making of the Bulgari Hotel Roma racconta l’artigianale e artistica nascita di un sogno. A cinque stelle

Mentre il Bulgari Hotel di Roma compie un anno, su Prime Video arriva il film diretto da Andrea Rovetta e prodotto da Atomic Creative Production che ne racconta la nascita, come fosse un puzzle di artigiani e artisti che compiono il loro (capo)lavoro. Perché come rivela Jean-Christophe Babin, CEO della grande società che ha fatto del lusso, da 140 anni, un'arte, "questo per noi non è un albergo, ma un altro monumento di Roma"

Europictures compie 15 anni e si regala Cronenberg e Lelouch in distribuzione, Vicari (su Mino Pecorelli) e Capuano in produzione (Esclusiva)

Sempre più attiva la casa di distribuzione e produzione capitanata da Lucy De Crescenzo, che scommette forte, come sempre, sugli autori. Stranieri per la distribuzione, da Cannes arrivano anche il Gran premio della Giuria All we image is Light e Disappearance di Kirill Serebrennikov, biopic sconvolgente su Josef Mengele. Ma Europictures è scatenata anche in produzione: dopo Orlando torna a lavorare con Daniele Vicari per un'opera televisiva su Mino Pecorelli, trasformerà Claudia Gerini in Gabriella Ferri e infine ci regalerà il Sex and the city italiano

Trent’anni senza Massimo Troisi: il regista e attore che ci ha detto che un’altra Napoli è possibile

Quel 4 giugno 1994 la morte di Massimo Troisi ci colse di sorpresa, strozzandoci in gola la gioia dell'estate appena iniziata, la leggerezza di una giornata di sole che, proprio pochi minuti prima dell'annuncio, era andata incupendosi, con una pioggia lieve e poi più insistente a bagnare il Lazio e quella Ostia che nella villa della sorella lo aveva visto passare dal sonno alla morte.

2 giugno 2024: C’è ancora domani per questo paese e per il suo cinema?

C'è ancora domani per questo paese troppo spesso umiliato dalle stesse istituzioni che dovrebbero difenderlo e difenderci? C'è ancora domani per un cinema che viene dal suo maggio peggiore negli ultimi 15 anni? Sì, se entrambi sapranno guardare senza paura, ipocrisie e neanche vergogna al nostro paese. Alla nostra Storia.

Gli immortali di Anne Riitta Ciccone, la Van Dormael siculo-finlandese. Ecco il trailer in anteprima

Il bellissimo film della regista de Le Sciamane e I'm - Infinita come lo spazio torna con un'opera un po' claustrofobica e un po' fantasy, intima e iperrealista. Dopo il passaggio nella sezione Freestyle della Festa di Roma (ma meritava il concorso), dal 20 giugno arriva anche in sala. The Hollywood Reporter Roma vi dà le immagini del trailer in anteprima esclusiva

La vita che volevi, ovvero la prima serie italiana con una protagonista transgender. “Ne siamo orgogliosi, ma anche basiti”

Dal 29 maggio 2024 la serie racconta in sei puntate la storia di una donna transgender, interpretata da Vittoria Schisano, che scopre di aver dato alla luce, prima della transizione, un figlio. Di cui si scopre madre quando lui ha 15 anni. Un racconto intenso e potente in cui gli stereotipi di genere vengono spazzati via tutti e finalmente si mette al centro un pezzo di mondo troppo spesso censurato

Parthenope, il film in cui Paolo Sorrentino dice tutta la verità su Napoli. E come dice la protagonista “la verità è indicibile”

L'ultimo film del cineasta premio Oscar con La grande bellezza farà discutere. Ma se vi concederete il privilegio di farlo sedimentare in voi, di accoglierlo e capirlo, scorgerete un capolavoro la cui bellezza sa essere potente ma anche irritante e insopportabile. Passato in anteprima a Cannes 77, sarà in sala per la neonata PiperFilm nella seconda metà del 2024. E poi su Netflix. Ah, se ve lo chiedete: sì, è bellissimo

Clemart, non solo De Giovanni. “Prima i Bastardi e Ricciardi, ora è il turno di tre giovani autrici”

Gabriella Buontempo e Massimo Martino raccontano l'avventura, i valori e le prospettive della loro Clemart, una delle realtà della produzione audiovisiva indipendente più interessanti. Hanno lanciato loro l'autore partenopeo in tv. Nel futuro Alba nera e La svedese di Giancarlo De Cataldo e una triade tutta al femminile. Lo annunciano in anteprima e in esclusiva a THR Roma

Zerocalcare, Quando muori resta a me: la recensione del nuovo capolavoro del “giuggiolone di Rebibbia”

Come Dimentica il mio nome, l'ultimo libro di Michele Rech indaga nella sua famiglia, per raccontare ciò che non sappiamo e troppo spesso neanche vogliamo sapere. Le vite segrete e un po' bugiarde degli adulti, qui, si intersecano con la Storia. Ed è di nuovo una delle sue opere più belle

Interstellar games, diventerà una serie d’animazione La bambina più forte del mondo di Silvia Salis

Lo sport raccontato alle bambine e ai bambini da tre ragazze che sfidano l'universo in sfide eccezionali, ecco la storia di Stella che durante il giorno nasconde un superpotere che si esprime al meglio durante la notte, quando da altri pianeti la sfidano in ogni disciplina. Arriverà nel 2025, ma è in un pomeriggio del maggio 2024 che nella Sala d'onore del Coni viene presentata la serie animata tratta dal libro del vicepresidente vicario del CONI

Hungry Bird, si apre il set del nuovo film “tostissimo” di Antonio Capuano con Teresa Saponangelo e Vinicio Marchioni

Dopo l'abbandono del progetto - come produttore e protagonista - di Riccardo Scamarcio "è 'nu guaglione simpatico, ma non se l'è sentita", grazie al grande lavoro del produttore Andrea Leone è partito il set del quattordicesimo film del maestro di Paolo Sorrentino, un legal drama sentimentale e familiare ruvido e potente. L'intervista esclusiva di THR Roma al cineasta

Roberto Saviano: “Ho (quasi) fatto pace con Gomorra. In podcast. E sogno un viaggio in Ducati” (Esclusiva)

"Oggi l'unica strada per lavorare serenamente è carezzare il governo: è il caso del giornalismo genuflesso, o il massacrare mediaticamente poveri cristi e vip, è il caso degli influencer barricaderi che confondono il gossip con l'inchiesta". Non le manda a dire - ed è facile capire a chi si riferisca - l'autore di Gomorra, che ora diventa un audiolibro in esclusiva per Audible. In questa chiacchierata non si sottrae a nessuna domanda. Neanche a quella più importante. "Tra Conte e Pioli, al Napoli vorrei il primo". L'intervista di THR Roma

Scenografi e costumisti premiati ai David nel sottoscala di Cinecittà, l’ennesima dimostrazione del cinetafazzismo italiano

Non si capisce perché: le maestranze finiscono a essere premiati in un angolo imbarazzante del Teatro 5. C'è chi se la prende, chi non va proprio a ritirarlo e chi si chiede perché uno "sfregio" tale in una cerimonia che, comunque, è durata tre ore e mezza

La sorpresa Michele Riondino e il tris di Palazzina Laf ai David sono più importanti di tre statuette

I David di Donatello all'outsider che non ti aspetti e per cui abbiamo tifato non è solo una bella notizia per il cinema ma anche per una società che sembra essersi ricordata cos'è il conflitto sociale e di classe. Di quella classe operaia che da anni è all'inferno e che il mondo ha finto di ignorare. Ecco perché facciamo un appello al Presidente Mattarella

Ayrton Senna: 30 anni fa moriva il migliore, il pilota che voleva fermare tutto per salvare gli avversari

Un simbolo, un'icona, uno sguardo malinconico che ha attraversato la Formula 1 con la stessa imprevedibilità, eleganza, impulsività con cui sorpassava chi gli era davanti. Il 1° Maggio 1994

Sei artisti in cerca di David: perché tifiamo per Linda, Micaela, Kasia, Vinicio, Michele e Dario

La Digital Cover speciale di The Hollywood Reporter Roma è dedicata ai sei volti che non ti aspetti in un'annata colonizzata (meritatamente) dal film C'è ancora domani. Caridi, Ramazzotti, Smutniak, Marchioni, Riondino, Brunori: ecco il nostro dream team dei David di Donatello 2024

Rai: non è servizio pubblico abbandonare Franco Di Mare. Il suo tumore chiede giustizia. E anche noi

La tv di stato tradisce ancora una volta la sua missione. Dopo 70 anni sembra non aver ancora capito chi è, cosa deve fare davvero. Franco Di Mare la definisce ripugnante, racconta di essere stato lasciato solo perché la sua è evidentemente una malattia professionale. Eppure aveva chiesto solo uno stato di servizio