È stato un Marché du Film di Cannes davvero positivo questo appena trascorso per Europictures.
La società di distribuzione indipendente guidata da Lucy De Crescenzo, infatti, ha calato un pokerissimo di titoli ragguardevole, puntando come sempre sui grandi autori, a cominciare dalla vera rivelazione di Cannes 77, All we Imagine as Light della regista Indiana Payal Kapadia, a lungo dato come possibile Palma d’Oro.
Il film, che ha conseguito il prestigioso Gran premio della giuria, racconta la storia di due giovani ragazze alle prese con le loro esperienze di vita e le relazioni amorose, in una Mumbai frenetica e piena di contraddizioni.
Altro titolo sempre proveniente dal Concorso è The Shrouds, l’ultimo film del maestro David Cronenberg, che dirige due grandi attori: Vincent Cassel e Diane Kruger. Il film, in cui l’inventore dell’horror moderno affronta il tema della morte in una chiave distopica, sembra essere adatto sia agli adepti di un immaginario psicotico e modernissimo, doloroso e potente ma potrebbe aprirsi anche a un pubblico più vasto, grazie alla grande popolarità del cast principale, a cui si aggiunge anche Guy Pearce.
“Per me l’importante è emozionarmi – confessa Lucy De Crescenzo, anima, fondatrice e CEO di Europictures – come mi è successo subito e in maniera potente con il film indiano. È stato un colpo di fulmine, a quanto pare non solo mio. Cronenberg è un maestro, è il mio mito, è un regalo che mi sono fatta. Sugli altri la scommessa è stata se vogliamo ancora più forte, ci siamo arrivati prima degli altri, abbiamo deciso dopo aver visionato e valutato materiali preparatori, pitch e promo”.
Il film che uscirà subito dopo l’estate sarà invece Finalement, l’atteso ritorno di Claude Lelouch, che a 86 anni, 50 film all’attivo e 2 Oscar torna a parlare dell’amore in un modo molto originale. Il film è una commedia romantica sul destino e le occasioni della vita, accompagnato da una colonna sonora bellissima.
Le storie che devono essere raccontate, ecco il target di Europictures
Un altro acquisto molto interessante è il prossimo film del regista Kirill Serebrennikov, Disappearance che racconta la storia vera di Josef Mengele, anche conosciuto come l’Angelo della Morte, braccio destro di Hitler che, dopo la sua morte, scappa in esilio in
America Latina, dove finirà la sua esistenza perseguitato sia spiritualmente che materialmente dalla cattiveria che ha esercitato.
“Un produttore, un distributore a volte la domanda se è giusto e conveniente raccontare certe storie se la fa, è umano. Poi però capisci che non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia di fronte all’orrore umano, dobbiamo fissarlo negli occhi e conoscerlo, comprenderlo. Per questo mi è piaciuto così tanto La Zona d’interesse, perché ti inchioda alle tue responsabilità di essere umano. Soprattutto in un periodo come questo certe storie devono essere raccontate”.
Europictures a fare certe acquisizioni e produzioni d’autore ci ha abituato prima dell’ultima stagione che ha ottenuto, da Wenders a Past Lives fino al macrocaso Cortellesi, un successo robusto anche nel botteghino e non solo di critica di un certo mercato d’essai che invece aveva visto, nel recente passato, sempre più restringersi la sua nicchia.
“Non è un caso, probabilmente la pandemia che in un primo momento ha spezzato le gambe a una parte del settore, poi ha rafforzato le motivazioni di chi ama la sala, di chi cerca e desidera un cinema che sfidi lo spettatore e le convenzioni. La qualità sta tornando a essere centrale, ecco perché ho affrontato in questo Mercato di Cannes un rischio d’impresa importante”.
I progetti produttivi di Europictures. Spunta la serie sull’omicidio di Mino Pecorelli
E vale anche per la produzione, “dove negli ultimi anni abbiamo puntato sui grandi attori che prendevano strade altre e alternative rispetto al loro passato, penso Christian De Sica ne I limoni d’inverno e a Michele Placido in Orlando, grazie al quale ho conosciuto Daniele Vicari. In quel caso l’ho distribuito, ora lo sto anche producendo per un’opera televisiva, una serie con ogni probabilità, su Mino Pecorelli e il suo omicidio. Non dovrei dirlo, forse, e non potrai strapparmi nulla sul protagonista, ma sono davvero entusiasta di questo progetto. E poi c’è Antonio Capuano, di cui hai parlato recentemente su THR Roma, con Hungry Bird – ieri si sono chiuse le riprese – e entrambi i lavori mi entusiasmano perché segui tutto dall’inizio fino a poi portarlo in sala”.
Anche qui, storie che vanno raccontate, quelle di una coppia spezzata e di un figlio ostaggio del loro amore finito, così come uno dei misteri italiani più importanti e inquietanti degli anni più bui del dopoguerra.
“Non bisogna aver paura di infilarsi dentro certi corridoi oscuri della nostra storia”. Ci sarà spazio, però, anche per altro. “Il biopic su Gabriella Ferri con Claudia Gerini protagonista con Rai Fiction e il Sex and The City italiano Per sole donne – tratto dal libro omonimo di Veronica Pivetti -, anch’essa una serie, con Publispei”.
Alla faccia di riforme che fanno paura, a partire da quella sul tax credit. “Dobbiamo stare attenti, alcuni lati di questi cambiamenti consentiranno a chi lavora bene di farlo meglio e impedirà a chi invece approfittava di certi fondi oltre i propri meriti di non farlo più. Sui progetti internazionali – in questo momento ne abbiamo uno importante noi di Europictures – non può essere l’aiuto di stato l’unica m0tivazione. Credo che vadano fatti dei cambiamenti, ma che invece di allarmarci e protestare dobbiamo collaborare”.
Vale la pena infine citare, per la distribuzione, l’acquisizione di Belle, thriller tratto dal romanzo di Georges Simenon “La Morte di Belle”, con protagonisti Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg.
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