
Nel momento storico in cui diminuisce l’attenzione per le iniziative a favore delle persone LGBTQIA+, la cui esistenza è stata ufficialmente cancellata con l’arrivo di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti d’America – partendo dalla diminuzione sensibile dei percorsi aziendali di inclusione e diversity -, fa notizia l’ultimo dato ricavato dal nuovo rapporto Gallup, che afferma che quasi uno su dieci tra gli adulti americani, si classifica come persona che si identifica nella comunità arcobaleno.
È questo il dato a seguito dell’analisi condotta da Gallup Poll, uno studio che rimbalza nell’etere in contemporanea con l’ennesima denuncia sul tema da parte dell’attrice statunitense Hunter Schafer (volto della serie Euphoria), che ha raccontato ai suoi followers che sul suo nuovo passaporto, è stata identificata con il genere “maschio”.
Una denuncia divenuta in breve virale, che fa seguito anche al discorso d’augurio a sé stesso e alle persone transgender, che Elliot Page ha compiuto sui suoi profili, dai quali ha condiviso auspici come “il riconoscere e abbracciare sé stessi”., così come la misura che ha coinvolto Hunter Schafer, commentata dall’interprete in rete con parole come, “Le persone trans sono meravigliose e continueranno a esistere. Io non smetterò mai di essere trans, una lettera su un documento non può cambiare questa realtà”: tutto ciò è l’effetto diretto del decreto firmato dal tycoon tornato alla guida della Casa Bianca.
Il dato della ricerca eseguita da Gallup evidenzia il numero come triplicato rispetto al 2012, ‘anno zero’ in cui l’agenzia di sondaggi statunitense di Princeton ha iniziato a conteggiarne il valore. Se invece partiamo dal 2020, vedremo che l’aumento risulta essere di due terzi e segue l’andamento di gradimento sul tema, guidato dai dati che riguardano per lo più i giovani, contrari al recente ridimensionamento sulle iniziative arcobaleno che la neo insediata amministrazione di Trump ha compiuto tra le prime azioni presidenziali.
L’amministrazione del presidente Trump ha recentemente revocato una serie di iniziative a sostegno della comunità LGBTQIA+, in particolare per le persone transgender. Basandosi su un ordine esecutivo che stabilisce l’esistenza di soli due sessi, il maschile e il femminile e, inoltre, sottolinea l’impossibilità di cambiarli, sottoscrivendo l’intenzione a interrompere i finanziamenti federali agli ospedali che offrono cure per la transizione di genere ai minori di 19 anni. Inoltre, il decreto impone il divieto per le ragazze e le donne transgender di competere nelle squadre sportive femminili, vietando poi alle persone trans di servire nelle forze armate.
Alla luce di tutto questo, si fa ancora più calda l’attesa per il World Pride Music Festival, che si svolgerà a Washington il prossimo 6 e 7 giugno. Un evento importante che esploderà proprio a due passi dalla Casa Bianca, nel cinquantesimo anniversario del Capital Pride.
È una festa globale che vedrà coinvolti tante star, artisti ed esponenti della musica internazionale, da Jennifer Lopez a Troye Sivan, passando per Galantis, Grimes, Kim Petras, Marina, Paris Hilton, Purple Disco Machine, Raye, Rita Ora, Rupaul, Sofy Tukker, Tinashe e molti altri, tutti da sempre a sostegno del mondo LGBTQIA+. Per quanto riguarda invece questa parte d’oceano, l’Italia si prepara ad una nuova ondata di cortei arcobaleno, con il mese dei pride che è sempre più vicino.
L’appuntamento nella Città Eterna, per esempio, è per il trentunesimo anniversario del Roma Pride, che avrà luogo nella Capitale il prossimo sabato 14 giugno 2025.
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