
Francis Ford Coppola ha rilasciato all’inizio del mese una risposta al vetriolo alla “vittoria” del premio come peggior regista per Megalopolis dopo che il film ha ricevuto sei nomination ai Razzie, tra cui peggior film e peggior sceneggiatura. Il progetto di 120 milioni di dollari del regista aveva già subito l’umiliazione di essere fatto a pezzi dalla critica e di fallire al botteghino (guadagnando solo 12 milioni di dollari a livello globale).
Ma venerdì, i Razzie, quei finti premi annuali pre-Oscar per i peggiori film dell’anno, hanno assegnato a Megalopolis le vittorie per il regista e per il co-protagonista Jon Voight.
Coppola ha risposto su Instagram: “Sono entusiasta di accettare il premio Razzie in così tante categorie importanti per @megalopolisfilm, e per il distinto onore di essere nominato peggior regista, peggior sceneggiatura e peggior film in un momento in cui così pochi hanno il coraggio di andare contro le tendenze prevalenti del cinema contemporaneo!”
Il regista ha continuato: “In questo mondo in rovina di oggi, dove all’ARTE vengono dati punteggi come se fosse wrestling professionistico, ho scelto di NON seguire le regole senza fegato stabilite da un’industria così terrorizzata dal rischio che, nonostante l’enorme bacino di giovani talenti a sua disposizione, potrebbe non creare film che saranno rilevanti e vivi tra 50 anni.”
Ha concluso osservando: “Che onore stare al fianco di un grande e coraggioso regista come Jacques Tati che si è completamente impoverito per realizzare uno dei fallimenti più amati del cinema, PLAYTIME! I miei sinceri ringraziamenti a tutti i miei brillanti colleghi che si sono uniti a me per realizzare la nostra opera d’arte, MEGALOPOLIS, e ricordiamoci che il botteghino riguarda solo il denaro e, come la guerra, la stupidità e la politica non hanno un vero posto nel nostro futuro.”
I Razzie hanno soprannominato il film “WTF: The Movie” e lo hanno definito “un incoerente pasticcio da 120 milioni di dollari del leggendario regista del Padrino“, evidenziando anche le nomination per due delle star del film (Shia LaBeouf e Jon Voight, quest’ultimo vincitore).
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