
Mercoledì il Dipartimento di Giustizia ha pubblicato le accuse contro due dipendenti dei media statali russi per aver dirottato $10 milioni di dollari a una società di media non identificata negli Stati Uniti. Dalle indagini penali vengono a galla due imputati, Kostiantyn Kalashnikov ed Elena Afanasyeva, entrambi accusati di cospirazione per riciclaggio di denaro e violazione del Foreign Agents Registration Act. Il loro schema sarebbe stato valutato circa 10 milioni di dollari. Gli imputati sono in libertà.
Sebbene il caso non nomini la società a cui Kalashnikov e Afanasyeva avrebbero indirizzato denaro, viene descritta come una “società di creazione di contenuti online con sede nel Tennessee” che pubblica video e informazioni in lingua inglese su TikTok, YouTube, X (ex Twitter) e altri social media che favoriscono e promuovono gli interessi russi. Il caso evidenzia che la società, denominata “Società-1”, è stata lanciata pubblicamente nel novembre 2023 e “ha pubblicato quasi 2.000 video che hanno ottenuto più di 16 milioni di visualizzazioni solo su YouTube“.
La descrizione corrisponde a quella della società con sede in Tennessee Tenet Media, che finanzia video realizzati da influencer conservatori come Dave Rubin, Tim Pool e Benny Johnson. Negli ultimi mesi, le pubblicazioni della società hanno visto la partecipazione della co-presidente del RNC, Lara Trump, dell’ex candidato repubblicano alla presidenza, Vivek Ramaswamy, e della candidata al Senato degli Stati Uniti, Kari Lake.
Sia Pool che Johnson hanno risposto alle accuse del Dipartimento di Giustizia su X, definendosi “vittime”. Pool ha definito il presidente russo Putin uno “stronzo”.
Johnson ha scritto nel suo post che gli è stato chiesto di fornire contenuti a una “startup mediatica” circa un anno fa. “I nostri avvocati hanno negoziato un accordo standard, a distanza di sicurezza, che è stato poi rescisso“, ha scritto.
In un’altra sezione dell’annuncio del DOJ, il governo ha sequestrato 32 domini Internet utilizzati dal Cremlino per indebolire il sostegno globale all’Ucraina. I siti Web erano presumibilmente progettati per sembrare organi di informazione sopra le parti, ma invece pubblicavano solo propaganda russa.
“I tentativi segreti di seminare divisione e di ingannare gli americani inducendoli a consumare inconsapevolmente propaganda straniera, rappresentano attacchi alla nostra democrazia“, ha affermato il direttore dell’FBI, Christopher A. Wray, “Le azioni di oggi dimostrano che finché avversari stranieri come la Russia continueranno a impegnarsi in campagne di influenza ostili, continueranno a imbattersi nell’FBI. Proseguiremo nel fare tutto il possibile per smascherare avversari stranieri come la Russia, e ostacolare i loro sforzi di intromettersi nella nostra società libera e aperta“.
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