Olimpiadi di Parigi: svelato l’arazzo disegnato dalla franco-iraniana Marjane Satrapi

La tessitura ha richiesto tre anni di lavoro, è stata realizzato da otto artigiani delle Manufacture des Gobelins e di Beauvais. "Dovevo integrare il riferimento al passato, al futuro, alla parità, ai nuovi sport"

Di THR ROMA

Un trittico al centro del quale si stagliano la Torre Eiffel e due atleti che reggono la fiamma olimpica. Questo l’arazzo progettato dalla disegnatrice franco-iraniana Marjane Satrapi per i Giochi Olimpici di Parigi del 2024 (26 luglio-11 agosto). Questo arazzo lungo nove metri sarà esposto a partire dal 21 giugno a Parigi, presso l’Hôtel de la Marine, in Place de la Concorde, dove si svolgeranno le competizioni olimpiche di skateboard e breaking, nel cuore della capitale.

La tessitura ha richiesto tre anni di lavoro. Otto artigiani delle Manufacture des Gobelins e di Beauvais, secolare e prestigioso laboratorio francese che produce una decina di pezzi all’anno, hanno realizzato l’arazzo.

Marjane Satrapi: “L’arazzo trasmette parità”

“Il progetto era enorme”, ha confessato Marjane Satrapi intervistata dall’AFP. “Dovevo integrare il riferimento al passato, al futuro, alla parità, ai nuovi sport, così abbiamo immaginato questo trittico”. Autrice di fumetti, pittrice e regista, Marjane Satrapi, 54 anni, ha ottenuto fama mondiale con il fumetto e il film Persepolis, toccante testimonianza del cambiamento avvenuto nel suo paese con la Rivoluzione islamica in Iran del 1979.

Il pannello di sinistra dell’arazzo rappresenta una lanciatrice di giavellotto, un’allusione al manifesto dei Giochi olimpici di Parigi del 1924, quello di destra fa riferimento allo skateboard e al breaking, da poco inclusi nel programma dei Giochi olimpici. La scelta di rappresentare due atleti di entrambi i sessi evoca la parità dell’evento, che dovrebbe avere lo stesso numero di partecipanti maschili e femminili.

“Sono cresciuta con lo sport”, racconta Marjane Satrapi, fan di skateboard e calcio. “In uno stadio di calcio, si trova un miliardario e un operaio che guardano la stessa partita, con la stessa passione. Amo questo spirito unificante che si può trovare nella competizione sportiva”.

L’obiettivo del Mobilier national

Hervé Lemoine, direttore del Mobilier national, ente pubblico che ha commissionato l’arazzo, ha spiegato che serviva un’artista con uno stile molto visuale. “Cercavamo un’artista che portasse anche nel suo pensiero i valori dell’universalismo da un lato, i valori francesi dall’altro, per trasmettere un messaggio ancora più forte”.

L’ente aveva rivelato il disegno originale dell’artista, che vive da tempo a Parigi, nel luglio 2021, come prima opera dell’Olimpiade culturale, una programmazione artistica mirata a collegare arte e sport in occasione dei Giochi di Parigi.

“Scegliere l’arazzo ci ha permesso di riavvicinarci a una tradizione di esposizione al grande pubblico, che era la loro funzione originale”, sottolinea. “Abbiamo dimenticato questo, ma gli arazzi che vediamo oggi nei musei provengono da un’arte popolare, venivano esposti alle porte delle città durante le feste popolari”.