Si diradano le ombre sul mistero di Banksy? In un’intervista perduta della BBC l’artista rivelò il suo nome

Nel 2003 il giornalista Nigel Wrench chiese allo street artist, allora ventenne, se si chiamasse Robert Banks. La risposta fu "Robbie". Tra le identità che in passate gli sono state "attribuite" quelle di Robert Del Naja dei Massive Attack e di un uomo di Bristol, tale Robert Cunningham, che si era fatto chiamare anche Robin Banks

Chi è Banksy? Si tratta di uno dei misteri più duraturi del mondo dell’arte, e forse anche della cultura pop, da quando lo street artist ha fatto la sua comparsa sulla scena nei primi anni 2000. Ma forse siamo un po’ più vicini a scoprire la vera identità dell’artista, dopo la recente scoperta di un’intervista perduta della BBC in cui Banksy sembra confermare il suo nome.

Lunedì 20 novembre la BBC ha reso noto di aver riportato alla luce un’intervista del 2003 tra il giovane street artist emergente Banksy e l’ex-corrispondente artistico della BBC Nigel Wrench. La registrazione originale era stata editata per uno spot su BBC radio, che è stato poi utilizzato come parte della serie podcast della BBC The Banksy Story, pubblicata a luglio. Ma Wrench, dopo aver ascoltato la serie podcast, ha deciso di riprendere in mano l’intera registrazione originale e ha scoperto molte altre informazioni nascoste sull’artista che non sono mai state utilizzate.

Nell’audio ritrovato, Wrench parla con Banksy, che all’epoca era sui 20 anni, prima della sua mostra Turf War nella zona est di Londra, nell’estate del 2003. Wrench chiede a Banksy se si chiami “Robert Banks” e l’artista risponde: “Robbie”.

L’identità di Banksy ha incuriosito a lungo il mondo dell’arte e, in particolare, la febbrile stampa scandalistica del Regno Unito. L’artista rilascia raramente interviste e questo ha accresciuto la sua mistica. In una delle sue prime interviste, nel 2003, l’artista aveva parlato con il Guardian ed era stato descritto come “bianco, 28 anni, casual trasandato – jeans, maglietta, un dente d’argento, una catena d’argento e un orecchino d’argento. Sembra un incrocio tra Jimmy Nail e Mike Skinner degli Streets”.

Negli ultimi due decenni, diverse persone sono state identificate come Banksy, in particolare Robert Del Naja, noto anche come 3D e cofondatore dell’influentissimo gruppo trip-hop Massive Attack. Tra le presunte prove che Del Naja fosse Banksy, il fatto che entrambi provengono dalla zona di Bristol e che il musicista si era anche dilettato con i graffiti in giovane età. Anche Jamie Hewlett, l’artista e designer meglio conosciuto per aver contribuito alla creazione della band Gorillaz e del fumetto Tank Girl, è stato indicato in passato come la vera identità di Banksy.

Nel 2008, il Daily Mail aveva sostenuto che un uomo di Bristol di nome Robin Gunningham fosse Banksy. Il giornale aveva parlato con i compagni di scuola e i coetanei di Gunningham per confermare la storia. Il Mail riferisce che Gunningham aveva iniziato a farsi chiamare Robin Banks, che poi era diventato Banksy. A ottobre, il Sunday Times ha riferito che Gunningham potrebbe essere costretto a rivelare la sua identità a causa di una denuncia per diffamazione per stabilire se dietro i famosi murales ci sia lui.

Traduzione di Nadia Cazzaniga