
I film italiani tornano a brillare sotto il sole della Croisette. Al momento, in attesa dell’annuncio di ulteriori titoli che il delegato generale Thierry Frémaux ha promesso di rendere noti al più presto, la certezza è che Fuori di Mario Martone competerà per la Palma d’oro e, con lui, Valeria Golino nei panni di Goliarda Sapienza per il premio alla migliore interpretazione. Un progetto a lungo accarezzato dal regista, che racconta gli anni della scrittrice dentro e fuori dal carcere, esperienza che l’aveva fortemente segnata e a cui dedicherà alcune opere. Accanto a Golino, le presenze femminili di Matilda De Angelis ed Elodie.
La vera sorpresa sul fronte italiano sono però i titoli approdati alla non meno prestigiosa sezione Un Certain Régard, entrambe opere seconde: Le città di pianura di Francesco Sossai e Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppas. Se il primo è un on the road sulle strade di un Veneto di provincia popolato di balordi dediti al dolce far nulla e al buon vino, l’altro di ambientazione storica si dipana in un’Italia appena riunita, dove due giovani amanti – Nadia Tereszkiewicz e Alessandro Borghi – si danno alla fuga dopo l’uccisione del marito di lei. Sossai e la coppia di registi Rigo de Righi e Zoppas avevano molto colpito con i loro esordi, rispettivamente Altri cannibali e Re granchio, c’è quindi molta attesa per i nuovi film.
Per quanto riguarda invece il concorso, i motivi di stupore non sono molti. Cannes continua a coltivare gli autori da sempre nel suo raggio d’azione o scoperti dal festival, quindi naturale leggere i nomi di Wes Anderson, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Julia Ducournau, Sergei Loznitsa, Jafar Panahi, Kleber Mendonça Filho.
Compatta come sempre la pattuglia francese, all’interno della quale spicca Julia Ducournau, vincitrice della Palma d’oro nel 2021 con Titane, quest’anno in concorso con Alpha. E sul fronte registe, in gara per il massimo riconoscimento anche Kelly Reichardt, Hayakawa Chie, Hafsia Herzi, Mascha Schilinski, Carla Simón.
I titoli davvero inattesi, lo insegnano decenni di edizioni, saranno da ricercare all’interno di Un Certain Regard e nelle sezioni parallele della Semaine de la Critique e della Quinzaine des Réalizateurs, che a breve sveleranno i loro titoli.
CONCORSO UFFICIALE
The Phoenician Scheme, Wes Anderson
Eddington, Ari Aster
Jeunes Mères, Jean-Pierre Et Luc Dardenne
Alpha, Julia Ducournau
Renoir, Hayakawa Chie
The History Of Sound, Oliver Hermanus
La Petite Dernière, Hafsia Herzi
Sirat, Oliver Laxe
Nouvelle Vague, Richard Linklater
Deux Procureurs, Sergei Loznitsa
Fuori di Mario Martone
O Secreto Agente (L’agent Secret), Kleber Mendonça Filho
Dossier 137, Dominik Moll
Un Simple Accident, Jafar Panahi
The Mastermind, Kelly Reichardt
Les Aigles de la Republique, Tarik Saleh
Sound of Falling, Mascha Schilinski
Romería, Carla Simon
Sentimental Value, Joachim Trier
UN CERTAIN REGARD
La Misteriosa Mirada Del Flamenco, Diego Céspedes
Météors, Hubert Charuel
My Father’s Shadow, Akinola Davies
L’inconnu De La Grande Arche Di Stéphane Demoustier
Urchin, Harris Dickinson
Homebound, Neeraj Ghaywan
A Pale View Of Hills, Ishikawa Kei
Eleanor The Great, Scarlett Johansson
Karavan, Zuzana Kirchnerova
Pillion, Harry Lighton
Aisha Can’t Fly Away, Morad Mostafa
Once Upon a Time in Gaza, Arab Et Tarzan Nasser
The Plague, Charlie Polinger
Promis Le Ciel, Erige Sehiri
Le città di pianura, Francesco Sossai
Testa o Croce?, Matteo Zoppis, Alessio Rigo De Righi
MIDNIGHT SCREENINGS
Dalloway, Yann Gozlan
Exit 8, Kawamura Genki
Feng Lin Huo Shan, Mak Juno
CANNES PREMIÈRE
Amrum, Fatih Akin
Splitsville, Michael Angelo Covino
La Ola , Sebastian Lelio
Connemara, Alex Lutz
Orwell: 2+2=5, Raoul Peck
Das Verschwinden Des Josef Mengele, Kirill Serebrennikov
SPECIAL SCREENINGS
Stories Of Surrender, Bono
Dites-Lui Que Je L’aime, Romane Bohringer
Marcel Et Monsieur Pagnol, Sylvain Chomet
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