Elodie non ci sta. Alle critiche sul nuovo videoclip risponde: “Il mio corpo è manifesto di libertà”

Le immagini di A fari spenti hanno suscitato scandalo, ma l'artista rivendica il diritto "di esprimersi e giocare". E diventa musa di Milo Manara nella copertina del suo nuovo disco Red Light

Di THR ROMA

Ha una hit estiva con Marco Mengoni (Pazza musica) ancora in circolazione e un tour autunnale alle porte, ma Elodie non si accontenta facilmente. Per accompagnare le nuove date nei palazzetti ha scelto di pubblicare un breve progetto discografico composto da 7 brani tutti da ballare. La presentazione del clubtape, dal titolo Red Light, offre anche all’artista l’occasione per tornare sulla polemica scatenata dal suo ultimo videoclip, A fari spenti.

A destare scandalo – e ad alimentare centinaia di conversazioni sui social – sono le immagini che accompagnano il singolo, ossia il video firmato da The Morelli Brothers, in cui Elodie gioca con il suo corpo e la sua nudità.

“Questo clubtape è un progetto che racconta la musica da club con un immaginario forte. L’immagine è forte quanto la musica” afferma Elodie. “Mi piace l’idea di essere libera di esprimermi e giocare, in questo momento storico poi mi sembrava doveroso sfogarmi”.

E ha scelto di farlo con “7 brani con un messaggio visivo forte, libero, cattivello e musicalmente deciso”. Non si lascia intimorire dalle critiche: “Mi sono sempre divertita a infastidire e lo farò sempre” dichiara l’artista, felice che fra tante immagini Milo Manara abbia scelto proprio quella “dello scandalo” per disegnare la copertina del disco.

Nella rielaborazione grafica in cover, Elodie non copre più le parti intime con una mano, anzi chiude quella stessa mano a pugno “come se rivendicasse la dignità del suo corpo”, afferma Manara. “Nella rappresentazione del nudo c’è sempre qualcosa di eterno e sacrale”, aggiunge.

“È evidente che c’è un problema importante” sottolinea inoltre Elodie. “È stata un’estate molto brutta per noi donne e per tutti, c’è qualcosa di misogino che non va giustificato in nessun modo, dovremmo metterci in discussione e pensare a quante volte abbiamo atteggiamenti sessisti soprattutto noi donne. Io sono stanca di giustificare la paura degli uomini nei confronti della bellezza della donna”.

E da ex madrina del Roma Pride, Elodie non parla solo di donne e alle donne, ma si rivolge alla comunità Lgbtqia+: “La Regione Lazio ha tolto il patrocinio al Pride, io so da che parte stare e in questo momento sono offesa e arrabbiata perché stiamo tornando indietro. C’è un messaggio preciso contro gli esseri umani, ma rimango ottimista: da sempre siamo vessati ma da sempre esistiamo”.

Per cambiare rotta, suggerisce, si potrebbe partire da ciò che le singole persone possono fare, a partire da se stessa. Ad oggi rifiuta qualsiasi collaborazione con i trapper, per esempio, perché troppo misogini.

Intanto sta leggendo una sceneggiatura che la potrebbe portare di nuovo sul grande schermo dopo Ti mangio il cuore e si prepara ad affrontare il nuovo Elodie Show 2023 che la porterà in tour nei palazzetti, con ben tre date al Forum di Assago

(Ansa)