Sesso? No, grazie. La Gen Z non vuole più scene di intimità al cinema

Uno studio dell'Università di Los Angeles scopre che cosa scelgono di guardare - e soprattutto di non guardare - i ventenni di oggi nei film e nelle serie tv

Niente sesso, grazie, siamo la Gen Z. Uno studio condotto dall’università di Los Angeles ha scoperto che gli spettatori statunitensi di età compresa tra i 10 e i 24 anni vogliono vedere sempre meno sesso sullo schermo.  Una leggera maggioranza (il 51% di 1500 intervistati) ha affermato che preferirebbe infatti vedere più contenuti su relazioni platoniche e amicizie. E mentre il 47,5% afferma direttamente che il sesso non è necessario in gran parte dei programmi e dei film, il 44% pensa che le storie d’amore siano fin troppo presenti nelle trame.

Inoltre sempre il 44% afferma, tra le opzioni del sondaggio, di preferire le pulizie di casa – del bagno, nello specifico! – a un qualsiasi appuntamento online. Una rivelazione ancora più sorprendente è che la maggioranza degli intervistati (56%) preferisce le storie originali ai franchise, gli adattamenti e i remake. Almeno una cosa in comune con il pubblico più anziano.

Altri risultati dello studio

Gli stereotipi etnici suscitano particolare indignazione. Alla Gen Z non piace vedere persone connotate etnicamente nei panni del cattivo o con tratti negativi. I temi preferiti dai più giovani sono le storie di speranza e incoraggiamento o quelle più verosimili, che somigliano alla vita quotidiana. Una tendenza che deriva anche dall’uso di social media e piattaforme, come TikTok, in genere considerate “autentiche” dalla Gen Z, cioè luoghi vitali in cui rispecchiare esperienza reali.

I dati sulla sessualità, sempre meno apprezzata sullo schermo, riflettono inoltre alcuni studi psicologici e sociologici in atto da anni da Psychology Today. Rispetto alle persone di 30 o 40 anni, l’attività sessuale della cosiddetta Gen Z, infatti, è in media più bassa e ridotta a un numero inferiore di partner, specialmente per i ragazzi.

Lo studio dell’Università di Los Angeles (Ucla) arriva anche subito dopo che il film con Jennifer Lawrence, Fidanzata in affitto, ha riaperto il dibattito sul tema, negli Stati Uniti, in seguito alla sua uscita su Netflix. Nello specifico, sui social media ci si sta chiedendo quanto fosse davvero necessaria la scena di nudo integrale dell’attrice, che comunque ha affermato di non essersene pentita.