Per chi non lo conoscesse, John Shirley non è solo uno scrittore straordinario, l’inventore del genere cyberpunk, e un pioniere della fantascienza, uscito da poco con una raccolta di racconti sublime come Stelle Bollenti (Indipendent Legions Publishing), ma è anche uno dei grandissimi tra gli sceneggiatori di Hollywood. Lui è il genio che si cela dietro campioni d’incassi al botteghino come Star Trek: Deep Space Nine, Poltergeist e, giustappunto, Il Corvo di Alex Proyas del 1994, con il compianto Brandon Lee, tratto dall’omonimo fumetto di James O’Barr.
Immagine dal fumetto originale The Crow – James O’Barr
Ovviamente, visto che si fa un gran vociferare su quello che potrà essere questo imminente remake della pellicola miliardaria che fu, non abbiamo potuto fare a meno di contattarlo per avere in esclusiva un suo parere su quello che potrà arrivare nelle sale.
“Non ho ancora visto il film, ma sono ottimista perché il regista è bravo, così come Bill Skarsgård è un ottimo attore che sarà un’eccellente incarnazione del Corvo. Ho potuto leggere la sceneggiatura ed è forte, statene certi. In parte riprende da quella che scrissi insieme a Dave Schow, ma non mancano richiami diretti al fumetto. È molto importante mantenere lo spirito dell’intramontabile graphic novel di James O’Barr, e penso che ci siano riusciti. Questo è il momento giusto per un remake. Spero solo che nei titoli di coda del film ci sia una dedica alla memoria di Brandon Lee”.
Brandon Lee in una foto di scena de ‘Il corvo’. ANSA/ IMDB
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