
Igda, l’associazione internazionale che rappresenta gli sviluppatori di videogiochi, ha aperto una nuovo “capitolo” in Sardegna. L’associazione, arrivata in Italia nell’aprile del 2020, in piena pandemia, con un primo capitolo torinese, negli ultimi anni si sta espandendo anche in altre città d’Italia, a supporto dei lavoratori del settore. L’ultimo è proprio Cagliari, dove le attività sono iniziate nel mese di maggio.
“Siamo molto felici di essere riusciti ad arrivare a Cagliari”, dice a The Hollywood Reporter Roma il co-chairman di Igda Italy Tiziano Giardini. “Ogni volta che apriamo un nuovo capitolo, vuol dire collegare le persone che partecipano alle attività locali al resto dell’Italia e a livello internazionale”.
Giardini, 29 anni, è Ceo di Garycom, e gestisce alle Ogr di Torino il programma Quickload, un acceleratore per studi che si occupano di gaming. Lavora anche con lo studio torinese 34bigthings (promotori di Quickload insieme alle Ogr e Microsoft), che ha lanciato sul mercato videogiochi come Redout e Gomorra. “In questo momento abbiamo gruppi di volontari attivi su Torino, Milano, Roma e a Cagliari”, spiega il portavoce di Igda.
“Ci piacerebbe arrivare anche al Sud”
Igda, cioè International game developers association, è un’organizzazione non-profit nata nel 1994 negli Stati Uniti, che negli anni si è fatta promotrice delle istanze degli sviluppatori di videogiochi, di eventi come la Global Game Jam e di conferenze internazionali come l’E3.
“L’apertura di un capitolo è un processo abbastanza lungo, perché è necessario che si crei un gruppo di volontari in un luogo che diano il via alle attività. Non sappiamo ancora quanti capitoli apriremo entro quest’anno, perché non dipende solo da noi”. E aggiunge: “Ci piacerebbe sicuramente arrivare al Sud in luoghi come Napoli e Catania, dove sicuramente le iniziative che organizziamo possono essere molto impattanti”.
L’obiettivo di Igda a livello globale, spiega Giardini, è “avanzare le carriere e migliorare la vita degli sviluppatori di giochi mettendo in contatto i membri con i loro pari, promuovendo lo sviluppo professionale e difendendo gli interessi degli sviluppatori di giochi in tutto il mondo”. “Noi – conclude – cerchiamo di fare la nostra parte in Italia attraverso le nostre attività”.

Evento Igda Italy a Roma
Igda in Sardegna
Il capitolo sardo di Igda è coordinato da Andrea Piano e Francesco Laddomanda, già referenti del progetto Sardinia Game Scene, un progetto nato nel 2019. “L’idea di SGS è di sviluppare un Sardegna lo stesso tipo di community inclusiva, costruttiva e stimolante che abbiamo conosciuto altrove”, scrive Piano nella newsletter ufficiale di Igda Italy.
“In questo ci siamo trovati subito in sintonia con Igda Italy”, continua. “Vogliamo che chi viva qui e lavora nell’industria del videogioco non si senta escluso o isolato, ma possa confrontarsi con realtà nazionali e internazionali, senza pensare che gli eventi interessanti si organizzano solo ‘in continente'”.
“Penso ci sia stato un cambiamento importante su come si connettono le persone negli ultimi anni”, afferma invece Laddomanda, che negli anni ha lavorato al design di Diamond Diaries Saga di King, compagnia di Candy Crush Saga.
“Se un tempo gli sviluppatori di videogiochi avevano occasione di entrare in contatto solamente tramite forum, chat e community online, adesso è diventato fondamentale il confronto dal vivo per tenersi motivati, incontrare persone nuove con i loro progetti e far provare i propri”, aggiunge. E conclude: “Per noi è essenziale, visto che siamo un’isola e abbiamo bisogno di più punti di contatto possibile”.
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