Lutto nel mondo del fumetto: è morto Alfredo Castelli. Lo sceneggiatore di Martin Mystère aveva 76 anni

“La curiosità, i libri, i ritardi, la logorrea. Particolari, comunque, operativi per delineare un carattere”, aveva dichiarato qualche anno fa l'autore, parlando delle sue similitudini con il suo detective dell'impossibile

Di THR ROMA

È lutto nel mondo del fumetto. Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère, Gli Aristocratici, L’ombra e L’Omino Bufo, è morto il 7 febbraio all’età di 76 anni.

A dare la notizia è la casa editrice Sergio Bonelli, con cui lo sceneggiatore collaborava dal 1971. L’esordio nella casa dei fumetti di via Buonarroti è arrivato con Zagor e Mister No, Zio Boris e Allan Quatermain, e poi anche Dylan Dog e Nathan Never. Nato il 26 giugno 1947 a Milano, Castelli ha fatto i primi passi nel mondo del fumetto nel 1965 con le avventure di Scheletrino in appendice a Diabolik.

“La curiosità, i libri, i ritardi, la logorrea. Particolari, comunque, operativi per delineare un carattere”, aveva dichiarato in un’intervista qualche anno fa Castelli, parlando dei punti in comune tra lui e la sua creatura letteraria più fortunata, il detective dell’impossibile Martin Mystère, pubblicato per la prima volta nel 1982.

Oltre ad essere ricordato come un prolifico sceneggiatore e autore, Castelli è stato anche giornalista e critico di fumetti, a lui si deve la nascita della prima fanzine dedicata alla nona arte, cioè Comics Club 104, nata nel 1966. Negli anni ha lavorato anche sulle testate Tilt, Horror, Eureka, Il corriere dei Ragazzi e Il Giornalino.

La sua carriera è stata protagonista anche di una mostra durante Lucca Comics&Games 2022, che poi è stata allestita anche a Milano e Pordenone. “L’eredità artistica e intellettuale di Alfredo Castelli è enorme, e per questo naturalmente pesantissima”, scrive in un comunicato la Sergio Bonelli.

“Chi ha avuto la fortuna di stargli accanto ricorda la sua verve affabulatoria e il suo perenne buonumore, ai tanti lettori che l’hanno conosciuto solo grazie alle pagine stampate restano tantissime storie a fumetti e innumerevoli saggi e articoli. E queste rimarranno per sempre con noi”.