Carmen Pignataro: il ricordo di Pino Strabioli, tra pensiero libero e pugni al pregiudizio

"Una piccola guerriera che con delicato cinismo sapeva azzerare le differenze, attratta dall’illogico, allergica al convenzionale, tesseva legami fuori da ogni schema" scrive il regista teatrale, conduttore e attore

Carmen Pignataro,

è sempre difficile cercare nel ricordo le definizioni. Circoscrivere Carmen davvero non si può. Carmen è la sua moto sportiva, il bicchiere col ghiaccio, il sigaro e lo sguardo ammiccante, è la sera ai giardini della Filarmonica , i suoi “solisti del teatro”, è la storia delle donne del Teatro La Maddalena, è la vorace, erotica, disincantata passione per la vita e per il racconto. Una piccola guerriera che con delicato cinismo sapeva azzerare le differenze, attratta dall’illogico, allergica al convenzionale, tesseva legami fuori da ogni schema, teneva testa a Laura Betti, proteggeva Piera degli Esposti dalle insicurezze del quotidiano, prendeva a pugni il pregiudizio.

Per noi attori continuerà ad essere il pensiero libero e disincantato, la grazia e il coraggio del sedurre, l’audacia di scavalcare il desiderio per provare a viverlo (a nostra scelta) in scena o nella vita.

Pino Strabioli è un regista teatrale, attore e conduttore televisivo italiano. Esordisce in televisione nel 1992 a Telemontecarlo in T’amo TV, di Antonio Avati e Fabio Fazio. Dal 2000 al 2010 è autore e conduttore della striscia quotidiana di Rai 3 Cominciamo bene – Prima. Come attore è stato diretto da Gabriella Ferri nella sua unica regia teatrale Il botteghino nel 1990. Alterna televisione e teatro in cui ha debuttato nel 1986 con Valentinfest per la regia di Patrick Rossi Gastaldi. Il suo ultimo spettacolo è Sempre fiori mai un fioraio del 2021.