We Will Rock You: il musical teatrale di Ben Elton torna a Roma al Teatro Olimpico

La rappresentazione, che andrà in scena dal 15 al 17 dicembre, è diretta da Michaela Berlini, e ambientata in un futuro distopico in cui la musica è bandita perché considerata pericolosa

Di THR ROMA

We Will Rock You, lo spettacolo musicale scritto da Ben Elton insieme a Roger Taylor e Brian May, torna per una nuova stagione di rappresentazioni, dopo la prima parte del tour che nel 2023 ha collezionato oltre 35mila presenze. Dal 15 al 17 dicembre, dopo una lunga assenza, tornerà a Roma, al Teatro Olimpico: un rinnovato gruppo di performer porterà sul palco l’energia dei brani dei Queen, cantati in lingua originale e suonati live da una band di sei musicisti, per oltre due ore e mezza di spettacolo.

Prodotto per l’Italia da Claudio Trotta per Barley Arts e diretto ancora una volta da Michaela Berlini, We Will Rock You è ambientato in un futuro distopico, in cui la musica è stata bandita poiché considerata pericolosa in quanto simbolo di unione e condivisione. Un gruppo di persone molto diverse tra loro ma accomunate dalla voglia di resistere alle forze del conformismo, si ribellano e, alle prese con frustrazioni e sogni, combattono insieme per conquistare la possibilità di regalare a se stessi una vita diversa e un futuro migliore.

We Will Rock You a Roma

We will rock you anche quest’anno avrà il ritmo e l’incisività di sempre grazie alle meravigliose canzoni dei Queen che tessono il ritmo narrativo di tutta la storia e grazie alle voci incredibili degli artisti sul palco che sanno emozionare. La storia narrata cresce e si evolve insieme ai tempi che passano”, ha dichiarato la regista Michaela Berlini, che sottolinea come anche quest’edizione avrà dialoghi diversi e battute nuove, “poiché parte del testo è stato nuovamente rivisitato per renderlo aderente alla realtà in cui viviamo”.

“Quelli trattati sono temi sui quali ci si interroga quotidianamente: accentramento del potere, controllo, differenza tra insegnamento e indottrinamento, omologazione attraverso la creazione di bisogni, algoritmi, intelligenza artificiale, social e come tutto ciò si ripercuote nelle relazioni sociali”, aggiunge la regista. E continua: “Ed ecco quindi, l’egocentrismo sfrenato, il timore di esprimere sé stessi perché ci si sente diversi, la paura del giudizio spesso cattivo e lapidario delle persone e, ancora, la paura del futuro, in relazione anche allo stato di salute del pianeta, ma per fortuna anche e soprattutto voglia di cambiare le cose, di non essere isolati ma di stare insieme attraverso la musica”.

“In We will rock you – conclude Berlini – la vera protagonista è la musica dal vivo, quella suonata con strumenti veri, quella che si fa insieme, simbolo di partecipazione e creatività, elementi fondamentali da cui partire per generare un cambiamento”.

Il cast e la crew

Nel cast di We will rock you sono presenti Alice Grasso, che vestirà per la prima volta i panni di Scaramouche, mentre Paolo Barillari tornerà a interpretare Khashoggi. Sul palco ritroveremo poi: Damiano Borgi, Galileo; Natascia Fonzetti, Killer Queen; Oz, Alessandra Ferrari; Brit, Mattia Braghero; Pop, Massimiliano Colonna, con la voce narrante di Massimo Cotto.

L’ensemble è composto da Claudio Cangialosi, Federico Colonnelli, Giulia Gerola, Lorenzo Longobardi, Emma Marcotulli, Monica Ruggeri, Beatrice Sartori, Davide Tagliento, mentre la band vede alla prima tastiera, Riccardo Di Paola; seconda tastiera, Antonio Torella; chitarre, Roberta Raschellà e Federica Pellegrinelli; basso, Alessandro Cassani; batteria, Marco Parenti.

Lo spettacolo è prodotto da Claudio Trotta, con la regia e l’adattamento di Michaela Berlini e Cristina Trotta alla produzione esecutiva. Il direttore musicale è Riccardo Di Paola, mentre la direzione vocale è di Antonio Torella. Le coreaografie sono di Gail Richardson, mentre la scenografia di Colin Mayes. E poi al disegno luci Francesco Vignati; costumi, Nunzia Aceto; trucco e parrucco, Claudia Frigatti; sound engineer, Luca Colombo; traduzione copione originale, Raffaella Rolla.