Nanni Moretti a Linea d’Ombra 2023: “Il film di Paola Cortellesi è un bene per tutto il cinema italiano. Ha saputo osare”

Un bagno di folla per il regista che si è generosamente dato al pubblico di Salerno dove ha elogiato C'è ancora domani - "A volte produttori e distributori sottovalutano il pubblico, pensare di intuirne i gusti è per lo meno presuntuoso" - e ha detto la sua anche su Scorsese. "Ho amato altri film suoi di più. Molti altri". E rivela: "E la prima volta che un festival mi dedica una maratona notturna. Di 11 ore!"

Di THR ROMA

“Scusate, una domanda per i meno giovani: questo era il cinema Diana?”. L’applauso, fragoroso, del pubblico di Linea d’Ombra Festival è stato spontaneo e sentito, perché Nanni Moretti ha fatto passare una serata davvero speciale alla platea della Sala Pasolini di Salerno. Che sì, una volta si chiamava Diana, come ben ricordava Moretti. “La mia famiglia passava le vacanze dove mia madre veniva assegnata come membro esterno delle commissioni per gli esami di maturità. Un anno venne assegnata a Nocera e scoprimmo Vietri, dove poi siamo venuti a villeggiare per qualche anno”.

Un assaggio del passato privato di Nanni Moretti, che invece ha raccontato tanto della sua vita professionale nel corso dell’incontro che ha preceduto il riconoscimento alla carriera, il premio Maestri di Cinema, il più importante della rassegna salernitana, l’anno scorso consegnato a Marco Bellocchio.

“Era molto complicato quando ho cominciato a fare i miei primi cortometraggi, farli e farli vedere. C’erano queste pizzette da 2 minuti e mezzo, si girava, le si consegnava all’ottico, tornavano indietro sviluppate dopo due o tre settimane sperando fosse venuto qualcosa. Non avevano negativo! E poi era complicato farle vedere, io andavo in giro con le pizze, il proiettore e l’amplificatore per il suono. Oggi è molto più facile”.

Fu grazie a questi primi esperimenti che Moretti capì che il cinema “era il modo migliore per esprimere quello che volevo dire”. Poi arrivò Io sono un autarchico, il successo che dal Filmstudio diventa nazionale per un film, girato in Super8 “che non era proprio a basso costo, perché 3 milioni e 300.000 lire non erano pochi per l’epoca”. Dopo arrivò Ecce Bombo, “il mio primo film all’interno dell’industria cinematografica che pensavo fosse drammatico e doloroso per pochi, invece poi ho scoperto di avere fatto un film comico per tutti”.

Nanni Moretti intervistato dal direttore artistico (e vicedirettore di THR Roma) di Linea d'Ombra Boris Sollazzo

Nanni Moretti intervistato dal direttore artistico (e vicedirettore di THR Roma) di Linea d’Ombra Boris Sollazzo

Nanni Moretti a Linea d’Ombra dice la sua su Paola Cortellesi

Un ricordo che ha dato modo al regista di commentare il grande successo italiano del momento, C’è ancora domani di Paola Cortellesi, per cui Moretti spende belle parole. “È un bene per il cinema italiano. Paola Cortellesi ha osato facendo un film fuori della norma rispetto ai film in cui è stata solo attrice. Produttori e distributori sottovalutano spesso il pubblico. È molto prepotente e presuntuoso pretendere di conoscere i gusti del pubblico”.

A proposito di Paola Cortellesi, interrogato sulla battuta tratta da Nessuno mi può giudicare “ve lo meritate Nanni Moretti” ha risposto con una sola parola per commentare lo stato d’animo quando vide il film e sentì quel dialogo: “ZEN”.

La serata è proseguita alternando spezzoni dai suoi film, da Sogni d’oro a La messa è finita a La stanza del figlio, Il caimano e Habemus Papam, tra confessioni (“non ho nessun rapporto con la religione, sono ateo, e per questo ammiro profondamente chi ha fede. Buñuel diceva ‘Grazie a Dio sono ateo’, non sono mai stato d’accordo, io sono incazzato perché sono ateo”) e doverose puntualizzazioni riferite all’identificazione tra Nanni Moretti e i suoi personaggi portati sullo schermo. “Spesso c’è un modo primitivo di vedere i film e si scambiano le parole dei personaggi con le idee del regista”.

I partecipanti "superstiti" della Maratona dedicata a Nanni Moretti da Linea d'Ombra 2023 e intitolata "I migliori Nanni della nostra vita". Dopo la foto, Sacher per tutti

I partecipanti “superstiti” della Maratona dedicata a Nanni Moretti da Linea d’Ombra 2023 e intitolata “I migliori Nanni della nostra vita”. Dopo la foto, Sacher per tutti

Moretti con il suo cinema è stato anche veggente, come è emerso dall’incontro, prevedendo la televisione trash in Sogni d’oro, la parabola del PCI in Palombella Rossa e la crisi della Chiesa e un Papa con desiderio di rinunciare al suo magistero in Habemus Papam. “Basta stare un po’ attenti e le tendenze della realtà si colgono. È vero che dopo Habemus Papam mi fermavano per la città e mi chiedevano i numeri al lotto o quando la Roma avrebbe vinto il quarto scudetto”.

Nanni Moretti ha infine voluto sottolineare una cosa, a chi diceva che sulle piattaforme tanto criticate nell’ultimo film, molti hanno recuperato tutta la sua filmografia: “È un bene che ci siano le piattaforme per poter recuperare il cinema del passato, ma per me fare un film significa prima di tutto portarlo in sala”.
Poi, dopo, può andare anche in 190 paesi.

Da Martin Scorsese a Netflix, cosa pensa Nanni Moretti

Nanni Moretti si è concesso con generosità al pubblico di Salerno e di Linea d’Ombra, rispondendo anche alle domande che arrivavano dai social (“Ho visto Killers of the Flower Moon e ci sono altri film di Scorsese che mi piacciono di più. Molti altri”) e poi presenziando all’apertura della maratona notturna che gli ha dedicato il festival, intitolata “I migliori Nanni della nostra vita”, composta da sette film più un quiz finale fornito dallo stesso Moretti.

Ventuno domande che aveva ideato per la retrospettiva che gli aveva dedicato il festival di Locarno e che ha riproposto alle decine di “eroici ed eroiche” che hanno affrontato 669 minuti di full immersion nel suo cinema, da Ecce Bombo a il sol dell’avvenire. È stato lo stesso Nanni ha introdurre i suoi film prima dell’inizio della lunga notte – confessando “che è la prima volta che un festival mi dedica una maratona notturna, di 11 ore peraltro!” – conclusasi poi la mattina con una fetta di Sacher per tutti i sopravvissuti.

È stata una bellissima serata di cinema a Salerno, un grande regalo da parte di un cineasta di culto, che Linea d’ombra ha celebrato consegnandogli, come già ricordato, il Premio Maestri del Cinema, realizzato dalla ceramista Little Freak aka Elisabetta D’Arienzo.

Nanni Moretti con il Premio Maestri del Cinema, realizzato dalla ceramista Little Freak aka Elisabetta D'Arienzo

Nanni Moretti con il Premio Maestri del Cinema, realizzato dalla ceramista Little Freak aka Elisabetta D’Arienzo